Match review, Juventus - Inter 2 - 0

TORINO - Un clic improvviso, quasi inaspettato. Quando il pallone calciato quasi in mischia da Ramsey si è infilato nella porta nerazzurra, è come se si fosse spenta la luce. E in quel buio pesto la Juventus ha condotto in porto con sicurezza la partita, mentre l'Inter non si è più ritrovata. Smarrita, colpita nella fiducia, scottata da un colpo che non si aspettava di patire. Perché nel primo tempo la squadra di mister Conte ha giocato, ha trovato trame e soluzioni, ha spaventato Szczesny, ha trovato prestazioni di gamba, sostanza e qualità in Candreva, Brozovic e Barella. Il gol in avvio di ripresa ha fatto saltare il banco.

Al 36esimo del primo tempo l'Inter aveva già tentato 10 tiri verso la porta della Juventus, più che nell'intera partita d'andata. Un segnale. Pochissimi tocchi dentro l'area bianconera, è bene segnalarlo. Ma una manovra convinta, con la grande mobilità di Vecino e Brozovic (entrambi chiuderanno la partita con più di 13 chilometri percorsi), insieme a Barella e Candreva. Sono stati questi quattro i principali protagonisti dei primi 45' del match, nei quali l'Inter ha contrastato con forza, ha cercato di soffocare le ripartenze scatenate di Ronaldo e Douglas Costa e soprattutto ha costruito. Sfruttando un fraseggio centrale che aveva come sbocco naturale la giocata sulla fascia destra, dove Candreva - poi spentosi nella ripresa - ha confezionato cross, tiri e in generale ha contribuito a creare occasioni pericolose. Anche Young nel primo tempo ha dato fondo a forza, esperienza e velocità: l'inglese, con diligenza, ha guadagnato per 8 possessi. 

I padroni di casa hanno giocato un primo tempo normale, nel quale comunque Handanovic - al rientro - è stato chiamato a due interventi importanti su De Ligt e Matuidi. Il portiere nerazzurro si è fatto apprezzare non solo tra i pali, ma per la consueta sicurezza e precisione con cui ha imbastito tutte le manovre palla a terra: 27 passaggi su 29 completati, numeri altissimi per un estremo difensore. Il gol di Ramsey ha di fatto provocato una voragine nella partita dell'Inter, con la Juventus che per 20 minuti è stata padrona della partita. Uno spezzone di gara nel quale l'Inter ha visto precipitare il proprio possesso palla, tutto a favore dei bianconeri, abili a sfruttare l'ondata positiva e a trovare il raddoppio con l'invenzione di Dybala.

L'Inter ha accusato il doppio colpo, ha provato con fatica a rialzare il baricentro e a re-impossessarsi del gioco (possesso palla finale 54% a 46% in favore della squadra di Sarri), ma i numeri parlano chiaro. La produzione offensiva dell'Inter dai 10 tiri del primo tempo si è ridotta ai 3 della ripresa, in generale poi i tre attaccanti utilizzati non sono mai riusciti a concludere nello specchio della porta. Un match di sofferenza per quanto riguarda le punte, con l'Inter che nel finale ha provato a riaprire il match andandoci vicino solo con un destro di Eriksen.

Troppo poco per ferire una Juve rinvigorita dalle due reti e capace di chiudere con sicurezza la partita. Ora è il momento più importante: quello di ricompattarci, per ripartire con ancora più forza.