Inzaghi: "Sappiamo cosa significa il derby, daremo tutto per vincere"

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali l'Inter è pronta a tornare protagonista in Serie A. Lo farà con il Derby di Milano, in casa, con San Siro pronto a sostenere i nerazzurri. Alla vigilia della sfida, in programma sabato alle 18:00, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Quanto è importante dare continuità alle prime tre partite nell’affrontare il derby?

"Il Milan ha ben impressionato fino ad ora così come l'Inter; è solo la quarta partita di campionato ma è una sfida importante che vogliamo affrontare nel migliore dei modi".

Un Frattesi così come si tiene fuori?

"Davide è un giocatore che abbiamo voluto fortemente, si è inserito benissimo, lavora molto bene insieme ai compagni, poi io devo fare delle scelte e sono contento di poterle fare. Lo dicevo l’anno scorso, c'è stato un momento in cui avevo scelte obbligate, poi -quando ho recuperato i giocatori- ho potuto farle e l'Inter è migliorata tanto". Quanto può essere importante battere il Milan?

Sappiamo l’importanza della partita. Cosa rappresenta per noi, per la società e per i tifosi, i ragazzi sono preparati bene. Non è stata la stessa preparazione delle altre partite ma questo non solo per noi. Sanchez lo vedrò solo oggi, Cuadrado l’ho visto sereno, domani poi farò delle scelte solo ed esclusivamente per questa partita, poi da domenica penseremo alla Champions.

Quali indicazioni vi hanno dato queste prime tre partite sul Milan?

L’Inter nell’11 iniziale ha cambiato due giocatori, il Milan tre o quattro, sono due squadra che hanno rinnovato, che sono partite molto bene, ognuna con la propria identità. Domani non è decisiva ma sappiamo cosa significa per la nostra città e i nostri tifosi quindi daremo il meglio.

Avete guardato solo le partite di campionato di quest'anno o anche quelle di Champions della scorsa stagione?

È tanto che ci affrontiamo con il Milan, abbiamo cambiato qualche giocatore ma i principi sono gli stessi. Le prime partite di campionato che hanno dato indicazioni.

Quanto è importante arrivare molto consapevoli del vostro valore? Avete preparato qualcosa di speciale per Leao?

Sarà un osservato speciale, è un grande giocatore e cercheremo di prendere delle contromisure come abbiamo sempre fatto. Per i quattro derby dello scorso anno posso dire che sono orgoglioso di averli vinti, di aver fatto esultare tifosi, ma sappiamo che in campo non vanni i precedenti ma due squadre che faranno di tutto per vincere domani.

I quattro derby vinti sono diventati una statistica: c’è timore che non vada avanti?

No, siamo consapevoli dobbiamo essere molto concentrati: entrambe le squadre questa settimana non hanno lavorato come le precedenti, tanti giocatori hanno viaggiato o giocato 180 minuti, bisogna essere concentrati e lavorare per arrivare al meglio.

Frattesi e Barella hanno giocato insieme in Nazionale...

Hanno già giocato insieme a partita in corso, sono giocatori simili che possono anche giocare insieme, l'hanno dimostrato. Io scelgo per il bene dell’Inter poi su chi gioca vedremo di volta in volta.

Cosa può significare vincere il derby?

Sarebbe un bel messaggio certo, fino a tre partite fa si diceva che l'Inter era peggiorata rispetto all’anno sorso ora sembra che dobbiamo vincere l'Europeo al posto dell'Italia. Fa parte del gioco e non ci tireremo indietro, continueremo a lavorare sapendo di affronatare avversari molto forti.

Fare più punti possibili per fare una corsa di testa in campionato cosa significherebbe?

È l’auspicio però pensare sulla carta un percorso non è un bene, sappiamo che il campionato italiano presenta insidie ogni partita. Il desiderio è quello di avere tutti i giocatori disponibili perché giocando così tanto avrò bisogno di tutti.

State iniziando ad allenarvi in vista di questi super recuperi a fine gara?

Si dobbiamo essere pronti a questi tipi di recupero, ne abbiamo parlato anche nell’ultima riunione, abbiamo chiesto che anche per gli interventi VAR sia tutto più veloce ma dobbiamo abituarci perché non solo in Italia è così.

La squadra è già pronta per il doppio impegno?

Guardando a quello che abbiamo fatto dico sì ma dobbiamo ancora iniziare il percorso. A me basterebbe avere tutta la rosa a disposizione, li vedo allenarsi bene.

Il Milan ora gioca con il 4-3-3, cambia qualcosa?

Hanno cambiato ma in queste partite ho rivisto gli stessi principi. Una squadra aggressiva, organizzata, ben allenata. Hanno messo più fisicità. Faranno certamente bene.

Il Milan ha un calcio molto offensivo, è un vantaggio o uno svantaggio per voi?

So che si affrontano due squadre che stanno bene, che hanno vinto le prime 3 con merito.

Questa Inter com’è rispetto all’anno scorso?

Lo dirà il tempo e il campo. Abbiamo cambiato tanti giocatori, abbiamo perso giocatori importanti ma la società è stata bravissima a lavorare mettendo giovani molto importanti con giocatori esperti che li aiuteranno a inserirsi nel migliore dei modi. Siamo partiti bene ma solo il tempo saprà dirlo.

Dubbi di formazione? Dà fastidio leggere che l'Inter è obbligata a vincere?

No, non è un problema, è giusto che l’Inter ambisca a giocare più partite possibili. L’anno scorso abbiamo raggiunto il massimo di quello una squadra possa raggiungere. Il mio augurio è quello di fare ancora 57 partite ma lo dirà il tempo. Noi siamo qui per vincere, vincere trofei e dare soddisfazioni ai nostri tifosi, lavoriamo pe quello. I dubbi di formazione ci sono sempre, dovrò valutare sapendo che giocatori hanno giocato 45 o 180 minuti in Nazionale, domani faremo il risveglio muscolare poi sceglierò in funzione della partita.

Quando Frattesi e Barella giocheranno insieme chi si dovrà sacrificare di più in fase difensiva?

Non è un problema per me dover scegliere, hanno dimostrato nei finali di partita e nella preseason di giocare insieme, entrambi hanno dei compiti e devono saper offendere e difendere perchè il calcio ha una fase offensiva e una difensiva che va fatta da tutta la squadra. Inter-Milan è anche Inzaghi-Pioli. Qual è la forza dei due allenatori?

Con Pioli c’è grande stima, ognuno sta facendo la propria strada poi qual è quella migliore non lo so, io sono orgoglioso di quello che ho fatto sapendo di avere dato tanto insieme ai ragazzi. Ora abbiamo appena cominciato, sappiamo che sarà una stagione lunga e ricca di insidie ma lavoreremo al meglio per il bene dell’Inter.