Alessandro
Bastoni
25
Età
1.9 M
Altezza
95
Numero di maglia
La carriera
“Io gioco a calcio, ho scelto questa strada e ho la fortuna di fare questo lavoro, quindi vado in campo e cerco di divertirmi, non sento la pressione, ma solo la tensione positiva, lo stomaco che fa male che è l’adrenalina che rende unico questo sport”. Queste le parole di Alessandro Bastoni in un’intervista del 2020 nel nostro matchday programme. Da queste righe si può evincere la cultura calcistica e lavorativa di Alessandro. Vivere di emozioni, vivere di tensioni positive come lui stesso dice. Nato il 13 aprile 1999 a Casalmaggiore inizia a giocare a calcio nell’Atalanta con cui fa tutta la trafila delle giovanili.
La sua storia con l'Inter inizia nell'estate del 2017, che lo acquista dall'Atalanta ma lo lascia in prestito al club bergamasco. Poi, un'altra stagione in prestito, al Parma.
Nel 2019-20 arriva il suo esordio in nerazzurro, a Genova contro la Sampdoria: è il 28 settembre 2019. Da quel momento inizierà a conquistarsi il posto. A 20 anni diventa uno dei titolarissimi. A fine stagione saranno 33 le presenze complessive, con la gioia dei primi due gol in Serie A. Il primo lo realizza a Lecce, il secondo contro la sua ex squadra, il Parma.
Nella stagione successiva, quella del 19° Scudetto, è stato assoluto protagonista con delle prestazioni straordinarie e con una leadership sempre più spiccata. 41 le presenze totali con la gioia del primo importantissimo trofeo alzato al cielo.
Nelle ultime due stagioni, 2021-22 e 2022-23 il suo rendimento è stato di altissimo livello, diventando fondamentale per il percorso che ha portato l'Inter a giocarsi la finale di Champions a Istanbul e a vincere due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Finali e trofei vinti, dimostrando carisma e qualità straordinarie. In queste due ultime annate sono 90 le presenze totali, condite da un gol, realizzato contro la Lazio a San Siro. Una crescita costante, stagione per stagione, un percorso che lo ha consacrato come uno dei riferimenti assoluti della squadra.
Il suo apporto offensivo si è sempre più tramutato in una delle chiavi letali della squadra. Nell'ultima stagione le sue qualità d'attacco sono diventate determinanti. Prova ne sono i 6 assist forniti: su tutti quello perfetto per il gol di Barella nella vittoria dell'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica, al termine del quale ha ritirato anche il premio come MVP. Il suo rendimento costante è stato premiato anche dalla UEFA che lo ha inserito nella top 11 dell'anno.
Nelle quattro stagioni in nerazzurro il numero 95 ha collezionato complessivamente 164 presenze, condite da tre reti. La sua leadership e la sua crescita costante gli ha permesso di conquistare la maglia della Nazionale Italiana con cui ha vinto l'Europeo nel 2021.