Inzaghi: "Sarà una partita stimolante: servirà massima concentrazione"

APPIANO GENTILE - Dopo la sosta dedicata agli impegni delle Nazionali riparte il campionato. L'Inter è attesa dal big match contro la Juventus, in programma domenica 26 novembre alle ore 20:45 all'Allianz Stadium di Torino. Alla vigilia della sfida il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Domani si sfidano le due migliori difese della serie A e le due squadre che hanno mandato a segno più difensori. Un dato particolare, anche perché sono due squadre che approcciano diversamente le gare. Quali tratti comuni invece hanno queste due squadre? E come i dati sulla difesa possono essere letti? "Senz'altro domani sarà una grande partita stimolante in uno stadio pieno: si affrontano la prima contro la seconda in classifica. Conosciamo il significato di Juventus-Inter, sarà importante per tutte e due le squadre, che stanno facendo un ottimo percorso e stanno difendendo bene di squadra. Si sfideranno due formazioni con moduli simili e ci saranno tanti duelli individuali dove bisognerà fare molto bene". Si sarebbe aspettato la Juventus così vicina in classifica? "Sì, si parla della Juventus che ha un allenatore come Allegri ed è una squadra che vuole sempre vincere, come l'Inter. Ha grandissime ambizioni e quest'anno hanno anche più tempo per preparare le gare. Noi non ci nascondiamo, ci assumiamo le nostre responsabilità e questo per noi è uno stimolo per migliorare ogni giorno. Ci sono dei momenti in cui si dice che l'Inter sia imbattibile, altri in cui dicono che si è indebolita, ma sono discorsi che dipendono dai risultati". Come sta Cuadrado? Come nasce la scelta di non fare il ritiro? "Ho dei grandissimi giocatori molto responsabili e che hanno giocato tantissime partite di questa importanza. Abbiamo tanti calciatori che sono appena rientrati dopo 10 giorni di ritiro con le Nazionali, mi è sembrato giusto lasciare ai giocatori un po' di tempo da trascorrere con le famiglie, visto che adesso avremo tre trasferte di fila. Domani non ci saranno Bastoni e Pavard, valuteremo Cuadrado e Sanchez oggi. Cuadrado ha fatto un allenamento completo ieri, ha avuto questo problema al tendine che ci ha penalizzato, ma è una grandissima risorsa". Quanto sarà importante fare risultato dal punto di vista psicologico? "Conta tantissimo, ma non la considero una partita decisiva. Sarà molto importante nel percorso del campionato, ma solo domani saremo al primo terzo del campionato, ci saranno ancora tantissime partite. Sappiamo cosa significa questa sfida per noi, per la società e per i nostri tifosi". Cosa significherebbe andare a fare la partita domani e imporre la vostra forza? "Chiaramente cercheremo di fare il nostro calcio, abbiamo di fronte una squadra che sta facendo molto bene, compatta e che si difende bene. La Juventus ha campioni che possono risolvere partita da un momento all'altro: dovremo avere grandissima concentrazione per tutti i 95 minuti, è sempre difficile giocare con una squadra come la Juventus". Lei ha un bilancio positivo con Allegri nelle coppe, meno in campionato: come mai? "Sono tutte partite particolari con la Juventus: abbiamo vinto tanto negli ultimi anni, tra cui le finali di due anni fa e la semifinale di Coppa Italia della scorsa stagione. In campionato l'anno scorso abbiamo rimediato due sconfitte diverse: a Torino nel primo tempo abbiamo fatto un'ottima partita, ma non abbiamo concretizzato le occasioni, nel secondo tempo abbiamo perso distanze e concentrazione. Su questo abbiamo lavorato in questi pochi giorni che avevamo a disposizione, così come la Juventus". Firmerebbe per il pareggio? "No, personalmente non firmerei mai per il pareggio, per nessuna gara, a parte una