Champions, Inzaghi: "Due grandi squadre che vogliono dominare il gioco"
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— 19 feb 2024Le parole del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Atletico Madrid: "Sarà una sfida bellissima"
Il momento è vicino: Inter-Atletico Madrid, martedì alle 21:00 a San Siro. Dopo mesi torna la Uefa Champions League e i nerazzurri giocano l'andata degli ottavi di finale (con il ritorno in programma in Spagna il 13 marzo).
Dal Suning Training Centre di Appiano Gentile Simone Inzaghi ha presentato il match con queste parole:
Che compagno di squadra e che allenatore è Simeone? "Sarà un piacere ritrovare Diego da avversario, è stato un grandissimo compagno di squadra. Abbiamo vinto con la Lazio, poi è tornato in Spagna ma siamo rimasti in contatto, si capiva che sarebbe diventato un grandissimo allenatore. Allena da 13 anni l'Atletico, dà grande impronta alle sue squadre ed è un piacere veder giocare l'Atletico quest'anno". Lo step da fare è quello di credere di riuscire a ripetere l'anno scorso? "Sappiamo quello che abbiamo fatto l'anno scorso, abbiamo vissuto notti magiche con la società e i tifosi. Noi vorremmo rifarlo, ma ci sono grandissime squadre con la stessa aspirazione. Affrontiamo un avversario di assoluto valore, con qualità e quantità, nelle ultime quattro partite l'Atletico ha cambiato 22-23 giocatori e la squadra non è mai cambiata, è un'ottima formazione allenata benissimo. Sarà un turno complicato, ma ce la giocheremo alla grande: domani è il primo incontro su 180', servirà la vera Inter". L'Atletico è cambiato negli ultimi due anni: in Champions però recuperano caratteristiche passate. Che versione ti aspetti domani? "Prevedere quello che succederà non è semplice, l'Atletico è cambiato tanto nelle ultime due partite. Contro il Las Palmas sono stati molto aggressivi, palleggiano molto di più e hanno grande tecnica con giocatori di qualità. Non ho nessuna certezza, ma sappiamo di affrontare una grande squadra con una forte mentalità trasmessa dal suo allenatore". Ti senti europeizzato sul turnover? Il vantaggio in campionato potrebbe portarla a ruotare di più in Serie A? "Noi l'anno scorso abbiamo fatto gli ultimi 3 mesi molto bene cambiando 8-9 giocatori ogni tre giorni. In quel momento era la soluzione migliore, da qui alla fine non ho nessuna certezza. Nelle ultime 8 abbiamo avuto tempo per recuperare nel modo migliore a parte Riyadh, adeso cambierà perché giocheremo ogni 72 ore e sarà più complicato. Venti giorni fa eravamo a meno 1 in campionato, ora a più 9, sappiamo che può cambiare tutto facilmente e dobbiamo rimanere concentratissimi. La squadra ora è mentalizzata sull'Atletico, dobbiamo pensare partita per partita sperando di avere meno infortuni possibili. Io dovrò fare scelte non semplici per ogni partita, ma i ragazzi hanno sempre dato grande disponibilità". La sfida con l'Atletico a quale assomiglia tra quelle già affrontate? "Potrei pensare al Porto, una squadra molto determinata con due allenatori che sono stati miei compagni di squadra e la prima partita in casa. Sarà un ottavo di grande difficoltà, in alcuni momenti avremo il possesso, in altri l'Atletico palleggerà di più e dovremo gestire i momenti della partita, ma i ragazzi stanno diventando bravissimi". Cosa pensa dell'evoluzione dell'Atletico? "Simeone è un ottimo allenatore, so quanto è difficile rimanere tanti anni nella stessa società, mi è successo con la Lazio e spero succeda qui, ma siamo sempre giudicati in base ai risultati. Simeone ha dato carisma e personalità, ma non solo: giocano a calcio e attaccano con tanti uomini". Le piacerebbe diventare il Simeone dell'Inter o in Italia è impossibile? "Penso sia difficile, l'ho capito negli anni alla Lazio e poi qui. I giudizi cambiano molto velocemente, è inutile pensare troppo, bisogna lavorare tanto. Con questo gruppo di ragazzi che lavorano con il sorriso abbiamo fatto 6 mesi nel modo migliore, ma i più importanti sono i tre che mancano, saranno decisivi in Champions e in campionato". L'Inter ha dati migliori dell'Atletico, ma