Lo Scudetto del Mister
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— 27 mag 2024Scelte tattiche, mosse decisive e statistiche: tutto sullo Scudetto di Simone Inzaghi
La Stella polare nerazzurra: Simone Inzaghi ha preso le chiavi della squadra, guidandola nella conquista dello Scudetto della Stella e diventando l’assoluto riferimento. Ed è proprio la sua luce che ha illuminato la strada che ha percorso l’Inter in questo campionato. Un cammino chiaro, limpido, senza sbavature. Un rullo compressore che fin dalle prime giornate ha esplicitato tutta la propria forza. Quello di Inzaghi è stato un progetto che ha raccolto i frutti più pregiati proprio in questa stagione, entrando per sempre nella leggenda del Club nerazzurro con la conquista del 20° Scudetto. Una stagione che gli ha anche permesso di vincere il premio di miglior allenatore della Serie A 2023/24.
IL 3-5-2 COME UN MANTRA
Il 3-5-2 è sempre stato il suo modulo, diventato per il tecnico un vincente mantra. Il suo credo calcistico è stato perfettamente assorbito dai calciatori che sono diventati un tutt’uno con Inzaghi. Ed è proprio lo stesso Inzaghi che in questo campionato nelle interviste ha spesso ripetuto con orgoglio come la totale disponibilità del gruppo in termini di lavoro e approccio sia stata determinante nei trionfi di questi tre anni. I giocatori hanno espresso tutto il loro potenziale, adattandosi perfettamente nello scacchiere Inzaghiano. Con il passare delle giornate ci sono stati alcuni accorgimenti, ma soprattutto sono nate tante diverse soluzioni offensive. Dal ruolo di regista arretrato e assistman di Bastoni a quello imprescindibile di Mkhitaryan come mezz’ala sinistra. Dal perno intriso di creatività di Calhanoglu al moto infinito di Barella. E un approfondimento lo merita sicuramente il fondamentale ruolo del quinto che spesso è stato determinante nella costruzione del gioco e nella fluidità della manovra. Su tutti è sicuramente Dimarco il calciatore che è cresciuto esponenzialmente con Inzaghi. Il tecnico nerazzurro ha puntato fortemente sull’esterno che ha straordinariamente risposto con giocate sopraffine e capolavori balistici che sono risultati determinanti per la vittoria del campionato. A destra è stato invece fondamentale l’apporto dell’equilibratore Darmian che ha garantito affidabilità e duttilità all’intera squadra. Infine, uno dei grandi punti di forza di Simone Inzaghi sono stati i due attaccanti. L’arrivo di Thuram ha sorpreso positivamente tutti dopo pochissime giornate. Con il francese, l’Inter è riuscita a trovare la profondità adatta per sfruttare perfettamente le doti realizzative di Lautaro Martinez che ha disputato l’ennesima stagione superlativa, diventando l’ottavo miglior marcatore nella storia del Club.
RECORD E NUMERI
Ed è proprio dalle certezze del 3-5-2 che sono nati i successi nerazzurri. A dare riscontro al grande lavoro svolto sono come sempre i numeri. Le idee diventano vincenti soltanto se accompagnate dai dati. E sono proprio i dati di questo campionato che riescono a delineare perfettamente la grandezza di Simone Inzaghi: lo Scudetto è il sesto trofeo vinto sulla panchina nerazzurra, dopo due Coppa Italia e tre Supercoppe italiane, diventando così in solitaria il terzo allenatore più titolato nella storia dell’Inter, dalla nascita della Serie A a girone unico, dopo Helenio Herrera e Roberto Mancini, entrambi a sette. Nella gara di campionato contro l’Udinese, i nerazzurri hanno terminato la partita con un possesso palla del 76.9%: si tratta del dato più alto registrato dall’Inter in un incontro nel corso delle ultime 20 stagioni di Serie A.