sfida di ritorno dopo aver vinto l'andata. Faremo la nostra partita consci delle difficoltà come nelle ultime trasferte. Da qui al 23 dicembre avremo 8 partite, le prossime 4 con le prime tre dell'anno scorso in trasferta con in mezzo due partite di Champions molto impegnative". Allegri ha più tempo per preparare le partite vista la mancanza delle Coppe, ma lei farebbe mai a cambio con lui? "No chiaramente, ma penso che anche la Juventus e Allegri vorrebbero sempre giocare le coppe europee. Questa esclusione per loro è stata una delusione, ma rispetto al campionato sarà un vantaggio. Si è visto nelle prime 4 partite di campionato: sono state diverse, è un'altra cosa avere una settimana a disposizione rispetto a 2 giorni per preparare un match". Come ha ritrovato i Nazionali? "Li ho trovati abbastanza bene, così come dopo le altre soste. Sono provati più che altro dal punto di vista mentale, soprattutto gli italiani che hanno preparato sfide da dentro o fuori. Li ho trovati bene e contenti per le qualificazioni, così come Lautaro, Sommer e Thuram. Un po' meno Carlos e Sanchez che hanno perso, ma avranno tempo per rimediare". I calciatori dell'Inter hanno fatto parecchi KM in più dei giocatori della Juventus nei viaggi e hanno collezionato più minuti in campo: come si aiutano i giocatori a superare questa stanchezza? "Bisogna cercare di farli recuperare nel modo migliore. Stavolta giocando di domenica abbiamo dato un giorno libero in più a chi tornava, a parte ai sudamericani perché non era possibile. Le partite che vanno a giocare sono importanti, impegnano molto dal punto di vista mentale, anche di più rispetto ai minuti giocati". Come vivete il rinnovo dei dirigenti? Si aspetta di vedere in campo Locatelli, con Rabiot a marcare Barella? "Non so cosa succederà con i giocatori della Juventus, è una domanda a cui può rispondere solo Allegri. Non so se i rinnovi siano ufficiali, ma sarei molto contento per i miei dirigenti, se lo meritano e sarebbe un grandissimo segnale per l'Inter da parte del Presidente con la conferma di tre grandissime persone e dirigenti che vivono per l'Inter". Allegri si nasconde quando dice di puntare alla Champions? "Io non partecipo a griglie, ma non nascondo le ambizioni dell'Inter. Dico sempre alla società, ai tifosi e ai giocatori che noi dobbiamo guardare sempre la prossima partita senza pensare più in là. Speriamo di giocare più partite possibili come successo negli ultimi anni". Avete subito meno gol della Juventus: la vostra proposta di calcio è la migliore in Italia? "Non sta a me giudicarlo, ci sono dei giudizi a volte influenzati dalla partita che si giocherà. Difensivamente stiamo lavorando bene, ma non solo i difensori, è un lavoro che comprende tutta la squadra a partire dagli attaccanti. Siamo quasi a un terzo di stagione ma per adesso stiamo dando grande solidità". Dove è migliorato di più Calhanoglu? "Sta facendo un grandissimo percorso: la prima volta che l'ho visto era al Milan, esterno d'attacco in un 4-2-3-1. Ho pensato che fosse veramente bravo, poi l'abbiamo preso per fare la mezzala e dopo il problema di Brozovic l'abbiamo spostato. Pensavo che avrebbe potuto ricoprire questo ruolo, si è spostato per necessità ma mi ha dato grandi certezze e ha dimostrato che gli piace giocare lì". In campionato a Torino avete vinto quando meritavate di perdere e perso quando meritavate di vincere. Cosa si impara dai precedenti con la Juventus? "Mi sembra una lettura giusta. Fare previsioni non è semplice, ci saranno momenti dove saremo aggressivi e altri dove dovremo soffrire tutti insieme. Servirà grandissima concentrazione. La Juventus è una squadra con giocatori forti fisicamente e di qualità, bisognerà avere grandissima attenzione".