Inzaghi: "La sfida sarà quella di migliorarsi"
Squadra
— 12 lug 2024Le parole del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/25
Si apre la stagione sportiva 2024/25: dall'Inter HQ le parole del Presidente e CEO Sport Giuseppe Marotta e la conferenza stampa del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi.
L'allenatore dell'Inter ha risposto alle domande dei giornalisti presenti all'Inter HQ:
Sta iniziando la quarta stagione, quale sarà la sfida più grande?
La sfida sarà quella di migliorarsi nell’impegno e nel lavoro quotidiano, i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Quest’anno avremo l’obbligo di migliorarci.
Come ti sei sentito con questo rinnovo? Qual è l’obiettivo quest’anno?
Sono felicissimo, ringrazio il presidente, la società e i dirigenti. Mi sento a casa ed apprezzato, ringrazio la nuova proprietà. Quest’anno l’obiettivo è quello di far felici i nostri tifosi dopo aver conquistato la seconda stella. Sono stato in vacanza e ho visto tanti tifosi interisti che mi ringraziavano, è stato molto bello. Vogliamo ripetere quanto fatto nella scorsa stagione.
Hai un’esigenza dal mercato o credi che la rosa sia completa?
Penso che la società si sia mossa con largo anticipo e molto bene, abbiamo tre giocatori ottimi che conosciamo e adesso stiamo valutando come sostituire Buchanan. Sono contento di quello che abbiamo fatto, sapendo che l’anno prossimo ci saranno quasi 70 partite. Noi cercheremo di andare in fondo ad ogni competizione.
Cosa dovrà fare di diverso l’Inter per essere più imprevedibile?
Dobbiamo essere più feroci, stare sempre sul pezzo fin dagli allenamenti. Non sarà semplice disputare una stagione come quella dello scorso anno. Si riparte tutti da zero, tutti avranno voglia di vincere.
Le grandi squadre hanno tutte cambiato mister, tu sei al quarto anno qui all’Inter. Può essere un vantaggio?
Sono tornati due ottimi allenatori come Conte e Fonseca, le avversarie si stanno rinforzando e noi ci dovremo far trovare pronti per forza. Concederemo tre giorni di vacanza in più ai giocatori perché è stata una stagione intensa. Piano piano torneranno tutti. E' stato un anno intenso. Il 18 arrivano Zielinski e Asllani, il 24 gli italiani, il 26 Arnautovic, il 3 agosto francesi e olandesi, il 7-8 Lautaro e Carboni.
Come hanno assorbito la delusione dell’Europeo i ragazzi italiani?
Li ho sentiti e sono delusi. Non siamo andati benissimo, ma siamo in ottime mani. Spalletti è molto bravo e ha avuto qualche infortunio. C’è del materiale per fare bene, ci dobbiamo riprendere presto come Nazionale.
Ritieni di avere tra le mani la tua Inter più forte?
Tutti gli anni mi viene fatta questa domanda, quella dello scorso anno era una grande squadra, adesso sarà il campo a dire se avremo una squadra più forte. Affronteremo delle squadre straordinarie. Conta sempre l’interpretazione e la voglia che i ragazzi mettono in campo.
C’è voglia di provare qualcosa di diverso rispetto all’anno scorso?
Abbiamo tre nuovi innesti su cui crediamo e quindi siamo fiduciosi. L’anno scorso abbiamo cambiato diverse cose pur avendo lo stesso modulo. Quest’anno partiremo con la stessa impronta provando qualcosa di imprevedibile.
Ci puoi dire cosa ti aspetti dai nuovi acquisti? Come vedi Carboni?
Su Carboni abbiamo visto quello che ha fatto al Monza, ha dimostrato le sue qualità e ha avuto un buon inizio in Copa America. È nel futuro dell’Inter, mentre per Zielinski nelle ultime cinque stagioni è quello che aveva giocato più partite di tutti in Serie A. Ha qualità ottime. Taremi lo abbiamo seguito per diverso tempo, ci aveva impressionato quando lo abbiamo affrontato in Champions. Si integra perfettamente nel nostro modo di giocare. Siamo andati su Martinez perché ha fatto due ottime stagioni con il Genoa. Avrà davanti Sommer che è titolare, ma ha grande voglia e ci darà una grande mano.
Tra le varie candidate allo Scudetto chi temi di più?
Conte e Fonseca sono due ottimi allenatori, le due romane stanno lavorando molto bene, non dimentichiamoci il Bologna e l’Atalanta.
Oltre a Zhang anche tanti uomini hanno partecipato all’avventura della seconda stella. Ha qualche parola per loro?
