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Brehme, il ricordo dei compagni dell'Inter dei Record



Legends

20 feb 2024
4 MIN DI LETTURA

Da Ferri a Bergomi, da Zenga a Berti: l'affetto di tutti e i ricordi più belli


Andreas Brehme non c'è più e con lui se ne va un pezzo dell'Inter dei Record. Soprattutto, per tutta quella squadra incredibile, che ha scritto una pagina leggendaria della storia nerazzurra, se ne va un amico, un compagno di squadra, una persona che fuori dal campo ha sempre prolungato il suo legame d'affetto con il Club.

Brehme è stato un giocatore formidabile: all'Inter dal 1988 al 1992 ha vinto uno Scudetto, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana, segnando 12 gol in 154 presenze. Non ha vinto solo in Italia. Ha conquistato il Mondiale con la Germania, segnando il gol in finale ai Mondiali del 1990, oltre a due campionati tedeschi (con Bayern Monaco e Kaiserslautern).

Il ricordo dei compagni di squadra dell'Inter dei record è commosso e sentito. Brehme, arrivato dal Bayern Monaco nell'estate 1988, è stato uno dei trascinatori di quella grande Inter. Gol su rigore, su punizione, assist, discese inarrestabili. E poi i confronti in nazionale: il blocco nerazzurro nell'Italia (Zenga, Bergomi, Berti, Ferri, Serena) e nella Germania (Brehme, Klinsmann, Matthäus).

“Più che un ex compagno di squadra, Andy è stato per me un compagno di vita. Anche se non viveva più in Italia ci sentivamo spesso: mi chiedeva sempre come andavano le cose all'Inter, voleva vivere e respirare il presente nerazzurro. Il suo senso di appartenenza, il suo essere interista non è mai venuto meno. Anche dopo la carriera in nerazzurro ha sempre voluto ribadire il suo amore e interesse per i nostri colori. Era una persona dai valori importanti, una persona di spessore. Aveva personalità in campo ma la esprimeva con correttezza, con grande lealtà, con senso del dovere. Dal punto di vista calcistico è stato un calciatore incredibile: è l'unico giocatore incontrato in carriera del quale nessuno ha mai saputo dire se fosse destro o mancino. E poi, quando in campo eri in difficoltà, c'era una sola cosa da fare: dare la palla a Andy. Era come metterla in banca.”

Riccardo Ferri

Andreas Brehme
Andreas Brehme

“Mi sembra impossibile: lo sentivamo sempre. Di sicuro è stato il giocatore straniero con cui ho mantenuto il rapporto più forte e duraturo. Era ancora molto legato alla squadra, ai colori nerazzurri. E' sempre stato solare, era una bella persona, con voglia di vivere. Ci ricordiamo di lui per il rigore in finale dei Mondiali, ma non dobbiamo dimenticare che Andy è in tutte le migliori formazioni della storia tedesca, nella Hall of Fame, ha trascinato la Germania anche ai Mondiali dell'86 segnando su punizione in semifinale. Si parla di un campione incredibile, che calciava in maniera incredibile con il destro e con il sinistro. Lo chiamavo regista difensivo, era la nostra sicurezza: quando dovevamo giocare un pallone lo davamo a lui o a Matteoli.”

Giuseppe Bergomi

Andreas Brehme
Andreas Brehme
Andreas Brehme

“Andy era come un fratello più grande per me. Mi ha aiutato tantissimo quando sono arrivato all‘Inter, era sempre disponibile, sempre gentile e positivo. Era attento al gruppo e pensava sempre prima agli altri rispetto che a se stesso! Siamo sempre rimasti in contatto, ovunque eravamo nel mondo: il nostro legame è rimasto vero e forte. Abbiamo perso un grande giocatore, un grandissimo amico e una persona favolosa. ”

Jurgen Klinsmann

“Andy se n'è andato troppo presto. Ci proteggerà da lassù come ci proteggeva anche in campo, quando diceva "Dai Walter, ci sono io". Era un fenomeno: in settimana durante gli allenamenti mi mettevo tra i pali e lo sfidavo. Mi tirava dieci rigori, cinque con il destro e cinque con il sinistro. Buon viaggio, amico.”

Walter Zenga

Andreas Brehme
Andreas Brehme
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“Per me Andy non era solo un compagno ma un amico e lo è rimasto sempre. Facevamo parte di un gruppo unito da un legame veramente speciale. Ricordo bene l’8 luglio del 1990, quando mi sono fermato all’Olimpico perché in campo c’erano loro, i miei compagni di squadra: Klinsmann, Matthäus e Brehme, io ero lì per sostenerli proprio nel giorno in cui Andy decise la finale contro l’Argentina. Quel legame, quell’amicizia non è mai cambiata, lo ricorderemo oggi e per sempre.”

Nicola Berti

“Andy è stato più di un compagno per me, ci siamo sentiti non molto tempo fa. È un amico di sempre, un amico di tutta una vita che mancherà tanto e che non dimenticheremo mai.”

Andrea Mandorlini

“Ho un ricordo nitido di Andy di quando era appena arrivato, poi ha preso un po’ il mio ruolo e l’ha interpretato in maniera moderna, faceva assist e gol ed era un grande campione in campo e fuori. L’avevo sentito anche negli ultimi mesi, sempre con il sorriso, è stato un compagno di tante avventure. Sarà una grande mancanza per tutti noi e per i colori nerazzurri.”

Beppe Baresi

“Eri non solo un compagno, eri chi in campo mi aiutava a fare i goal. Il tuo gioco era generoso, altruista, specchio del tuo carattere gioviale. Un uomo semplice, diventato campione del mondo calciando un rigore in punta di piedi, come tutta la tua vita.”

Il ricordo di Aldo Serena


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