Inter Campus Angola, gli allenatori al centro del progetto
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— 29 gen 2019La visita appena conclusasi ha costituito un importante momento di incontro tra tutti gli allenatori locali, molti dei quali cresciuti all'interno del progetto
DorRivaldo, Beni, Lukeni, Luis, Deyris, Carlos, Alberto, Ino, Songue e tanti altri ancora sono gli alleducatori (termine coniato proprio in Angola) che in passato sono stati bimbi Inter Campus che ora hanno deciso di continuare la missione in virtù della passione e dell'amore che li lega al progetto e ai bambini.
15 alleducatori angolani su 47 infatti sono cresciuti all'interno del progetto, calcandone i campi fin dalla più tenera infanzia; chi mai più e meglio di loro quindi, è in grado di trasmettere le competenze motorie, tecniche, cognitive, emotive, affettive e sociali ai bimbi della Lixeira di Luanda, Dondo e Calulo e ad aiutarli durante le difficili tappe dello sviluppo di questi bimbi che tutt'ora vivono in condizioni igienico-sanitarie e sociali complicate; frequentare i campetti delle scuole salesiane, anziché la strada, costituisce una linfa vitale di incalcolabile importanza, e rappresenta una considerevole prospettiva per il loro futuro. La palla dominata e condotta attraverso i gesti tecnici di base diventa parte di loro stessi, molto più di un gioco, quasi un'identificazione sociale, meglio di una carta di identità.
La visita Inter Campus in Angola ha toccato tutte le cellule presenti e attive nel paese, incontrando tutti gli allenatori e quasi tutti i circa 600 bambini. Allenamenti, corsi di formazione a seconda delle necessità riscontrate, incontri con le famiglie per essere sempre più vicino ai bisogni dei fanciulli, momenti di confronto utili a comprendere insieme come essere più efficaci. Questa è stata la settimana vissuta insieme, apertasi a Sao Josè e chiusasi a Mota, nel pieno della Lixeira Luandese, con riunione finale tra tutti gli alleducatori presenti; un momento significativo dove ognuno di loro ha compreso quanto aver partecipato in passato al progetto rappresenti un privilegio, e di come ciò possa garantirne continuità anche dopo i 14 anni, età dove le difficoltà sono ancora più accentuate e dove essere alleducatore rappresenta una missione.