Conte: "Rispettiamo il Real, ma siamo qui per proporre il nostro calcio"
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— 2 nov 2020Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia della terza giornata di Champions League
MADRID - Vigilia di Champions League, con Antonio Conte che, assieme ad Arturo Vidal, ha incontrato la stampa in vista di Real Madrid-Inter, in programma martedì allo stadio Alfredo Di Stefano di Valdebebas, Madrid. Ecco le risposte del tecnico nerazzurro ai giornalisti collegati.
Come sta Alexis Sanchez? Può giocare dal primo minuto o è meglio avere prudenza? "Sanchez è tornato oggi ad allenarsi con la squadra".
Come si risolve il problema dell'efficacia in zona gol? "Domanda difficile, bisogna continuare a lavorare in allenamento, bisogna continuare a creare situazioni, produrre tanti tiri, e fare meglio in zona gol. Ho parlato di cattiveria, ma non vale solo per gli attaccanti ma per tutti quanti. L'anno scorso abbiamo segnato tanti gol, 113, e abbiamo iniziato anche questa stagione segnandone tanti. La proporzione tra quello che creiamo e quello che raccogliamo è però sbilanciata. Facciamo tanti gol ma potrebbero essere ancora di più. Ci stiamo allenando portando tutti i giocatori ad essere coinvolti nella fase offensiva".
A livello di passaggio del turno, questa contro il Real Madrid è quasi già decisiva... "In ogni partita bisogna cercare di fare punti. Non sempre riesci a fare tre punti, per bravura dell'avversario oppure capitano partite come quelle contro Shakhtar e Borussia nelle quali meritavi di più e sei uscito con un pareggio. Il Real Madrid è una squadra forte, costruita per vincere questa manifestazione. Ha giocatori che hanno vinto più volte questa coppa, sappiamo di affrontare una squadra che viene da una sconfitta strana con lo Shakhtar e da una rimonta con il Borussia. Ci sarà da soffrire: se saremo bravi a soffrire potremo toglierci delle soddisfazioni. Noi veniamo qui proponendo il nostro gioco, non ci metteremo in un angolo come un pugile che si difende cercando un solo colpo per il K.O. Affrontiamo la partita senza timore reverenziale nei confronti di nessuno, proponendo le nostre qualità".
Le piacerebbe allenare il Real Madrid nel futuro? "In questo momento sono veramente molto concentrato sull'Inter, ho iniziato un progetto qui con una proprietà molto forte e sono contento. Stiamo creando qualcosa di importante. In passato, è vero, c'è stata l'opportunità di diventare l'allenatore del Real Madrid, ma non erano forse maturi i tempi. Ho voglia di proseguire il progetto qui all'Inter".
Quanto è stato davvero vicino ad allenare il Real Madrid? "Sicuramente in passato ci sono stati un paio di momenti nei quali sono stato molto vicino ad allenare il Real Madrid. La stagione era già iniziata, sarebbe stato difficoltoso subentrare, era già stata fatta una programmazione da parte del club e in maniera molto sincera avevo preferito rimandare".
Che rapporto aveva con Zidane, suo compagno alla Juventus? "Il mio è un ricordo eccezionale. Dal punto di vista calcistico tutti conoscono le sue doti. Ma Zizou è un ragazzo eccezionale, io ho un ricordo davvero molto bello di lui. Il calciatore di talento a volte cerca di scansare la fatica. Invece lui era sempre in prima fila, a dimostrazione che se al talento aggiungi il lavoro puoi arrivare dove è arrivato lui. Ho capito che voleva fare l'allenatore quando sono stato a cena con lui a Torino, quando ero allenatore della Juventus: mi ha fatto diverse domande, ho capito dove voleva arrivare".