MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.2°  GOAL  DIEGO  MILITO

La storia delle finali di Champions League dell'Inter



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9 giu 2023
4 MIN DI LETTURA

Sono cinque le finali giocate tra Coppa dei Campioni e Champions League, con tre trionfi: 1964 1965, 2010


Un traguardo prestigioso, un percorso emozionante e adrenalinico. L’Inter il prossimo 10 giugno giocherà la finale di Champions League 2022/23. A distanza di 13 anni, da quella notte magica di Madrid, il popolo nerazzurro tornerà a vivere una serata unica. Nella storia dell’Inter sono in totale cinque le finali giocate tra Coppa dei Campioni e Champions League: tre le vittorie.

27 MAGGIO 1964, VIENNA. INTER-REAL MADRID 3-1

La prima finale, quella che ha segnato un’intera generazione di tifosi nerazzurri, è stata giocata a Vienna. La forza, l’epicità e il talento di quella squadra non potevano non influire nella storia del calcio europeo e mondiale. Era la “Grande Inter” guidata da Helenio Herrera e costruita da Angelo Moratti. Dopo lo Scudetto vinto nel 1962-63, l’Inter arriva alla finale della massima competizione continentale, battendo per 3-1 il Real Madrid di Di Stefano e Puskas. È una gara storica e stoica, in cui i nerazzurri passano in vantaggio a pochi minuti dalla fine del primo tempo con un destro paradisiaco di Mazzola. Nel secondo tempo Milani realizza il gol del 2-0 trovando l’angolino. È Felo con una semirovesciata a ridare speranza ai madrileni che ci provano, ma devono arrendersi alla corazzata di Herrera che chiude i conti con il terzo gol, ad opera ancora di Mazzola. Una serata epocale, una gara vinta con merito, una coppa che diventa storia nerazzurra.

27 maggio 1964 - Herrera con la Coppa dei Campioni
Il 27 maggio 1964 Mazzola segna al 43’ e al 76’, in mezzo la rete di Milani. Finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid, per loro solo la rete di Felo.

27 MAGGIO 1965, MILANO. INTER-BENFICA 1-0

Le coincidenze spesso servono per fare da volano a curiosità e statistiche. Ma nella storia nerazzurra il 27 maggio non è una data qualunque. Infatti, un anno dopo la vittoria di Vienna contro il Real, l’Inter di Herrera si trova a giocare nello stesso identico giorno la seconda finale di Coppa dei Campioni. Questa volta nel suo stadio, davanti ai propri tifosi. È un’occasione irripetibile ed unica. L’avversario questa volta è il Benfica di Eusebio. Nella semifinale i nerazzurri hanno dato vita a una partita pazzesca, rimontando il Liverpool che all’andata vinse 3-1. Al ritorno in casa, la squadra di Helenio Herrera si impose per 3-0 conquistando la seconda finale in due anni. La finalissima inizia subito con Eusebio che mostra tutto il suo talento rendendosi pericoloso, ma trovando davanti a sé una grande Sarti. Poco prima della fine del primo tempo è Jair a realizzare il gol che decide il match. Mazzola scambia con Corso e serve Jair che entra in area e di destro trova la zampata vincente. Nella ripresa, complice la pioggia insistente, la gara diventa una vera battaglia: Mazzola sfiora il gol del doppio vantaggio, ma la palla finisce sul palo. I portoghesi restano in dieci ma lottano fino alla fine: Sarti e un San Siro caldissimo impediscono il pareggio e consegnano la seconda Coppa dei Campioni consecutiva ai nerazzurri. È un traguardo che ancora oggi mette i brividi: due vittorie contro le due squadre che all’epoca erano tra le più forti al mondo. Un'ulteriore conferma della grandezza di quella squadra: non è un caso che ancora oggi quella formazione venga recitata come una preghiera da tanti tifosi nerazzurri.

(Foto: archivio RCS)

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27 maggio 1965 - Ingresso in campo a Milano: i capitani Mario Coluna per il Benfica e Armando Picchi per l’Inter.

