Crotone - Inter 0 - 2, match review
Squadra
— 2 mag 2021Highlights e analisi della vittoria nerazzurra all'Ezio Scida!
Riguardatela, quella combinazione. Palla rapida in verticale di Christian Eriksen, colpo di tacco di Alexis Sanchez. Entrambi appena entrati, entrambi brillanti, subito sul pezzo. Sponda di Lukaku, un tocco ad aggiustare il pallone, a mettergli addosso il mirino. E poi boom, il destro di Eriksen. Il suo modo di calciare lo conosciamo, destro o sinistro non fa differenza. Sembra ancora di sentirlo, il fruscio impercettibile dell'aria, il contatto scarpa-pallone, la rete che si scuote. Eccolo, il gol che ci avvicina allo Scudetto, che apre Crotone-Inter al 69', prima del raddoppio nel recupero di Hakimi. Inter, ora ci siamo davvero. E vincere a Crotone - retrocesso in B con questa sconfitta - non era certo una formalità.
Pallino del gioco in mano all'Inter, come da copione. Crotone con il 3-5-2 e un piano chiaro: affidarsi alle scorribande di Ounas e Messias per ribaltare l'azione, per rifiatare sulla pressione nerazzurra. In sostanza, gli strappi in avanti delle due frecce per alleggerire, più che per costruire. L'Inter, con Sensi a centrocampo e Darmian sulla sinistra, si è piazzata nella metà campo del Crotone e ha provato ad alternare pressione in non possesso a verticalizzazioni improvvise, come quella di Brozovic per Sensi. Attirare verso la palla e trovare corridoi creati grazie a movimenti e contro-movimenti.
Nel primo tempo il mattatore assoluto è stato Stefano Sensi, al centro di ogni azione d'attacco: catalizzatore di pallone ma anche il primo a proporsi per scambi e inserimenti. Il numero 12 ha chiuso la sua prova a metà ripresa con 6 tiri e 5 occasioni create, una prova davvero positiva nel quale ha prodotto anche 10 cross, oltre ad aver completato 55 passaggi su 59. La mobilità di Sensi è stata di fatto d'esempio per come poteva essere piegata la resistenza del Crotone. Lautaro, come sempre, è stato uno dei più scatenati nell'imitarlo: movimenti a svariare su tutto il fronte offensivo, un palo, 5 conclusioni in totale.
Tutta la manovra come sempre è stata azionata da Marcelo Brozovic, tanti chilometri ad alta velocità (media 8,2): la sua regia ha permesso all'Inter di tenere un baricentro molto alto che di fatto ha tolto il fiato alla squadra di Cosmi e ha permesso alla retroguardia di dover fronteggiare pochissime situazioni pericolose. Il croato ha spiccato anche nel recupero dei palloni, con 10 possessi guadagnati.
Il dinamismo è stata l'arma giusta, come abbiamo visto, per decidere il match: il gol del vantaggio ne è stata la dimostrazione. Il raddoppio, anche: Barella, al minuto 92, ha avuto la forza per attaccare con vigore un avversario, strappargli il pallone e lanciarsi a tutta velocità nella metà campo dei padroni di casa. Un manifesto della determinazione e della voglia di questa squadra di rimarcare sempre la propria forza. A completare il quadro di una squadra unita in questo intento la prova di Perisic, anch'egli entrato assieme a Sanchez e Eriksen. I tre hanno dato davvero una svolta al match e il croato si è distinto per grandi discese in velocità sulla sinistra, con assist e conclusioni.
IL TABELLINO
CROTONE (3-5-2): 1 Cordaz; 6 Magallan, 5 Golemic, 26 Djidji; 17 Molina, 30 Messias, 8 Cigarini (95 Eduardo 46'), 10 Benali (77 Vulic 66'), 69 Reca (32 Pereira 38'); 7 Ounas (97 Riviere 72'), 25 Simy.A disposizione: 16 Festa, 22 Crespi, 3 Cuomo, 20 Rojas, 21 Zanellato, 33 Rispoli, 34 Marrone, 44 Petriccione.Allenatore: Serse Cosmi.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 12 Sensi (24 Eriksen 65'), 36 Darmian (14 Perisic 65'); 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 65').A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 15 Young, 33 D'Ambrosio, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.
Marcatori: 69' Eriksen (I), 92' Hakimi (I)Ammoniti: Brozovic (I), Riviere (C), Eriksen (I)Recupero: 2' - 3'.
Arbitro: Prontera.Assistenti: Mastrodonato, Margani.Quarto Uomo: Pezzuto.VAR: Manganiello.Assistente VAR: Di Vuolo.