Conte: “Ci aspetta una partita difficile e stimolante”



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13 feb 2021
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Le dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida dI campionato contro la Lazio


APPIANO GENTILE - Vigilia di campionato per l'Inter, che domani alle 20:45 ospiterà la Lazio nel match valido per la 22.a giornata di Campionato. In vista della partita, Antonio Conte in conferenza stampa ha risposto alle domande dei giornalisti collegati.

Prima di inziare la conferenza penso sia giusto chiarire la situazione, visto l’episodio accaduto nello stadio della Juventus che ha avuto un importante risvolto mediatico ed è giusto chiarire. Penso che la verità l’hanno vista e sentita tutti, l’importante per me è questo. Noi siamo delle persone, che possano essere calciatori, allenatori, dirigenti, presidenti, siamo dei modelli educativi e siamo tenuti in ogni circostanza a ricordare questo. A me dispiace e sono qui per scusarmi perchè ad una provocazione, a degli insulti, ho reagito nella maniera sbagliata. Avrei potuto reagire in una maniera più simpatica, applaudendo magari per far capire che ascoltavo quello che mi veniva detto e sarei stato più positivo. Mi dispiace e ne farò tesoro per la prossima volta. Non è un attenuante il fatto che la mia era una risposta a degli insulti o ad una provocazione perché avrei potuto rispondere in una maniera diversa, detto questo noi ci concentriamo sul campo e sul calcio giocato che è la cosa più importante.

Che tipo di Lazio si aspetta?

Parliamo di una squadra che è una realtà consolidata del nostro campionato, sta facendo molto bene ha una struttura e un’identità precisa, giocatori di spessore, che hanno qualità e fisicità e arrivano da tante vittorie consecutive. Sarà una gara importante contro una squadra forte, sarà un bel test e dobbiamo prepararci perchè sarà una partita difficile ma allo stesso tempo molto stimolante.

Lukaku sta vivendo un momento di calo forse ha sofferto quello che è successo?

Noi dobbiamo essere bravi e intelligenti e capire che nella vita si può sbagliare come succede a tutti. L’importante è che ci si renda conto e si capisca che il nostro ruolo che è importante. Romelu pensa al calcio giocato. Ci sono momenti di alti e bassi ma Romelu sa che noi abbiamo bisogno di lui perchè è un giocatore importante e lui conta sulla squadra e il Club.

Come sta Vidal? Barella sta facendo il percorso che immaginavi tu?

Vidal non è a disposizione per la Lazio, non so per la prossima, deve cercare di recuperare la miglior condizione. Nicolò deve continuare a lavorare, deve continuare a fare bene e sapere che le sue fortune dipendono da quelle della squadra. Sta crescendo e ha dei margini importanti come i suoi compagni ma noi siamo una squadra e dobbiamo pensare al bene della squadra, la crescita singola diventa importante se vogliamo raggiungere dei successi finali.

Ci sono tanti gol sbagliati, nelle prestazioni buone e no. C’è una spiegazione?

C’è l’aspetto positivo che in ogni partita creiamo tante situazioni per fare gol, siamo la squadra che ne ha segnati di più. Questo passaggio per noi è importante perchè riuscire a concretizzare di più quello che creiamo ti può evitare delle delusioni che non sarebbero meritate ma se non fai gol ti ritrovi ad uscire dalle competizioni come accaduto in Champions e Coppa Italia.

C’è un motivo per cui questo salto di qualità fatica ad arrivare?

Quello che è successo nel passato non mi riguarda, parlo di quello che sta accadendo ora con me. Nell’anno e mezzo lavorativo della mia gestione penso che l’Inter sia cresciuta in maniera importante, abbia acquisto una credibilità a livello europeo e nazionale, non siamo ancora dove vorremmo essere ma stiamo lavorando tanto e i progressi si vedono.

L’Inter non ha mai subito la partita anche quando non ha vinto. Il salto la squadra l’ha fatto negli scontri diretti?

Noi dobbiamo continuare a crescere, da tutti i punti di vista, non solo nell’aspetto della mentalità ma anche aggiungendo qualità e migliorando la situazione. Sono stati fatti passi da gigante e penso che i nostri avversari l’abbiamo capito e ci rispettino ma il percorso non è compiuto, dobbiamo continuare a correre e migliorare in tutti gli aspetti per essere dove vogliamo.

Come sta Vecino?

Noi ci auguriamo che torni ad essere un giocatore importante, è un ragazzo che ha delle qualità: è un incursore, un interno di centrocampo bravo negli inserimenti, ha fisicità, corsa e io ci conto.

Nelle prime due del girone di andata l’Inter ha preso 5 gol, nel ritorno non ne ha presi. Come ha aggiustato la fase difensiva?

Non è un caso. Noi siamo partiti a inizio anno in una maniera, cercando di essere molto aggressivi e lasciando tanto campo alle spalle dei difensori, cosa che ha portato tanti aspetti positivi e qualche aspetto negativo, qualche gol subito. Adesso abbiamo trovato una situazione di maggior equilibrio cercando di rimanere più compatti e lasciando meno spazi e questo ha portato più benefici a livello difensivo senza togliere nulla all’aspetto offensivo.

Ha mai desiderato essere nella testa di Brozovic? A volte è determinante, a volte si innervosisce quando non trova tanto spazio e le altre squadre lo sanno.

È un ragazzo eccezionale e molto simpatico, lui è un po’ il beniamino della squadra per il suo modo di essere. Noi con lui lavoriamo proprio sul discorso di trovare spazio, la giusta posizione, di non innervosirsi se non tocca tanto la palla, l’importante è che lui la prenda dove è giusto prenderla perché deve essere determinante. Lui è un ragazzo molto generoso, come Nicolò ha tanta energia in corpo, corre tanto, io quello che chiedo è di ottimizzare le loro corse e di trovarsi nella posizione giusta per essere più efficienti, meno stanchi e lui è migliorato tanto. Abbiamo anche cercato delle soluzioni alternative quando lo marcano molto, ci lavoriamo e lui è un ragazzo che ha fatto dei miglioramenti importanti sia nella fase di possesso che di non possesso, è un giocatore molto più responsabilizzato, centrato e maturo.


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