Giancarla | Un'icona del tifo nerazzurro

Ci sono vite talmente profonde e intense che meritano di essere raccontate, per farle diventare un modello da seguire. Quella di Giancarla lo è ed è sicuramente una storia inimitabile e unica. Una tifosa di 86 anni, iscritta all'Inter Club di Paullo, che si è innamorata dell'Inter nei primi anni di vita e l'ha portata sempre con sè, facendola diventare parte integrante della propria esistenza. Un forte amore condiviso insieme al marito e alla famiglia. Una passione che è esplosa subito dopo la seconda guerra mondiale.

"Io ero già interista fin da piccola perché mia nonna mi aveva regalato una sciarpa nerazzurra e mi sono subito legata a quei colori. Negli anni '50 però ho iniziato a lavorare come domestica ed ho conosciuto mio marito, anche lui tifosissimo dei nerazzurri. Da quel momento è nata la nostra storia e in parallelo anche il nostro amore viscerale per l'Inter. Andavamo insieme allo stadio: abbiamo sottoscritto il primo abbonamento nel 1962 e fino ad oggi non mi sono mai persa una partita. Nel 1993 mio marito è venuto a mancare, ma nonostante il grande dolore ho continuato ad andare allo stadio per portare avanti la nostra tradizione".

Giancarla è da più di 60 anni che percorre tantissimi chilometri per l'Inter, dimostrando tutta la sua voglia di dare il proprio contributo.

"Ho sempre preso i mezzi per andare allo stadio. Da casa mia a Quarto Oggiaro tutt'ora prendo la 40 e poi cambio per prendere la 64 che mi porta fino allo stadio. Dal '62 ad oggi ho percorso tanti chilometri per seguire i nerazzurri. Gli autisti degli autobus ormai mi conoscono e sanno della mia forte passione per questo club".

Quello di Giancarla possiamo descriverlo con un lungo ed emozionante percorso che le ha dato la possibilità di vedere tutte le finali di Champions League giocate dall'Inter.

"È vero, io le ho viste tutte e sono legata a tantissime partite. I miei primi ricordi allo stadio sono legati alla Grande Inter. Tra i più bei ricordi di quegli anni sicuramente quello più emozionante era quando andavamo sotto la sede per vedere dal vivo i giocatori di quell'epoca. Da Facchetti a Mazzola, passando per Mario Corso e poi tutti gli altri. Giocatori incredibili che proprio in quelle stagioni avevano vinto due coppe dei campioni. Ma sono anche molto affezionata al trionfo del 2010 di cui ho un divertente aneddoto. Dopo la festa durata tutta la notte, il giorno dopo mi sono vestita tutta di nerazzurro per andare a lavoro. Dei giovanissimi tifosi che erano ancora in giro dalla sera prima mi hanno visto ed abbiamo esultato insieme. Sono stati momenti bellissimi quelli vissuti grazie all'Inter. La mia è stata una vita difficile, ma bellissima. Cerco di rendermi utile e reagisco sempre. Ho la tempra da vera interista. Sono davvero molto orgogliosa della mia passione".

Quella del prossimo 10 giugno contro il Manchester City sarà la sua sesta finale di Champions League.

"È stato un bellissimo percorso fino a Istanbul. È una grande soddisfazione essere in finale. La semifinale contro il Milan è stata davvero straordinaria. Per la finale ho sensazioni positive, lo sento nell'aria. La finale la vedrò a casa con il gruppo dei tifosi che viene ogni domenica con me allo stadio".