Paraguay e Venezuela, Inter Campus al femminile
Inter Campus
— 15 ore faLe somiglianze di due progetti lontani, che sognano di incontrarsi
SUD AMERICA - Ci sono due Inter Campus che si assomigliano, pur separati da migliaia di chilometri nello stesso continente. Non soltanto per il contesto, fatto di comunità carenti, con infrastrutture scarse e strade polverose. Case precarie e rifiuti che dominano il paesaggio a discapito della natura. Si assomigliano per il carattere delle persone, che non tradisce. Bambini e adulti, che vivono ogni giorno nel senso di incertezza dettato dall’instabilità sociale, hanno tutti una forza intrinseca fuori dal comune, uno spirito umano che ancora prevale sui problemi, un’allegria che è contagiosa, quasi a contrasto con i quartieri.
Venezuela e Paraguay, oltre a vantare tante bimbe nelle squadre miste, hanno intere squadre di ragazze, che sono un riferimento per tutti i compagni. Il senso di unione, lo spirito collettivo, la voglia di affermarsi, ma attraverso il sorriso. Nel loro naturale modo di essere, questi gruppi esercitano un’influenza positiva sui loro pari, maschi e femmine, fomentando quell’ambizione a farne parte che è il motore di ogni Inter Campus. La leva positiva che permette di incidere nei percorsi scolastici e nel comportamento in famiglia: perché la maglia nerazzurra è qualcosa di prezioso, che si conquistata attraverso il comportamento esemplare, che allo stesso tempo offre protezione e distingue, grazie a quello stemma sul petto.
Le ragazze sono in gamba, hanno sguardi svegli. Non solo sono brave in classe, ma amano lo sport più di ogni altra cosa. Sono le prime ad arrivare al campo, non importano il caldo o la pioggia, vincono - quasi - sempre, e quando perdono sanno riderci su, con la leggerezza dei campioni.
Ad Asuncion si parla di quel gruppo di bimbe nella periferia di Caracas, che attraverso il calcio si autodetermina, e in Venezuela sognano la discarica di Cateura, dove lo sport è una forma di riscatto. Il desiderio di tutti è incontrarsi, per raccontarsi e giocare sotto i colori nerazzurri. Per ora ci si continua ad allenare, nell’attesa di conoscersi un giorno.