Cagliari - Inter 1 - 3, match review

Spiegarsi i risultati, a volte, è impossibile. Torni nello spogliatoio sotto di un gol, guardi il tabellino e vedi 6 tiri nello specchio avversario nei primi 25 minuti, con 6 parate (alcune clamorose). E gli altri? Un tiro, un gol. Troppo severo, quasi ingiusto, a volte, il calcio. Cagliari-Inter ha preso questa piega per quasi 80 minuti. Inter d'assalto, soprattutto nel primo tempo, con tantissime chance per trovare il vantaggio, bloccate, letteralmente, dagli interventi di Cragno. Poi Barella ha fatto scoccare la scintilla della rimonta con un destro meraviglioso. D'Ambrosio e Lukaku hanno completato il lavoro, fissando un 3-1 ineccepibile.

Le statistiche, dicevamo. Parlano in maniera chiara, netta. Si è trattato, per larghi tratti, quasi di un tiro al bersaglio. L'Inter ha sviluppato molto gioco in avanti, costruendo tanto con i due attaccanti, appoggiati da Eriksen e Barella e dalla buona propositività di Darmian. Tante palle gol in pochi minuti, arrivate con riconquista alta della palla ma anche con dialoghi nello stretto e una costante presenza in area di rigore. Sanchez ha legato i reparti con la solita sapienza, sfiorando due volte il gol.

In generale, il primo tempo dell'Inter è stato più organizzato e ricco di chance, mentre la ripresa ha visto una squadra ancora più alta alla ricerca di una rimonta necessaria. Con i cambi, Conte ha cambiato volto alla squadra: prima ha inserito Hakimi, Young e Sensi, tenendo fede al 3-5-2, poi ha inserito Lautaro per Bastoni schierando di fatto le tre punte. 

Il Cagliari, di fatto, non ha mai veramente cambiato atteggiamento: ha chiuso il match con 3 tiri nello specchio a fronte degli 11 dell'Inter, con i nerazzurri che (incluse quelle respinte) hanno totalizzato 21 conclusioni. I nerazzurri hanno gestito il match dall'inizio alla fine (58% di possesso palla), e hanno avuto una presenza nell'area del Cagliari incredibile, con 17 conclusioni negli ultimi 16 metri. 

Un dato maturato grazie al contributo di tutti. Da evidenziare, però, la straordinaria prova di Nicolò Barella, proprio nella sua città: tre conclusioni, il gol del pareggio, l'assist pennellato per D'Ambrosio e il tutto correndo per 12 chilometri, in una sfida di generosità assoluta.

Gli altri due gol sono arrivati grazie al tempismo di D'Ambrosio, in campo da 123 secondi, capace come sempre di trovare il momento giusto per attaccare la palla sui calci piazzati. E poi Lukaku, che ha sprigionato tutta la sua potenza nel gol finale, fotocopia di quello realizzato a Praga nella passata Champions League.

LA CRONACA

LA CLASSIFICA

IL TABELLINO | CAGLIARI-INTER 1-3

CAGLIARI (4-2-3-1): 28 Cragno; 24 Faragò (15 Klavan 68'), 40 Walukiewicz, 44 Carboni (9 Simeone 90'), 22 Lykogiannis; 8 Marin, 6 Rog; 25 Zappa, 10 Joao Pedro, 33 Sottil (18 Nandez 68'); 30 Pavoletti (27 Cerri 75').A disposizione: 1 Aresti, 31 Vicario, 12 Caligara, 14 Pinna, 17 Tramoni, 19 Pisacane, 21 Oliva, 23 Ceppitelli.Allenatore: Eusebio Di Francesco.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni (10 Lautaro 72'); 36 Darmian (15 Young 58'), 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (12 Sensi 58'), 14 Perisic (2 Hakimi 46'; 33 D'Ambrosio 83'); 9 Lukaku, 7 Sanchez.A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 11 Kolarov, 13 Ranocchia.Allenatore: Antonio Conte.

Marcatori: 42' Sottil (C), 77' Barella (I), 84' D'Ambrosio (I), 94' Lukaku (I)Ammoniti: Faragò (C), Darmian (I), Pavoletti (C)Recupero: 2', 5'.

Arbitro: Pasqua.Assistenti: Bindoni, Raspollini.Quarto Uomo: Marinelli.VAR: Doveri.Assistente VAR: Giallatini.