5 cose che forse non sai su Diego Godin
Squadra
— 14 mar 2020La sicurezza in difesa e l’istinto del gol, aneddoti e curiosità sul difensore nerazzurro
MILANO – Godin è un mix di esperienza, voglia di vincere e “garra”, con una passione innata per il futbol. Quella del difensore uruguaiano è una storia ricca di successi e aneddoti: qui sotto 5 curiosità dall'intervista rilasciata dal numero 2 nerazzurro per il Matchday Programme:
1 – DIEGO GODIN è CRESCIUTO PRATICANDO DIVERSI SPORT:
«Ho cominciato a giocare a 5 anni e il calcio è stato il mio primo sport. Fino ai 15 anni ho praticato anche altro: nuoto, basket, pallavolo e atletica. Tutte discipline che mi hanno aiutato a crescere sul piano fisico e nella coordinazione».
2 - DIFENSORE Sì MA NON DA SUBITO:
«Ho iniziato attaccante, poi mi sono spostato a centrocampo e, infine, ho trovato la mia dimensione in difesa. Il difensore, come il portiere, vede tutto il campo e ha una grande responsabilità: deve trasmettere sicurezza. Questo è un po’ il mio modo di interpretare il ruolo: pensare alla squadra, al bene collettivo».
3 - L’ESPERIENZA E UNA FRASE GUIDA:
«L’esperienza non è un titolo, si conquista vivendo le situazioni. Dico sempre: "o si vince o si impara". Il calcio non è matematica: due più due non fa sempre quattro».
4 - LA DIFESA E L’ISTINTO DEL GOL
«La maggior parte dei gol li ho segnati di testa. Il mio lavoro principale è difendere, poi c’è anche l’istinto che mi porta a spingermi in area avversaria sui calci piazzati. Vado sempre al massimo, e, alla fine, voglio vincere, in un modo più o meno semplice».
5 – QUEL LEGAME UNICO TRA TIFOSI, SQUADRA E SOCIETà
«L’energia che si crea tra squadra, allenatore, società e tifosi è fondamentale, è importante andare tutti nella stessa direzione e che l’energia sia positiva. L’ambiente è fondamentale, è la gente che fa grande un Club».
Qui il link per rileggere il numero del Matchday Programme con l’intervista integrale al difensore nerazzurro.