Edoardo | Un’esultanza lunga 13 anni
Road to Istanbul
— 9 giu 2023Le sue lacrime di gioia sono diventate una delle fotografie della finale di Madrid: 13 anni dopo Edoardo viaggia direzione Istanbul con la stessa passione
Ci sono storie infinite, emozioni talmente forti che non si spengono, neanche con il passare degli anni. Nelle istantanee della finale di Madrid del 2010 c’è anche il viso di Edoardo, un’esultanza incredibile così come la finale contro il Bayern Monaco: lacrime liberatorie, un pianto di gioia per un traguardo straordinario. 13 anni dopo l’aereo è quello per Istanbul, la passione è quella di sempre:
Ancora oggi, a distanza di 13 anni mi stupisco di come quell’immagine continui a girare sui social, è come se fosse successo ieri. In quella partita avevo una tensione addosso accumulata da anni che poi è scoppiata nel momento di gioia più grande. Questa sfida la vivo come sempre con un po’ di agitazione ma con un sentimento diverso anche perché sono passati 13 anni anche per me! C’è tanta voglia di vivere questo momento nella sua totalità. Io ovviamente sarò a Istanbul per sostenere da vicino la squadra, questa finale rappresenta un po’ il percorso che abbiamo fatto in questi anni, dal ritorno in Champions League a questo incredibile traguardo, è stato tutto un crescendo.
La mia prima trasferta europea è stata un Barcellona-Inter di 20 anni fa, nel 2003, una sconfitta per 3-0. Non è stata un’esperienza positiva dal punto di vista del risultato ma essendo la prima rimane speciale per me. Questa stagione, così come è stato nel 2010, non ho fatto trasferte europee, solo la finale. Di questa Inter mi piacciono diversi giocatori, in particolare Barella e Calhanoglu, che si sono dimostrati tecnicamente e caratterialmente giocatori assoluti. Cosa rappresenta per me l’Inter? Tutto! Amore, gioia, fede. A volte ti fa gioire, a volte ti fa arrabbiare ma sicuramente è una passione totale.