Juventus - Inter 3 - 2, match review
Squadra
— 16 mag 2021Gli highlights e l'analisi della partita dell'Allianz Stadium
Difficile raccontare e analizzare una sfida come Juventus-Inter, caratterizzata da una serie di episodi che hanno indirizzato il risultato finale, senza una vera e propria coerenza con l'andamento del match. Una partita ricchissima di situazioni determinate dai fischi dell'arbitro e dai richiami del VAR.
Il 4-4-2 della Juventus contro il 3-5-2 nerazzurro, in formato grandi occasioni. Non è stata una partita scoppiettante dal punto di vista delle occasioni: da una parte la necessità per la Juve di fare risultato, dall'altra una certa tranquillità per l'Inter nell'affrontare un match con tanti punti di vantaggio e lo Scudetto già conquistato.
20 metri + 20 metri. Tra il primo e il secondo tempo l'Inter ha alzato il proprio baricentro medio di 20 metri, mentre la Juve lo ha abbassato appunto di 20 metri. Inevitabile. La prima frazione, chiusa sul 2-1 per i padroni di casa, era stata più equilibrata, con l'Inter poco presente in zona gol ma comunque mai remissiva. Nella ripresa con il risultato da aggiustare e l'espulsione di Bentancur, ecco la pressione continua e costante della squadra di Conte. I numeri sul tabellino si sono invertiti: la Juve aveva calciato 11 volte nel primo tempo, lo ha fatto solo 2 volte nella ripresa. L'Inter è cresciuta, non solo per la superiorità numerica. Condotta da Brozovic, solito maratoneta capace di sfornare una quantità infinita di passaggi (precisione del 94%), l'Inter si è stanziata sulla trequarti alla ricerca del varco giusto. Duelli serrati quelli tra i centravanti nerazzurri e i difensori centrali della Juventus: 12 quelli di Lautaro, 11 di Lukaku. Lottatori, prima che finalizzatori.
Pensiamo al tiro a giro di Lautaro, di poco sopra alla traversa. O alla grandissima occasione di Vecino, da poco entrato, con il suo colpo di testa su inserimento, specialità della casa. Le occasioni, nella ripresa, l'Inter le ha costruite: un maggior coinvolgimento di Hakimi, l'inserimento di Perisic, frizzante sulla sinistra. Non è stata un'Inter tambureggiante, quello no. Ma la ripresa, in particolare, ha messo in mostra le caratteristiche classiche di questa squadra: pressione costante, tanti uomini coinvolti nella manovra offensiva, una determinazione e una ferocia fino all'ultimo minuto per cercare di raddrizzare il risultato.
IL TABELLINO
JUVENTUS (4-4-2): 1 Szczesny; 13 Danilo, 4 De Ligt, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 16 Cuadrado, 30 Bentancur, 25 Rabiot, 22 Chiesa (28 Demiral 70'); 44 Kulusevski (14 McKennie 58'), 7 C. Ronaldo (9 Morata 70').A disposizione: 31 Pinsoglio, 77 Buffon, 5 Arthur, 8 Ramsey, 10 Dybala, 19 Bonucci, 33 Bernardeschi, 53 Felix Correira.Allenatore: Andrea Pirlo.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni (8 Vecino 80'); 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (12 Sensi 73'), 36 Darmian (14 Perisic 46'); 9 Lukaku, 10 Lautaro.A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 13 Ranocchia, 15 Young, 33 D'Ambrosio, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.
Marcatori: 24' C. Ronaldo (J), 35' Lukaku (I) su rig., 48' pt Cuadrado (J), 83' autogol Chiellini (J), 88' Cuadrado (J) su rig.Ammoniti: Kulusevski (J), Darmian (I), Lautaro (I), Bastoni (I), Chiellini (J), Cuadrado (J)Espulsi: Bentancur (J) al 56' per doppia ammonizione; Brozovic (I) al 92' per doppia ammonizione.Recupero: 3' - 4'.
Arbitro: Calvarese.Assistenti: Longo, Valeriani.Quarto Uomo: Guida.VAR: Irrati.Assistente VAR: Peretti.