Focus Camerun: Inter Campus agli occhi dei protagonisti
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— 26 apr 2019La parola a Francis Kammogne, coordinatore del Progetto camerunese dal 2001
Ho conosciuto Inter Campus tramite il partenariato con il Centro Sportivo Italiano, che aveva dei progetti in Camerun. Un responsabile italiano di Inter Campus, Massimo Seregni, era arrivato a loro per mezzo del Centro Orientamento Educativo della diocesi di Milano. Ci conoscemmo presso il centro di Mbalmayo, e capimmo subito di essere sulla stessa lunghezza d'onda. Da allora (era il 2001!) abbiamo sempre collaborato con soddisfazione.
Il Progetto Sociale di F.C. Internazionale è per noi un formidabile vettore di inclusione sociale al servizio della promozione dei diritti dell'infanzia per accedere e partecipare ad attività sportive e ludiche e di beneficiare di una educazione integrale in un'Africa di problemi permanenti e spesso purtroppo teatro di catastrofi.
Da circa vent'anni il progetto è un elemento 'federativo', che unisce i bambini vulnerabili dei quartieri cittadini poveri e pericolosi come Mvog-Ada o Rails-Bénoué nella capitale Yaounde a quelli dei villaggi rurali lontani come Yokadouma o Garoua-Boulai, e permette ai bambini anglofoni di Bafmen di socializzare con i bambini francofoni di Mbalmayo e di Baham e di VIVERE INSIEME. In breve ha permesso ai piccoli di rompere le barriere della stratificazione sociale, perché tutti i bambini sono uguali: i bambini poveri ricevono in dono il materiale sportivo che si potrebbero permettere solo i bambini privilegiati, e giocano e si divertono con gli allenatori camerunesi e italiani, spezzando le catene della esclusione sociale.
Inter Campus ha permesso di rafforzare nei bambini e negli educatori sportivi i legami sociali e valori come la fratellanza, la solidarietà, la non-violenza, la tolleranza e la giustizia.