forse non è favorita. "L'Atletico ha grandi giocatori che hanno molta esperienza: sarà una bellissima gara tra due squadre che vogliono dominare la partita e giocare a calcio, abbiamo visto che negli ultimi due anni gli episodi possono decidere, come abbiamo visto con Liverpool e Manchester City. Le squadre giocheranno per i quarti". Nella Lazio 99/00 in 12 sono diventati allenatori: quanto ha influito Sven-Goran Eriksson? "Tantissimo, Sven personalmente mi ha influenzato per come si relazionava con noi giocatori. Un ottimo allenatore e un'ottima persona, con idee tattiche che gli hanno permesso di vincere in Italia e all'estero. In quella squadra c'erano tanti allenatori che stanno facendo bene, quindi ha sicuramente influito". Il vantaggio in campionato aiuterà in Champions League? "No, aiuta solo in campionato, ma noi dobbiamo guardare solo a noi stessi. Mancano tantissimi punti e partite, dal 20 gennaio ad adesso prima eravamo a meno uno e adesso abbiamo un discreto vantaggio, ma va tutto molto veloce. Dovremo essere molto concentrati anche quando dormiamo, la nostra insidia al momento è l'Atletico, non è una squadra che devo presentare io. Sarà un bell'avversario che dovremo affrontare da vera Inter". Qual è il suo segreto per vivere qui all'Inter? "Mi fa piacere portare questo clima di unità tra giocatori, società, staff e tifosi, l'atmosfera di San Siro è quella che mi gratifica di più, ma siamo giudicati giornalmente e le cose cambiano in fretta. Bisogna lavorare nel migliore dei modi e trasmettere il proprio calcio a questi ragazzi". L'unico dubbio è Dumfries-Darmian? Farà valutazioni in base al vantaggio in campionato? "Non si ragiona su due partite, si ragiona solo sull'Atletico di domani. Oggi quelli che avete visto nella rifinitura stanno bene, tutti e 20 vogliono giocare, dovrò fare delle scelte. Abbiamo assenze importanti, come Acerbi, Cuadrado e Sensi: domattina faremo allenamento poi sceglierò la formazione". L'Inter può ancora migliorare? "C'è sempre margine, ogni partita la analizziamo con i ragazzi e prendiamo spunto. Al di là della vittoria bisogna fare analisi attenta e giusta, traendo spunti importanti". Marcus e Lautaro stanno facendo cose fantastiche: in cosa deve lavorare Alexis Sanchez? "Alla fine della partita con la Salernitana ho detto che Thuram e Lautaro stanno giocando di più, ma sono contento di loro come di Arnautovic e Sanchez che sono propositivi e lavorano benissimo. Quando li ho chiamati in causa hanno fatto benissimo segnando anche gol importanti. Devono continuare così, adesso giocando ogni tre giorni avranno ancora più spazio, ma sono già stati preziosissimi, hanno fatto sei mesi ottimi finora". L'Atletico è diverso rispetto al passato: per europeizzarsi bisogna cambiare idea di calcio? "Ogni allenatore fa il calcio a modo suo, ho sempre visto il Cholo con grande partecipazione, lo stimo molto. Ho visto l'Atletico fare pressing ultra offensivo, grande palleggio e braccetti che attaccano. Però non so dirti che partita sarà domani sera, è molto sentita da entrambi i club. L'Atletico sta facendo un ottimo calcio, sapendo sempre che giocano contro Real Madrid e Barcellona che non sono avversari semplici". L'anno scorso eravate outsider: quest'anno invece qualcuno vi considera favoriti. Mancherà l'effetto sorpresa? "Può essere la logica conseguenza dei risultati ottenuti finora, ma dobbiamo rimanere concentrati e fare come in questi primi sei mesi, poi vedremo. La squadra ha certezze e gicoa bene, da qui alla fine dovrà andare avanti nel migliore dei modi, anche se domani sarà una partita molto difficile". Che differenza c'è nelle partite europee tra il girone e la fase ad eliminazione diretta? "Sappiamo da due mesi che avremmo giocato con l'Atletico, c'è stato più tempo per studiarlo. Rispetto alle partite del girone abbiamo avuto due mesi e mezzo, abbiamo visto che è una squadra intensa con grandissima quantità e qualità, con una rosa molto lunga e giocatori con doppi ruoli. Diego a parte qualche defezione potrà scegliere l'undici migliore tra i giocatori a disposizione".