L'Inter dà spettacolo: 3 - 1 al Parma
Squadra
— 6 dic 2024Match a senso unico, deciso dai gol di Dimarco, Barella e Thuram. Nerazzurri a quota 31 dopo 14 partite disputate
La voglia di sorridere, dopo la paura di Firenze. La voglia di dare gioia ai tifosi, di scaldarli dentro il freddo intenso di San Siro. Ci sono tanti modi per incidere sull'umore delle persone, sulle serate di un intero popolo. L'Inter di Simone Inzaghi, in campo alle 18:30 di un gelido venerdì di dicembre, decide di farlo regalando spettacolo. Uno-due meravigliosi, aperture di campo, triangolazioni mandate a memoria. E gesti tecnici sopraffini. Quanto si è divertito, il Meazza: il 3-1 al Parma è un risultato fin bugiardo. Dimarco, Barella e Thuram: queste le firme, ma il conto poteva essere molto più salato per il Parma di Pecchia, in gol nel finale grazie a una sfortunata autorete di Darmian. Un divario nettissimo, acuito dalla serata del centrocampo nerazzurro che ha letteralmente comandato. Qualità ai massimi e produzione offensiva alle stelle, fin dal primo istante del match. Il Parma è scosso da un avvio che forse non pensava così in salita. L'Inter, invece, sembra giocare sul velluto: lo fa per meriti propri, in una notte in cui quasi tutte le giocate sono accompagnate dagli applausi di San Siro. Nei primi 20 minuti tanti si chiedono: "Come mai siamo solo 0-0?". Risposta difficile da scovare nella lunghissima lista di episodi pericolosi: il rigore assegnato per fallo su Lautaro e poi tramutato in punizione dal limite dal VAR, il destro di Calhanoglu deviata in corner, la girata di Thuram che sfiora la traversa, l'incrocio dei pali colpito da Dumfries, il gol annullato a Lautaro per offside di Tikus, l'incredibile slalom di Mkhitaryan concluso con un tiro di poco largo. Vanno letti così, tutti questi episodi: uno dopo l'altro, proprio come sgorgano sul campo del Meazza. Il Parma sa andare solo in ripartenza, per vie centrali soprattutto, con Som e Cancellieri pericolosi in un paio di circostanze. Verso la mezz'ora l'Inter prende fiato: naturale, dopo un avvio così veemente. Gioca con il pallone e con abilità in attesa di trovare il gol. Suzuki è super su Calhanoglu, ma non può nulla su Federico Dimarco. Lì, in quella porta nella quale aveva segnato a maglie invertite, ecco che il 32 inventa un'altra delle sue perle. Il tocco arretrato di Mkhitaryan lo attiva, in una frazione di secondo controlla e dribbla, con un solo gesto, di tacco, per poi segnare con un preciso destro rasoterra in area. Visto? Sembra facilissimo, sembra dire Federico. Un gol di pregevole fattura che incendia San Siro.
Il Parma, che aveva perso Balogh a inizio primo tempo, inizia la ripresa con lo stesso atteggiamento remissivo. E subisce inevitabilmente, a ripetizione. Dumfries sfiora il suo classico gol di testa, poi Mkhitaryan torna a illuminare San Siro. Il suo tracciante per Barella è meraviglia allo stato puro, un pallone che taglia in due il campo e manda Nicolò in campo aperto: discesa solitaria, dribbling e palla in rete. Per esultare si attendono due minuti di check del VAR, che conferma un gol stupendo. Il 2-0 permette all'Inter di gestire. Lautaro non trova il gol, prima con un tocco largo e poi fermato da un grande Suzuki, il migliore per distacco tra gli ospiti. Il tris arriva al 22' della ripresa: corner di Calhanoglu, stacco di Bisseck e spaccata perfetta di Thuram sul secondo palo. Gol che è un sigillo sul match, animato dai cambi e dalle energie dei nuovi entrati. Correa, Buchanan e Asllani sprintano, prima del gol a sorpresa del Parma: Darmian infila Sommer mentre chiude la diagonale difensiva. Un'autorete che non riapre il match. Abisso, grazie al VAR, cancella un altro rigore su Lautaro. Il finale vede il debutto a San Siro di Palacios e l'abbraccio dei tifosi a una squadra che ha regalato un vero e proprio show.
INTER - PARMA 3-1 | TABELLINO
Marcatori: 40' Dimarco (I), 53' Barella (I), 67' Thuram (I), 81' aut. Darmian (I)
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 31 Bisseck (42 Palacios 93'), 6 De Vrij, 95 Bastoni (36 Darmian 74'); 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu (21 Asllani 71'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (17 Buchanan 71'); 9 Thuram (11 Correa 71'), 10 Lautaro. A disposizione: 13 J. Martinez, 40 Calligaris, 7 Zielinski, 8 Arnautovic, 16 Frattesi, 30 Carlos Augusto, 99 Taremi. Allenatore: Simone Inzaghi.
PARMA (4-2-3-1): 31 Suzuki; 20 Hainaut, 15 Delprato, 4 Balogh (46 Leoni 12'), 14 Valeri (5 Valenti 74'); 19 Sohm, 16 Keita (27 Hernani 60'); 98 Man, 22 Cancellieri (61 Haj 74'), 28 Mihaila; 13 Bonny (11 Almqvist 60'). A disposizione: 1 Chichizola, 40 Corvi, 8 Estevez, 23 Camara, 26 Coulibaly, 77 Di Chiara. Allenatore: Fabio Pecchia.
Ammoniti: Keita (P), Dimarco (I) Recupero: 1' - 4'.
Arbitro: Abisso. Assistenti: Rossi, Cipriani. Quarto ufficiale: Massimi. VAR: Pezzuto. Assistente VAR: Paterna.