25 MAGGIO 1967, LISBONA. CELTIC-INTER 2-1

L’Inter partecipa alla competizione dopo aver vinto lo Scudetto della Stella. Il percorso che portò la squadra di Herrera in finale vide la grande vittoria ai quarti di finale contro il Real Madrid: 1-0 all’andata e 2-0 al ritorno. In semifinale fu una vera lotta contro i bulgari del CSKA Sofia. Sia all’andata che al ritorno finì con lo stesso risultato, 1-1. A decidere l’accesso in finale fu lo spareggio vinto 1-0 dall’Inter. A Lisbona nella finalissima l’Inter passò in vantaggio con il rigore realizzato da Mazzola. Nella ripresa l’impeto scozzese fu dirompente. Prima Gemmell e poi Chalmers decisero la finale. Per i nerazzurri fu di fatto la fine dell’era Herrera e Angelo Moratti, anni in cui l’Inter conseguì tre Scudetti, due coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Partita giocata a Lisbona - ingresso in campo - Picchi - Burgnich - Bedin - Facchetti - Sarti - Corso - Cappellini - Guarneri - negativo
partita giocata a Lisbona - capitani e terna arbitrale a centro campo - arbitro Kurt Tschenscher - Picchi - negativo
Partita giocata a Lisbona - formazione a centro campo - Domenghini - Mazzola - Bicicli - Cappellini - Corso - Sarti - Bedin - Guarneri - Facchetti - Burgnich - Picchi - arbitro Kurt Tschenscher - negativo
Partita giocata a Lisbona - Cappellini - Mazzola - in azione - negativo
Partita giocata a Lisbona - Mazzola - Cappellini - Domenghini - in azione - negativo

31 MAGGIO 1972, ROTTERDAM. AJAX-INTER 2-0

L’Inter di Giovanni Invernizzi si presenta alla finalissima di Rotterdam dopo aver battuto il Celtic in semifinale ai calci di rigore. Di fronte a sé l’Ajax di Johan Cruijff, artefice del calcio totale. La gara venne decisa nella ripresa grazie proprio alla doppietta di Cruijff. Per gli olandesi fu la seconda Coppa dei Campioni consecutiva.

Mazzola - in azione - negativo
Facchetti - in azione - negativo
Oriali, Bedin, Mazzola e Jair - in azione - negativo

22 MAGGIO 2010, MADRID. BAYERN-INTER 0-2

Madrid è sinonimo di un brivido che corre lungo la schiena, di un’emozione che ogni tifoso nerazzurro porta e porterà per sempre dentro il suo cuore. È il trionfo e l’apoteosi di una squadra che è entrata per sempre nell’olimpo nerazzurro. È la perfetta simbiosi dell’incontro di due anime: quella di una squadra che diventa un tutt’uno con quella del suo popolo. Il 22 maggio in finale contro il Bayern Monaco a rendere ancora più epica la conclusione della favola di una stagione straordinaria è la doppietta di Diego Milito, il Principe. Un Principe che si è fatto portatore dei valori del suo tifo e che dopo un percorso stoico in quella Champions League, è di fatto entrato insieme a tutti i suoi compagni nell’eternità nerazzurra. La finale del Bernabeu è la fine di una storia iniziata nell’agosto precedente e che ha portato alla conquista di tre titoli nella stessa stagione, mai accaduto prima in Italia. Massimo Moratti e José Mourinho sono stati gli artefici del Triplete che oggi assume ancora di più i contorni di un traguardo paradisiaco.

MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.ESULTANZA  DOPO  2°  GOAL  DIEGO  MILITO
MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.2°  GOAL  DIEGO  MILITO
MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.1°  GOAL  DIEGO  MILITO
MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.JAVIER  ZANETTI.FINE  GARA
MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.ESTEBAN  CAMBIASSO  CON  LA COPPA.MAGLIA  DI  FACCHETTI
MADRID, 22-05-2010 / FOTO GIORGIO RAVEZZANI.UEFA CHAMPIONS LEAGUE FINALE '09-'10.BAYERN MUNCHEN - INTER 0-2 :.FORMAZIONE  INTER.PANDEV-J.CESAR-MAICON-CHIVU-LUCIO-SAMUEL.ZANETTI-CAMBIASSO-ETO'O-MILITO-SNEIJDER

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