Dimarco, un gol da sogno: l'Inter batte 2 - 0 il Frosinone
Squadra
— 12 nov 2023Prodezza di Dimarco al 42', gol su rigore di Calhanoglu a inizio ripresa: l'Inter vince e conferma il primo posto in classifica con 31 punti
Quella volta che Dimarco ha segnato da quasi sessanta metri. Ci penseremo a lungo, lo racconteremo per tanti anni. Chi c'era, chi l'ha visto in tv, chi l'ha sentito per radio. Impensabile, inimmaginabile, eppure vero, reale. La notte di Inter-Frosinone - iniziata con lo show e le luci per la nuova partnership con Qatar Airways - porta con sé uno dei gol più incredibili segnati a San Siro negli ultimi anni. Un prodigio di Federico Dimarco, in grado si segnare dalla linea laterale poco dopo il centrocampo con un sinistro fantastico, che illumina la notte nerazzurra e spinge l'Inter verso il sesto successo consecutivo: da sosta a sosta l'Inter vince tutti i match, conserva il primato in classifica e si proietta alla sfida del 26 novembre contro la Juventus forte di un altro successo convincente: il Frosinone è battuto 2-0 perché, dopo la prodezza di Dimarco, arriva la sentenza Calhanoglu, dal dischetto. 2-0. Una partita per nulla scontata, perché il Frosinone è fresco, giovane, tecnico, ha gamba, idee e coraggio. Vero, l'Inter sembra poter straripare quando trova la corsa in verticale, ma Turati deve davvero superarsi solo su Barella, al termine di un'azione spettacolo dell'Inter. Ecco: gioca bene l'Inter, ma manca di cattiveria e incisività negli ultimi 16 metri. Dall'altra parte la brillantezza di Soulé e l'ottima verve di Oyono sono segnali da non ignorare. Darmian e Acerbi, su tutti, si oppongono da campioni in situazioni complicate. L'Inter accumula occasioni potenziali, ma non graffia. Fino al quarantaduesimo. 42'10: la palla corre sull'out di sinistra, un classico tocco verticale di Mkhitaryan ad attivare la corsa sulla corsia Dimarco. Tre passi, la palla che viaggia da sola, un occhio verso il centro: poi tutti osservano il pallone che viaggia, viaggia in aria per un tempo indefinito. Si fanno in tempo a fare mille pensieri. Si sentono nell'aria i "Cosa fa?", "Oh occhio"! Sono circa due secondi, forse qualcosa in più, forse qualcosa in meno. Il pallone viaggia, Turati arretra, ma quando capisce, è troppo tardi. Inutile il tuffo, inutile tutto: quel pallone è un'idea folle, ambiziosa, ma il piede è quello giusto, il pensiero lucido, il tentativo centrato. Quando il pallone si insacca, l'urlo dei 70mila di San Siro è diverso dal solito, perché si mischia allo stupore, all'incredulità, alle mani in testa. "Cosa ha fatto?!". Già, cosa ha fatto, Federico? Un gol che ricorda quelli di Recoba (a Empoli) e Stankovic (contro Schalke e Genoa). Un gol che San Siro si porterà dentro per tanto, tanto tempo.
Se nel primo tempo la copertina è per Dimarco, la ripresa è un campionario di incredibili giocate di Marcus Thuram. L'amore di San Siro per il numero 9 viene ricambiato dall'attaccante francese con discese, colpi di tacco, dribbling di incredibile bellezza e utilità. Proprio in avvio di secondo tempo una clamorosa giocata, con finta e doppia sterzata in area, permette all'Inter di raddoppiare: Thuram steso in area, rigore trasformato dal solito, glaciale, Calhanoglu. 2-0, con Hakan che diventa il miglior marcatore turco della storia della Serie A con 37 reti. Da quel momento, l'Inter prova a divertirsi. Non c'è da scherzare col fuoco, ovvio. Ma il calcio della squadra di Inzaghi è bello: tecnico, veloce, entusiasmante, fatto di giocate che riempiono il cuore e scaldano i tifosi al Meazza. Vanno tutti in avanti, a turno, i nerazzurri: nella ripresa Acerbi, De Vrij, Frattesi si uniscono a Lautaro, Thuram e poi Arnautovic nella caccia al tris. Che non arriva, anche perché il Frosinone, mai fuori match, colpisce anche un palo con Cheddira e impegna Sommer anche in un'altra occasione. Il finale, con Sensi che trova la sua seconda presenza stagionale, è una lunga attesa di un terzo gol che non arriva, ma poco importa.
INTER-FROSINONE 2-0 | TABELLINO
Marcatori: 43' Dimarco (I); 48' Calhanoglu (I) su rig.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 36 Darmian, 15 Acerbi, 95 Bastoni; 2 Dumfries (6 De Vrij 61'), 23 Barella, 20 Calhanoglu (5 Sensi 81'), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 69'), 32 Dimarco (30 Carlos Augusto 81'); 9 Thuram (8 Arnautovic 69'), 10 Lautaro. A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 14 Klaassen, 31 Bisseck, 42 Agoume, 44 Stabile, 70 Sanchez. Allenatore: Simone Inzaghi.
FROSINONE (3-4-2-1): 80 Turati; 22 Oyono, 5 Okoli, 30 Monterisi; 20 Lirola (27 Ibrahimovic 55'), 45 Barrenechea (10 Caso 82'), 36 Mazzitelli (4 Brescianini 35'), 3 Marchizza; 18 Soulé, 12 Reinier (9 Kaio Jorge 82'); 11 Cuni (70 Cheddira 55'). A disposizione: 1 Frattali, 31 Cerofolini, 6 S. Romagnoli, 7 Baez, 8 Lulic, 14 Gelli, 16 Garritano, 17 Kvernadze, 24 Bourabia, 47 Lusuardi. Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Ammonito: Cheddira (F) Recupero: 2' - 4'.
Arbitro: Dionisi. Assistenti: Tolfo, Pagliardini. Quarto ufficiale: Feliciani. VAR: Serra. Assistente VAR: La Penna.
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