Inzaghi è in generale il secondo tecnico con la media punti più alta nella storia dell’Inter in Serie A, tra quelli che contano almeno 50 panchine con questa squadra: con una media di 2.21 punti a incontro. Statistiche che danno i contorni ad un successo strameritato e a un percorso che ha avuto uno straordinario climax prestazionale. Una serata storica per Simone Inzaghi è stata quella della sfida contro il Genoa dove il tecnico nerazzurro è arrivato a quota 300 panchine in Serie A, un traguardo prestigioso da analizzare in maniera approfondita.
L'allenatore piacentino infatti è diventato il tecnico che ha ottenuto il maggior numero di vittorie entro le prime 300 partite in Serie A: con 179 successi Inzaghi ha superato in questa speciale classifica Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri. Dal suo esordio nel campionato italiano Inzaghi è il tecnico che ha collezionato più successi in Serie A, oltre 20 in più rispetto ad ogni altro allenatore nel periodo. Numeri da capogiro che sono stati sottolineati anche dalla Lega Serie A che lo ha premiato come Miglior allenatore nei mesi di ottobre e gennaio. Come ciliegina sulla torta spicca anche il podio del "The Best FIFA Men's Coach": l'allenatore nerazzurro è stato inserito nella lista dei tre candidati come miglior allenatore della stagione 2022/23.
GOL E CLEAN SHEET
Se c’è un elemento distintivo dell’Inter di Simone Inzaghi è sicuramente la predisposizione offensiva. Ma non solo. In questa stagione infatti i nerazzurri hanno subito meno gol di tutti (22) e collezionato più ‘clean sheet’ (21) nei cinque grandi campionati europei 2023/24.
Ma è sulla costruzione offensiva che Inzaghi ha aggiunto un tassello in più, partita dopo partita, diventando il terzo allenatore di una squadra che è andata a bersaglio per 40 incontri consecutivi nella storia della Serie A, dopo Antonio Conte e Massimiliano Allegri. Il tecnico piacentino è il primo allenatore nella storia nerazzurra che è riuscito a vedere la propria squadra segnare in almeno 25 incontri di fila in Serie A ed è il secondo che ha portato l’Inter a segnare almeno quattro gol in quattro partite di Serie A consecutive sotto la sua gestione: si tratta delle gare contro Roma, Salernitana, Lecce e Atalanta, giocate nel mese di febbraio 2024. Prima di lui c’era riuscito solo Árpád Weisz, nel 1930.
L’Inter è la squadra che conta più gol a seguito di sequenze su azione con almeno 10 passaggi in questa Serie A: nove. La partecipazione attiva alla fase offensiva vede come protagonisti soprattutto i difensori, i primi a tessere le trame di gioco. L’Inter è infatti l’unica squadra dei maggiori cinque campionati europei 2023/24 a vantare sette difensori con almeno una rete all’attivo: Federico Dimarco, Denzel Dumfries, Yann Bisseck, Matteo Darmian, Francesco Acerbi, Stefan de Vrij e Alessandro Bastoni.
PANCHINA PREZIOSA
Oltre ai titolarissimi, Simone Inzaghi ha reso protagonisti diversi nerazzurri partiti dalla panchina e diventati preziosissimi nei cambi in corsa. Una macchina perfettamente collaudata e costruita ad hoc dal tecnico interista, grazie all’arrivo dei nuovi acquisti che sono entrati man mano a far parte con costanza delle rotazioni.
Preziosissimo sicuramente in termini di partecipazione al gol è stato Davide Frattesi che con i suoi gol allo scadere ha risolto i match contro Verona e Udinese, risultando determinante. Altamente performanti anche le prestazioni di Bisseck e De Vrij che sono diventati preziose alternative al terzetto difensivo. Stesso discorso vale per Carlos Augusto e Dumfries che hanno macinato chilometri e chilometri sulle corsie laterali, consentendo a Dimarco e Darmian di rifiatare, garantendo qualità e quantità alla manovra. Qualità anche nel reparto offensivo dove Inzaghi grazie alle prestazioni di Sanchez e Arnautovic è riuscito spesso a variare le caratteristiche non andando mai a ledere la pericolosità dei nerazzurri.