Ringrazio Zhang perché ha fatto tanto per questa società. Dei 5 ragazzi che sono andati voglio ringraziarli: li ho sentiti e gli ho detto che hanno dato tanto sia in campo che fuori.
Quanto inciderà questo calendario lungo sulla preparazione, tenendo conto dell’Europeo?
È qualcosa di nuovo per tutti quanti. Faremo una preparazione con molta attenzione cercando di sfruttare tutta la rosa.
Hai avuto corteggiamenti da parte di altri Club?
Non nego che ci sono stati club interessati, ma mi sento a casa mia e sono realizzato. Sto bene, c’è sinergia con società, tifosi e con la squadra.
Parlando con Ausilio ci ha detto che la decisione sul mercato è quella di andare su un difensore di piede sinistro. Come mai la decisione è questa?
Perchè abbiamo Carlos Augusto che ci piace molto da quinto. Per sostituire fino a dicembre Buchanan vogliamo prendere un giocatore che sia utile per fare il vice Bastoni, fermo restando che sappiamo che Carlos è stato bravo a fare il braccetto.
Dobbiamo credere che il mercato si chiude qui o avete un colpo ad effetto?
Mai dire mai nel mercato. Ho avuto la fortuna di avere dirigenti che sono dei maestri in questo. Dumfries ha fatto benissimo fino a dicembre e poi negli ultimi mesi ha accusato dei problemi fisici, ma ha fatto grandi cose all’europeo. Faremo qualcosa ma non dimentichiamo che abbiamo anche Carboni.
Bisognerà che anche il vostro lavoro di allenatore cambi nel senso che vincerà chi userà fino in fondo le rotazioni?
Sicuramente, però penso che lo scorso anno abbiamo avuto periodi in cui le seconde linee ci hanno dato una grossa mano. Se penso a un’Inter senza Frattesi e Carlos Augusto avremmo avuto problemi. Quest’anno dovranno essere così i nuovi e dovrò essere bravo io a capire i momenti. A volte noi allenatori partiamo con delle idee e poi le modifichiamo, è difficile programmare nel calcio. Di volta in volta saranno i giocatori a mettersi in gioco.
Bastoni ha giocato centrale in Nazionale, può dare una possibilità in più per lei?
È un grandissimo giocatore ma fortunatamente abbiamo De Vrij e Acerbi, quindi Bastoni giocherà sempre nel suo ruolo come braccetto sinistro.
Quanto è complicato gestire un gruppo di così alto livello e quanto è complicato non fare degli scontenti?
Ho dei giocatori che sono dei grandissimi uomini e capiscono i momenti. Le partite non sono tutte uguali, c’è un allenatore che fa delle scelte ma il nostro segreto è la grande unione che abbiamo. C’erano degli scontenti che però hanno sempre cercato di lavorare remando dalla stessa parte tutti insieme.
Quanto è stimolante la fiducia della società?
Questo è il motivo per cui sto benissimo qui. La società è solida e tiene tantissimo all’Inter. Sono passate 158 partite ma speriamo che ce ne siano altrettante, so che non è semplice mantenersi in queste grandi squadre ma è il mio obiettivo.
C’è la possibilità di cercare l’affondo su Hermoso o preferite un profilo più giovane?
Quelli che circolano sono tutti nomi che interessano all’Inter ma abbiamo un confronto continuo. Dobbiamo vedere la disponibilità da parte di tutti. Ho questo desiderio e sarà colmato. Da oggi saremo tutti presenti e vedremo di inserire il giocatore giusto.
Asllani, Bisseck e Frattesi avranno più spazio?
Me lo auguro perché sono giocatori che sono stati fondamentali perché hanno fatto benissimo lo scorso anno. Hanno sicuramente avuto meno minutaggio, ma hanno avuto un peso specifico importante.
Da protagonisti del campo come è accettare questo dilatarsi della stagione: bisogna porre un limite?
Il calcio moderno va così, 70 gare sono tante ma ci dobbiamo adeguare al passo, lo si fa per avere più ricavi e dobbiamo essere bravi noi. Giocare a luglio sarà difficile però è una novità per tutti, dobbiamo andare avanti.
Carboni può esser il giocatore che fa cambiare il passo in attacco?
Arnautovic e Sanchez hanno fatto quello che noi all’Inter avevamo bisogno. Con Carboni abbiamo un’opzione in più anche a livello di assetto tattico. Il fatto di averlo in rosa ci può migliorare perché sappiamo che l’uno contro uno ci è un po’ mancato.
Reputa la Juventus come la competitor più pericolosa?
Sta cambiando, è arrivato un grande allenatore che ha fatto un ottimo percorso. Sarà una squadra molto pericolosa.