Conosciamo meglio Marcus Thuram: 10 curiosità
Squadra
— 1 lug 2023L'esultanza, gli idoli di infanzia, le sue passioni: tutto sul nuovo attaccante nerazzurro
Marcus Lilian Thuram-Ulien, nuovo attaccante dell'Inter, è nato a Parma il 6 agosto 1997. Figlio di Lillian Thuram, che all'epoca militava proprio nella squadra emiliana, è francese di origini guadalupensi. Cresce in Italia, dove vive fino al 2006, prima di trasferirsi a Barcellona con la famiglia, per poi stabilirsi in Francia. La sua carriera da giocatore lo vede sbocciare nelle giovanili del Sochaux, squadra con la quale debutta a livello professionistico. Dal 2017 al 2019 milita nel Guingamp, per poi trasferirsi al Borussia Monchengladbach. Quattro stagioni in Bundesliga, con un totale di 134 presenze e 44 gol. Nel frattempo debutta nella nazionale francese, con la quale colleziona 10 presenze, 5 delle quali ai Mondiali 2022. Proprio in Qatar scende in campo dal 41' del primo tempo nella finale della Coppa del Mondo.
Il suo soprannome: TIKUS
Marcus Thuram, per tutti "Tikus". L'orgine del soprannome dell'attaccante francese risale ai tempi delle giovanili quando, per distinguerlo dagli altri compagni che si chiamavano come lui, fu chiamato così: "ti", in creolo guadalupense, sta per "piccolo", mentr "kus" è una sillaba del suo nome Marcus. Dunque, "piccolo Marcus", anche se ora è alto 192 centimetri.
La coperta... nelle mani di Ronaldo
Per tutta l'infanzia Marcus non si è separato da una coperta, proprio come il personaggio dei Peanuts Linus. In quel periodo suo papà Lillian sfidava i più grandi campioni del calcio, e quello di cui aveva più rispetto era Ronaldo, il Fenomeno. Così anche Marcus subiva il fascino e il timore reverenziale nei confronti di Ronie. Un fattore sfruttato dalla mamma: "Dobbiamo dare la tua coperta a Ronaldo". Fu l'unico modo per convincere Marcus a lasciarla.
Gli assist... blues
Nelle sue 10 presenze con la maglia della Francia, Thuram non ha ancora trovato la via del gol. Cinque di queste 10 presenze sono arrivate al Mondiale di Qatar 2022, durante il quale ha fornito due assist a Kylian Mbappé. Il secondo è arrivato nella finale contro l'Argentina, per il gol del momentaneo 2-2.
Le sue due esultanze
Ci sono due modi con i quali Marcus Thuram ama esultare dopo i gol segnati. Il primo: il braccio piegato con due dita a indicare il muscolo, l'altro portato alla testa, con due dita sulla tempia. Questo il suo modo per rimarcare che è la testa a dare la forza alle sue gesta. Il secondo: le braccia incrociate sul petto, con i pugni chiusi. Un tributo a Black Panther, il suo supereroe preferito.
La prima volta a San Siro... con un disguido
Nell'ottobre 2020 il Borussia Mönchengladbach approda a Milano per sfidare l'Inter nel girone di Champions League. È la prima volta per Thuram a San Siro. In piena pandemia, i giocatori sfilano all'ingresso indossando la mascherina. Marcus, all'ingresso, viene fermato da uno steward, che non lo riconosce. Marcus non ha con sé i documenti, così con lo smartphone apre Google e digita "Marcus Thuram" e mostra i risultati della ricerca allo steward, che così lo lascia entrare. Il tutto, documentato dall'account Twitter del Borussia. Thuram in carriera ha affrontato l'Inter due volte, in quel doppio confronto in Champions tra Inter e Borussia.
😅 @MarcusThuram was asked to show identification. So he Googled himself 😂
— 433 (@433) October 21, 2020
🎥 @borussia pic.twitter.com/5K3j0A1pMg
Il suo primo ricordo di Inter
Alla domanda "Se ti dico Inter, qual è la prima cosa che ti viene in mente?", Marcus non ha esitazioni: "Adriano". L'ammirazione per il centravanti brasiliano nasce quando Marcus segue le sue gesta tra il 2004 e il 2006: Thuram vive ancora in Italia e può esaltarsi con le fiammate del fenomeno, in maglia nerazzurra.
I suoi idoli
Gli idoli di Marcus sono quattro persone per lui preziosissime: suo papà Lillian, sua mamma Karine, suo fratello Képhren e la sua nonna.
Il suo gol più bello
Una fuga palla al piede irresistibile: dribbling a centrocampo, poi una corsa a perdifiato verso la porta avversaria, il portiere messo a sedere, il pallone depositato di sinistro in porta. È questo il gol più bello, a detta dello stesso Marcus, segnato in carriera. È dell'11 novembre 2022, in Borussia Mönchengladbach-Borussia Dortmund.
La passione per gli altri sport
Marcus è un appassionato di basket: non tifa per una squadra in particolare, ma è un grandissimo fan di LeBron James.
DragonBall e il suo personaggio preferito
Tra le passione extra-calcio, c'è sicuramente quella per DragonBall: il suo personaggio preferito è Vegeta.