Verso Milan - Inter, Inzaghi: "Derby importante, decisivi duelli ed episodi"

APPIANO GENTILE - Sabato 3 settembre alle ore 18 l'Inter affronta il Milan nel match valido per la 5^ giornata di Serie A.

Alla vigilia del primo derby di Milano della stagione Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Il Milan ha un assetto tattico preciso e collaudato: il derby può essere deciso dai duelli individuali? "Saranno molto importanti: sappiamo cosa rappresenta un derby, per la società e per i tifosi. La squadra ci arriva bene, ha recuperato mentalmente e fisicamente. Oggi avremo il penultimo allenamento, poi domani scenderemo in campo per un partita importante". Come sta usando il ricordo della partita dello scorso anno per caricare i suoi giocatori? "L'anno scorso abbiamo giocato 4 derby, l'ultimo l'abbiamo vinto 3-0 e ci ha permesso di vincere un trofeo. Il derby di campionato ce lo ricordiamo, ma penso che un derby si carichi da solo. I ragazzi hanno tanta personalità e grande voglia di giocare la partita. Si affrontano le prime due classificate dell'anno scorso, due squadre forti con i propri principi di gioco. Già nelle prime partite abbiamo visto che tutti i match sono equilibrati: gli episodi faranno differenza, dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte". Questa è l'Inter che voleva? "Assolutamente sì, possiamo competere per obiettivi importanti. La società ha lavorato molto bene. Sono molto soddisfatto, la squadra dimostrerà di essere competitiva anche quest'anno". Quando potrà tornare Lukaku? "Per quanto riguarda Romelu ha avuto un infortunio, la speranza è di averlo prima della sosta. Servirà del tempo ma lo staff medico si sta attivando per averlo prima possibile. Sono capitati diversi infortuni nelle prime partite, ogni squadra deve essere pronta". La formazione potrebbe essere molto simile all'ultimo derby di Coppa Italia dell'anno scorso, è un precedente da studiare? "Ci sono stati quattro derby, tutti diversi. Sono stati tutti equilibrati, giocati bene e con grande personalità da parte della mia squadra. Saranno importanti episodi e duelli, bisognerà avere determinazione e cattiveria". L'Inter è più forte dell'anno scorso secondo lei? "Lo dirà il campo se è così: abbiamo lavorato bene. Sono stati tenuti giocatori importanti e abbiamo fatto un mercato intelligente, un giusto mix di giocatori giovani ed esperti". L'Inter arriva con un punto in più del Milan, ma ha ricevuto alcune critiche: cosa ne pensa di questo inizio di campionato? "Si è parlato tanto della nostra sconfitta a Roma: siamo l'Inter, le nostre sconfitte fanno sempre notizia. In quattro partite abbiamo collezionato 9 punti e siamo al secondo posto. La nostra condizione può migliorare di partita in partita, abbiamo giocatori di struttura importante e quindi più giochiamo meglio è. Adesso ci sarà un tour de force, cercheremo di migliorarci in ogni allenamento e in ogni partita". È arrivato Acerbi, un giocatore di valore che gioca anche in Nazionale: cosa può aggiungere alla squadra? "Acerbi è un giocatore di grande esperienza, ha già lavorato con me e il mio staff. È un giocatore importante, può fare il centrale e all'occorrenza anche il braccetto. Sarà importante sia in campo che fuori, come Ranocchia che l'anno scorso ha giocato diverse partite importanti". Bastoni ci sarà? In attacco chi giocherà? "Manca l'allenamento di oggi. Bastoni non era al 100% prima della partita contro la Cremonese, ma si era reso disponibile a giocare. Oggi tornerà in gruppo e dovrò decidere, come per l'attacco. Senza Lukaku ne ho tre a disposizione: Lautaro martedì è partito dalla panchina, dovrò scegliere il suo partner. Correa ha fatto benissimo e ha segnato, Dzeko ha fatto un lavoro straordinario, mi spiace che abbia trovato il gol. Anche sulle corsie dovrò scegliere".

La vittoria di martedì quanta carica le dà per il derby? "Era una partita importante, venivamo da tre giorni in cui si era parlato troppo della partita di Roma secondo me. Volevo una reazione e c'è stata, abbiamo fatto una partita seria contro un avversario che finora ha raccolto meno di quello che meritava". Come sta Gosens? "Robin l'anno scorso è stato fermo 6 mesi, sta lavorando con grande voglia e determinazione. Per domani si vedrà, da quel lato posso scegliere anche Dimarco o Darmian. Con tutte le partite che giocheremo il minutaggio si alzerà per tutti". L'Inter gioca con un baricentro molto alto: pensa che domani contro i contropiedisti del Milan possa cambiare qualcosa? "Di volta in volta analizziamo tutte le situazioni a seconda dell'avversario. In partite del genere l'atteggiamento e le motivazioni fanno la differenza: l'anno scorso abbiamo concluso 8 partite senza prendere gol. La condizione deve crescere ancora. In più, quando si subisce un gol bisogna pensare al lavoro di tutta la squadra, non solamente della difesa". Avete voglia di rivincita dopo aver visto i festeggiamenti del Milan dell'anno scorso? "Personalmente mi ricordo i due trofei che abbiamo vinto insieme ai nostri tifosi a Milano e a Roma, oltre all'abbraccio del pubblico alla fine dell'ultima giornata contro la Sampdoria. Tutti conosciamo l'importanza della partita di domani".

Quale squadra si è rafforzata maggiormente? C'è una favorita per il campionato? "Tutte le squadre si sono rinforzate ma è difficile vincere sempre, anche nelle partite cosiddette "facili" e che non si sono rivelate tali. Ci sono 6/7 squadre che hanno l'obiettivo di vincere, ma solo una potrà riuscirci. Le altre occuperanno le posizioni che contano".