L'Inter non finisce mai: 3 - 3 a Lisbona
Squadra
— 29 nov 2023I nerazzurri subiscono tre reti nel primo tempo (tripletta di Joao Mario), poi si scatenano nella ripresa: segnano Arnautovic, Frattesi e Sanchez su rigore. Nel finale rosso ad Antonio Silva e palo clamoroso di Barella
Le notti europee, le notti nerazzurre, non sono mai banali. Mai. Perché l'Inter non finisce, l'Inter non si arrende. Anche quando non corre al massimo, anche quando resta staccata, quasi ferma ai blocchi. L'Inter si rialza, sempre. L'Inter riprende sempre a correre, perché ha cuore, classe, determinazione. Ha un popolo incredibile, che in ogni luogo, in ogni circostanza, grida, incita, accompagna. Andare sotto 3-0 dopo 34' è circostanza inusuale per i colori nerazzurri: da non credere, no? Tripletta di Joao Mario, Inter fuori dalla partita. Poi l'intervallo, il cambio di passo, l'onda nerazzurra che cresce, sempre di più, assieme alla pioggia che sferza Lisbona. Aumenta, la pioggia, e aumentano i colpi interisti. Arnautovic prima, poi Frattesi. Infine Sanchez. 3 gol in 21 minuti, per un pari che non si trasforma in vittoria per tanti motivi: per il palo preso da Barella nel recupero, per le parate di Trubin. Dall'altra parte Bisseck e Audero blindano il risultato. Pareggio, 3-3. Contro la Real Sociedad servirà una vittoria per strappare il primo posto. Ma intanto, anche questa sera, l'Inter ha spiegato a tutti che no, non si passa facilmente. Mille spunti, in questa notte di pioggia. La prima in assoluto di Audero con l'Inter, il primo gol in maglia nerazzurra per Marko Arnautovic (tornato a segnare in Champions League dopo 13 anni - l'ultima volta proprio contro l'Inter con la maglia del Werder Brema), la seconda tripletta subita in un match di Champions, anche in quel caso senza sconfitta per l'Inter (in quel caso fu Bale, Inter-Tottenham 4-3). E poi: un altro 3-3 tra Inter e Benfica, dopo quello dello scorso aprile, nel ritorno dei quarti di Champions. Numeri, dati, curiosità dentro a una partita a due velocità: un inizio lento, con qualche errore di misura e di intensità di troppo. Dopo 13 minuti l'Inter è sotto 2-0: Joao Mario - ex della sfida - prima sfrutta una sponda di Tengstedt, poi si trova al posto giusto al centro dell'area dopo un pallone perso dai nerazzuri. Anche i rimpalli giocano a sfavore, sintomo di una tensione troppo bassa: al 34' il tris del portoghese. 3-0. Tutto finito? Non trova le misure l'Inter, fatica a superare le linee compatte e strette del Benfica - ancora fermo a 0 in classifica.
Inizia la ripresa, inizia un film completamente differente. Senza sostituzioni, Inzaghi ritrova la sua Inter, che da subito inizia a martellare. Al 51' Arnautovic sfrutta un colpo di testa di Bisseck per timbrare il suo primo gol in maglia nerazzurra: voluto, cercato, meritato. E fondamentale per riaprire i giochi. Da lì in poi, solo Inter. Acerbi fa il "Bastoni", vola a sinistra e dipinge il cross giusto per Frattesi. Davide è straordinario nella coordinazione e trova il gol di sinistro che riapre ufficialmente il match, 7 minuti dopo il gol di Marko. Un uno-due che tramortisce il Benfica, ma non lo abbatte. Di Maria prova a ribaltare le azioni con la sua velocità, Tengstedt grida al gol ma Bisseck gli strozza l'urlo in gola. Inzaghi poi inserisce Cuadrado, Thuram e Barella. Il Benfica arretra di colpo, Thuram sgasa subito, da campione, e viene steso: rigore, netto. Lo trasforma Alexis Sanchez: è il 72', 3-3, l'Inter vuole vincere. Si lotta, piovono i gialli, piove sempre più forte. Vogliono vincere tutti. Il Benfica resta in 10 per un brutto fallo di Antonio Silva su Barella ravvisato dal VAR. Lo sforzo finale dell'Inter è commovente: al 95', dentro a un recupero lungo 10 minuti, Barella stampa sull'incrocio dei pali un sinistro fulminante su assist di Dimarco. Il gol non arriva, la vittoria nemmeno. Arriva un 3-3 un po' folle, che dice che l'Inter no, non si batte.
BENFICA-INTER 3-3 | TABELLINO
Marcatori: 5', 13' e 34' Joao Mario (B), 51' Arnautovic (I), 58' Frattesi (I), 72' Sanchez (I) su rig.
BENFICA (4-2-3-1): 1 Trubin; 8 Aursnes, 4 A. Silva, 30 Otamendi, 5 Morato; 61 Florentino (10 Kokcu 78'), 87 Joao Neves; 11 Di Maria (44 Tomas Araujo 89'), 27 Rafa Silva (22 Chiquinho 99'), 20 Joao Mario (47 Antunes Gouveia 99'); 19 Tengstedt (33 Musa 78'). A disposizione: 24 Soares, 45 Kokubo, 9 Cabral, 13 Jurasek, 38 Victor. Allenatore: Roger Schmidt.
INTER (3-5-2): 77 Audero; 31 Bisseck, 6 De Vrij (32 Dimarco 77'), 15 Acerbi; 36 Darmian (7 Cuadrado 68'), 16 Frattesi, 21 Asllani, 14 Klaassen (23 Barella 68'), 30 Carlos Augusto; 70 Sanchez (10 Lautaro 78'), 8 Arnautovic (9 Thuram 68'). A disposizione: 1 Sommer, 12 Di Gennaro, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 44 Stabile, 47 Kamate, 50 Stankovic. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: Joao Mario (B), Cuadrado (I), Morato (B) Espulso: Antonio Silva (B) all'86' Recupero: 4' - 9'.
Arbitro: Andris Treimanis (LVA). Assistenti: Gudermanis, Spasennikovs (LVA). Quarto ufficiale: Golubevs (LVA). VAR: Bebek (CRO). Assistente VAR: Dankert (GER).