Focus avversari: il Cagliari
Squadra
— 14 ore faLe caratteristiche, i punti di forza e cosa aspettarsi dalla squadra di Davide Nicola
Con il 2024 ormai al tramonto e la semifinale di Supercoppa Italiana contro l’Atalanta all’orizzonte, i nerazzurri chiudono il loro anno solare contro il Cagliari di Davide Nicola. Reduce dalla vittoria casalinga per 2-0 contro il Como, la squadra di mister Inzaghi dovrà fare i conti con dei rossoblù che hanno ottenuto nove dei loro quattordici punti totali tra le mura domestiche. In questa prima metà di campionato, il modo di giocare coraggioso e propositivo della squadra di Nicola ha portato il Cagliari a restare in partita per larghi tratti contro le prime della classe, ottenendo pareggi contro Roma, Juventus e Milan e perdendo solo di misura contro Lazio, Fiorentina e Atalanta.
Il Cagliari fatica a convertire in gol le numerose occasioni create e concede occasioni agli avversari in difesa, in quello che per i rossoblù è stato sinora un percorso altalenante. All’Unipol Domus però i padroni di casa si sono dimostrati capaci di dar del filo a torcere ad ogni avversario affrontato, a dimostrazione che quella che andrà in scena oggi dovrà essere una partita di grande concentrazione per i nerazzurri.
UNA SQUADRA PROPOSITIVA
Nonostante l’attuale terz’ultimo posto in classifica, il Cagliari è settimo per expected goals creati in campionato (27.14), più di Fiorentina, Napoli e Bologna, ma nonostante questo, solo Monza, Lecce e Genoa hanno segnato meno dei sardi. Il Cagliari, spesso in campo con un 4-2-3-1 o 3-4-2-1 in base all’avversario che si trova davanti, non ha paura di spingere sull’acceleratore e lanciarsi all’attacco allungando la squadra e diventando di conseguenza più vulnerabile in fase difensiva, in un contesto che vede i rossoblù avere la sesta peggior difesa della Serie A.
La squadra di mister Nicola svolge un ottimo lavoro nel recuperare palloni nelle zone centrali del campo con la coppia composta da Makoumbou e Adopo, per poi smistarli rapidamente sulle corsie laterali: le trame offensive proposte dai rossoblù non sono particolarmente articolate, ma si basano prevalentemente sulle doti fisiche e atletiche dei singoli. Una vera rivelazione di questo avvio di stagione è Nadir Zortea, impiegato da Nicola come esterno a tutta fascia e che dunque ha sia responsabilità difensive di supporto a Zappa, che un gioco offensivo, per caratteristiche tecniche, molto efficace sulla fascia destra, che lo vede puntare il fondo del campo per far partire cross ma anche accentrarsi nella trequarti supportando il lavoro da “numero dieci” di Nicolas Viola, grazie alla capacità del classe 1999 di fare giocare nello stretto e imbucare i riferimenti offensivi. Seppur con doti fisiche più limitate rispetto a quelle che offre Zortea, anche sulla catena di sinistra, dove opera Augello, il Cagliari punta a mettere pressione alla difesa avversaria schiacciandola nei pressi della linea laterale, per poi passare il pallone per vie centrali, dove si sono aperti gli spazi creati dallo spostamento dei difensori, oppure per crossarlo in mezzo.
Il Cagliari svolge un ottimo lavoro nel creare caos nell’organizzazione difensiva avversaria, in quanto presenta pedine che si spendono molto, che mettono pressione alla difesa e che con corsa e fisico logorano i difensori avversari, ma allo stesso tempo hanno poca lucidità sottoporta. Felici, Piccoli, Luvumbo (che non dovrebbe però esser parte della sfida) e Gaetano, sono tutti giocatori in grado di creare pericoli costanti, ma allo stesso tempo però poco concreti nel concludere a rete, come certificato dalla bassa percentuale di conversione delle occasioni create dalla squadra. Il Cagliari è solito inserire gli attaccanti più tradizionali come Pavoletti e Lapadula a partita in corso, cominciando di conseguenza i match senza veri e propri riferimenti offensivi, con Piccoli che è di fatto una seconda punta che per caratteristiche si abbassa per ricevere il pallone e supporta anche il gioco sulle corsie laterali, lasciando dunque una presenza quasi nulla in area di rigore, dove il Cagliari non crea densità.
Nonostante questo, i rossoblù sono una spina nel fianco costante, che spesso si scoprono difensivamente per coinvolgere quanti più giocatori possibili nelle manovre offensive, ma che con continui movimenti volti a far aprire spazi nella difesa avversaria sono un costante pericolo. Quella dell’Unipol Domus non sarà dunque una sfida semplice per i nerazzurri che cercheranno di concludere il 2024 nel migliore dei modi in vista dell’impegno contro l’Atalanta.