Inzaghi: "Siamo l'Inter: vogliamo far nostra questa partita"
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— 3 feb 2024Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter-Juventus
APPIANO GENTILE - Si avvicina sempre di più l'appuntamento con Inter-Juventus: il Derby d'Italia, valido per la 23ª giornata della Serie A, è in programma domenica a San Siro alle 20:45. Alla vigilia del match il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa:
Che tipo di partita si aspetta e quanto sarà importante questa sfida? Cosa servirà per ottenere un risultato positivo? "La partita di domani è importantissima, ma non decisiva. Sarà molto combattuta, all'andata non fu una partita entusiasmante, ma ora giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi e cercheremo di fare una partita nel migliore dei modi. La Juventus ha avuto un grandissimo percorso, simile al nostro, ci stiamo preparando al meglio". Sente l'obbligo di vincere questa partita? "Vincere è l'obiettivo di tutte le partite, la classifica nostra e della Juventus al di là dei recuperi è molto simile. Conosciamo l'importanza della gara, abbiamo grandissimo rispetto della Juventus ma ce la giocheremo nel migliore dei modi". Che partita si aspetta dal punto di vista tattico? Se potesse togliere un giocatore alla Juventus? "Abbiamo giocato tante volte con la Juventus in questi anni, anche finali e semifinali e ognuna di queste partite ha avuto storia a sé. Domani sarà una partita equilibrata in cui dovremo usare tantissima testa, cuore e dovremo essere pronti a fare una corsa in più per il compagno in difficoltà, coprendo al meglio il campo. La Juventus sta facendo un percorso straordinario: loro hanno giocato 24 partite, noi 30 ed è stato un grandissimo percorso, loro sono stati tutti molto bravi". Domani chi ha più pressioni? "Entrambe le squadre avranno pressioni, bisognerà essere contenti di giocare questa grande partita. Ci sarà pressione com'è giusto che sia, ma bisogna essere fieri di giocare questa sfida, noi avremo la spinta dei tifosi che vogliamo rendere felici". Si aspetta di vedere un'Inter all'altezza delle sue migliori prestazioni? "Questo è il mio augurio e ci siamo preparati per questo, i ragazzi si stanno allenando bene, mancano ancora l'allenamento di oggi e domani mattina. I giocatori sono tutti disponibili eccetto Cuadrado, sarà una partita importantissima per il suo significato oltre che per la classifica in uno stadio magnifico e con un pubblico meraviglioso. Cercheremo di fare il nostro meglio". Dopo la finale di Champions questa è la partita più importante da quando è all'Inter? Chi è il favorito? "Si è parlato tanto di favoriti, noi siamo l'Inter e sappiamo di avere grandi responsabilità in ogni partita. Ne abbiamo già giocate 30 molto positive, a gennaio abbiamo fatto 5 partite in 22 giorni, di cui le ultime 4 lontane da San Siro e abbiamo conquistato un trofeo. Dobbiamo guardare avanti però, vogliamo far nostra questa partita. Non farei paragoni però, mancano ancora quattro mesi e non è ancora decisiva". L'Inter in casa attacca, la Juventus si chiude: domani è la grande partita in cui l'Inter si imporrà? "Noi cercheremo di fare una grande partita, poi alla vigilia io posso avere un pensiero, ma si ha sempre un avversario di fronte. I risultati dipendono dalle nostre prestazioni, ma abbiamo un grande avversario da affrontare e che si prepara nel nostro stesso modo. Abbiamo giocato 8 volte negli ultimi anni, ognuna con una storia diversa, due squadre con grandi giocatori". In cosa lei è simile ad Allegri e quali sono le differenze? "Allegri ha vinto tanto, è un allenatore vincente ed esperto. Lui è molto pratico, a me piace molto, penso di aver visto un'ottima Juventus quest'anno: hanno vinto 16 partite su 21. Sono stati molto