Allenamenti sotto la pioggia per i bambini di Inter Campus
Inter Campus
— 9 feb 2024Giocare nel fango e sentirsi liberi: la prospettiva di chi ama il temporale
BRASILE - Le cose più belle accadono con la pioggia. Ce lo spiegano i bambini di Inter Campus in Brasile, che hanno le idee ben chiare: nessuno scambierebbe un allenamento sotto al sole torrido di Rio de Janeiro per uno di quelli bagnati e melmosi dei giorni di maltempo. Quando il cielo si fa grigio, a quanto pare, si fa il tifo per l’acquazzone, perché è ancora più bello giocare sotto l’acqua. Tuffi, scivolate, quel senso di libertà che permette di correre senza l’ombrello ed entrare nelle pozzanghere a cuor leggero. È il bello del calcio che non si ferma e che nel fango riafferma la propria democraticità. Dalle favelas al centro città, le gocce che bagnano il viso di ogni giocatore spazzano via la paura di sporcarsi.
I genitori, loro sì un po’ infreddoliti e umidi, si assiepano a bordo campo, scrutando l’allenamento da sotto gli ombrelli. Sono consapevoli che il rientro a casa lascerà qualche traccia in più sul pavimento, ma anche disposti a perdonare la confusione in cambio dei sorrisi che non mancano dietro ad ogni pallone svirgolato.
All’apice del temporale, facciamo una pausa sotto la tettoia. Aspettando che l’intensità della pioggia diminuisca, spieghiamo che in altre zone, dove il clima è più severo, niente è più gradito di una giornata di sole. Che in alcuni paesi ci si lascia addirittura scaldare dai raggi di mezzogiorno. Ci guardano stupiti, poco convinti. “Stiamo perdendo secondi preziosi di partitella sotto l’acqua!”. E allora in campo, fianco a fianco in un mare nerazzurro.