Inter Campus Romania, inclusione sotto tutti i punti di vista
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— 5 feb 2021Un appassionato Alberto Arioli, coordinatore di Comunità Nuova per il nucleo di Slatina, ci racconta come le tante bambine si sono avvicinate al progetto
Si sa che le estati degli anni dispari, per il mondo del calcio occidentale e i suoi più incalliti supporter, sono 90 lunghi giorni che vengono riempiti solo da noiose amichevoli estive, ma nell’estate del 2019 tutte le attenzioni di noi appassionati di questo sport si spostarono in Francia, sede dell’ottava edizione dei mondiali di calcio femminili. Non credo che sia stata una coincidenza che esattamente un mese prima abbia esordito al torneo dell’amicizia, organizzato come ogni anno dall’Inter Campus di Slatina e da Pirelli Slatina, la nostra squadra femminile.
Il progetto di Slatina ha avuto sempre forte e prioritario l’obiettivo di inclusione sociale dei bambini proveniente dal vasto villaggio rom della città. Col passare del tempo e con l’aumentare della visibilità del progetto, sempre più bambine avevano iniziato a frequentare la casetta e i bordi del campo, dove i loro fratelli e amici si stavano allenando: una palla uscita dal rettangolo di gioco, uno scherzo ed ecco la prima partita a squadre miste!
Il passo successivo non poteva che essere quello di riservare alle ragazze uno spazio di gioco completamente dedicato a loro, dove poter crescere come gruppo, essere protagoniste del proprio tempo libero ed accrescere la fiducia in sé stesse. Questa avventura è stata possibile soprattutto grazie alla determinazione degli allenatori del progetto, in particolare di Jardel e della sua conoscenza della cultura rom.
Da quel primo esperimento la squadra ha iniziato a svolgere due allenamenti alla settimana e ad affiatarsi come gruppo e solo la pandemia è riuscita a fermarla temporaneamente. L’entusiasmo delle nostre ragazze non è mai diminuito e da settembre hanno ripreso le attività seguendo tutte le norme anti-covid… e i preziosi insegnamenti dei nostri allenatori!