Botta e risposta, 1 - 1 tra Juventus e Inter
Squadra
— 26 nov 2023A Torino succede tutto nel primo tempo: vantaggio di Vlahovic e pareggio di Lautaro nel giro di sei minuti. Nerazzurri sempre al primo posto in classifica
Sei minuti. Sei minuti in cui succede tutto, in cui si riassume un match non spettacolare, come spesso succede negli scontri diretti. Il gol di Vlahovic, il sigillo di Lautaro. Le firme dei centravanti, dentro una partita non brillante. Sempre Lautaro: il suo guizzo, poco dopo il vantaggio bianconero - arrivato in maniera inaspettata - ha raddrizzato il match ma non è riuscito a dare alla squadra di Inzaghi la spinta necessaria per completare la rimonta. Il pareggio lascia l'Inter lassù in cima alla classifica: distanza immutata dai bianconeri, che inseguono a due lunghezze. Di certo il dato finale del possesso palla - 65,4% da parte dell'Inter - racconta di come i nerazzurri abbiano per tutto il match controllato gioco e ritmo, senza trovare i varchi giusti di fronte a una squadra compatta, che a tratti si è trovata con 11 uomini nei primi 40 metri di campo. Ricominciare, con il brivido più grande. Due settimane senza Inter e poi, all'improvviso, il Derby d'Italia. Il freddo su Torino si fa sentire, non per i calciatori nerazzurri: la voglia di tornare in campo la si vede dalla scelta dell'abbigliamento, tutti in maniche corte, pronti a far rotolare il pallone a mille all'ora. In realtà è la Juve a mettere fuori la testa per prima, con un'accelerazione iniziale che è lontana dal piano partita della squadra di casa. L'Inter, che chiuderà il primo tempo con il 66% di possesso palla, gestisce ma non impone un ritmo indiavolato. Anche perché la Juve sa come alleggerire, appoggiandosi su Vlahovic e sfruttando gli allunghi di Chiesa e Kostic. Proprio Chiesa va vicino al gol con un sinistro piazzato all'interno dell'area che va alto. Attorno alla metà del primo tempo l'Inter inizia a imporre il proprio gioco con continuità, con una Juve attenta e compatta nella propria metà campo. Dumfries prova ad accendere la stella di Lautaro, Calhanoglu tenta la conclusione da fuori. Non c'è continuità e all'improvviso, dopo un recupero palla a centrocampo, la Juventus si trova in vantaggio. Verticalizzazione per la fuga di Chiesa, appoggio centrale per Vlahovic che di destro insacca sul palo lontano con un preciso destro rasoterra. Un gol clamorosamente simile a quello segnato nella passata stagione da Rabiot contro i nerazzurri allo Stadium. Lo schiaffo fa male, ma fa anche bene: la reazione è immediata e coinvolge tutta la squadra. Il pareggio impiega solo 6 minuti ad arrivare ed è un manifesto di bravura, tecnica, gioco di squadra e potenza. Da Sommer a Dumfries, poi Barella in verticale per Thuram. Tikus, fino a quel momento poco sollecitato, aziona il turbo: è una volata, quella su Bremer, conclusa con un assist al bacio per Lautaro. Il movimento del Toro è il suo marchio di fabbrica: anticipo sul primo palo, Gatti bruciato, pallone in rete. Il tredicesimo gol in campionato del Toro è una scarica di adrenalina per i tanti tifosi nerazzurri che hanno infiammato con continui cori anche lo Stadium. Da lì solo Inter: ma solo possesso, niente conclusioni pericolose.
Raccontare la ripresa è impresa complicata, intricata come il match che si sviluppa sul terreno di gioco dello Stadium. Perché si sbaglia, tanto. Si lotta, molto. Contrasti e palloni contesi, errori e tentativi. Gioco: poco. Ed è strano per l'Inter, imbrigliata da una Juventus che bada a occupare gli spazi e a rompere le righe solo con Rabiot. Calano Vlahovic e Chiesa, controllati da Darmian-De Vrij-Acerbi. Carlos Augusto e Cuadrado provano a dare vivacità in fascia, ma il taccuino delle occasioni da gol nella ripresa resta praticamente intonso. Quello che cresce è l'agonismo, tra cartellini e qualche contrasto che aiuta solo a far scivolare via il match. Il pari di Torino interrompe la striscia di vittorie consecutive delle due squadre e conferma il primo posto dell'Inter, con 32 punti dopo 13 partite. Tredici turni di campionato in cui brilla, sempre, il nome di Lautaro Martinez: è il secondo giocatore negli ultimi 60 anni in grado di segnare almeno 13 reti nelle prime 13 gare giocate dall'Inter in una stagione di Serie A, dopo Mauro Icardi nel 2017/18. Una spinta a fare sempre meglio, con questo finale di 2023 che si preannuncia caldissimo.
JUVENTUS-INTER 1-1 | TABELLINO
Marcatori: 27' Vlahovic (J), 33' Lautaro (I)
JUVENTUS (3-5-2): 1 Szczesny, 4 Gatti, 3 Bremer, 24 Rugani; 27 Cambiaso, 16 McKennie, 41 Nicolussi Caviglia (5 Locatelli 61'), 25 Rabiot, 11 Kostic (12 Alex Sandro 89'); 9 Vlahovic (14 Milik 80'), 7 Chiesa (18 Kean 80'). A disposizione: 23 Pinsoglio, 36 Perin, 13 Huijsen, 15 Yildiz, 17 Iling-Junior, 20 Miretti, 47 Nonge. Allenatore: Massimiliano Allegri.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 36 Darmian, 6 De Vrij, 15 Acerbi; 2 Dumfries (7 Cuadrado 70'), 23 Barella (16 Frattesi 88'), 20 Calhanoglu (21 Asllani 83'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco ( 30 Carlos Augusto 70'); 9 Thuram (8 Arnautovic 88'), 10 Lautaro. A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 5 Sensi, 14 Klaassen, 31 Bisseck, 42 Agoume, 44 Stabile. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: Cambiaso (J), Cuadrado (I), Kostic (J) Recupero: 1' - 4'.
Arbitro: Guida. Assistenti: Meli, Alassio. Quarto ufficiale: Massa. VAR: Irrati. Assistente VAR: Meraviglia.
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