bravi, per tenere il passo dell'Inter ci voleva una super squadra e stanno dimostrando di esserlo". Cosa fa cambiare l'atteggiamento della squadra? Cosa dobbiamo aspettarci? "Dipende da partita a partita e dall'avversario, come ho detto tante volte ci immaginiamo una partita, ma poi nonostante tutto ciò che si prepara cambia tutto durante il match. Abbiamo visto anche l'Inter cambiare tanto, noi vogliamo fare un grandissima partita". Il campo di San Siro è nuovo, quanto può avvantaggiarvi? "Andremo oggi a fare la rifinitura a San Siro, nelle ultime 4 eravamo lontani da San Siro. Abbiamo trovato dei campi perfetti nelle ultime uscite, è giusto che Inter e Milan abbiano un campo meraviglioso". Quanto è importante il riposo di Barella, Calhanoglu e Dimarco? Dumfries a che punto è? "Dumfries ha avuto un ottimo inizio di stagione, con anche l'aiuto di Cuadrado all'inizio, poi ha avuto un problema importante. Ha lavorato bene, sta tornando nel modo giusto, ma essendo un giocatore fisico deve essere al 100%. Lì ha giocato benissimo Darmian in questo periodo, poi c'è Buchanan che deve integrarsi al meglio, ma molto presto ci darà una grande mano. Dimarco ha fatto delle ottime gare dopo il rientro, in Arabia ha speso tanto e ho preferito dargli un turno di riposo, mentre gli altri erano squalificati". Gli ultimi risultati prima di questa partita vi hanno dato fiducia? "Chiaramente le vittorie portano grande autostima, dobbiamo continuare così. Questa settimana abbiamo visto dove potevamo far meglio a Firenze, noi come staff dobbiamo andare oltre al risultato e analizzare dove potevamo far meglio. Ogni partita è sempre un insegnamento". Secondo lei Buchanan può anche giocare in posizione offensiva? Quando potrà esordire? "Si tratta di un ottimo giocatore, di grandi qualità e valori fisici. Bravo nell'uno contro uno, ci darà una grande mano, sta migliorando, ma ha bisogno di tempo venendo da un altro campionato. Basta vedere l'esempio di Bisseck che è stato una spugna ed è stato bravissimo, negli ultimi due mesi è diventato un titolare effettivo dell'Inter, sarà così anche per Buchanan". Come fa da allenatore a isolarsi dalle critiche con tutta la squadra? "Abbiamo avuto una grande palestra negli ultimi anni, ma penso sia normale in una grande Società, c'è pressione e si vogliono sempre i risultati. Possiamo solo lavorare nel migliore dei modi, io ho grande fiducia nei miei ragazzi, abbiamo grande responsabilità nel difendere questa maglia e questi colori. Ci siamo tolti delle soddisfazioni, ma bisogna sempre guardare avanti". Come mai in questo campionato sembra che l'unica squadra obbligata a vincere sia l'Inter? "Ho già risposto in altre occasioni, non mi interessa quello che dicono gli altri, conosco il nostro percorso e le nostre responsabilità, non ci nascondiamo ma non faccio griglie. Noi cercheremo di fare più partite possibili, abbiamo vinto la Supercoppa, purtroppo abbiamo perso in Coppa Italia, faremo del nostro meglio per campionato e Champions League". Con Allegri ha un bilancio simile: c'è qualcosa nel suo stile di gioco che la mette in difficoltà? "Ho grandissima stima di Allegri, fortunatamente abbiamo vinto parecchio con la Juventus anche se abbiamo anche perso in questi anni. La sfida non è Inzaghi-Allegri, ma Inter-Juventus i protagonisti sono i giocatori che vanno in campo per aiutare le proprie squadre". Avere le Coppe è un vantaggio o uno svantaggio? "Sicuramente è un vantaggio giocare una partita a settimana, inutile negarlo ma è anche inutile parlarne. Sappiamo che è così, noi siamo contenti del nostro percorso in Champions e continueremo sulla nostra strada preparando le partite nel migliore dei modi. Gennaio è stato impegnativo, febbraio lo sarà forse ancora di più con 6 partite fino al 28 febbraio".