L'Inter al Memoriale della Shoah per la Giornata Mondiale per l'eliminazione della discriminazione razziale
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— 21 mar 2022La visita dei ragazzi e delle ragazze del Settore Giovanile nerazzurro e dei dipendenti del club
MILANO - Nella giornata nella quale tutto il mondo si unisce nel gridare il proprio no alle discriminazioni razziali, l'Inter scende in campo ribadendo i propri valori, che corrono dalla sera del 9 marzo 1908 e si perpetuano, in campo e fuori.
In occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale una rappresentanza dei calciatori e delle calciatrici e degli allenatori del Settore Giovanile nerazzurro, oltre a un gruppo di dipendenti del Club, si è recata al Memoriale della Shoah di Milano, il luogo - accanto alla Stazione Centrale - da cui partivano i treni che deportavano gli italiani di sangue ebreo verso i campi di concentramento, specialmente verso Auschwitz.
L'Inter ha nella propria storia uno degli esempi più evidenti dell'ingiustizia e del dolore portati proprio dalla discriminazione razziale: Árpád Weisz, ebreo, ungherese di nascita, fu calciatore e poi allenatore della squadra nerazzurra. Ancora oggi è il più giovane allenatore ad aver conquistato lo Scudetto in Italia: lo fece nella stagione 1929/1930, in anni nei quali ebbe anche il grande merito di lanciare in prima squadra Giuseppe Meazza. Quando anche in Italia furono emanate le leggi razziali nel 1938 cercò di scappare con la sua famiglia il più lontano possibile. Ma nessuno di loro ebbe scampo, vennero deportati ad Auschwitz per non uscirne mai più.
I valori dell'Inter sono sempre stati votati al rispetto, all'unione, all'essere famiglia: il no a ogni forma di discriminazione viene ribadita in maniera costante e naturale dal club nerazzurro. Per questo la connessione con questo luogo simbolo di Milano ribadisce in maniera netta la volontà di eliminare ogni forma di razzismo.
I ragazzi e le ragazze del Settore giovanile e i dipendenti del club, insieme al CEO Corporate dell'Inter Alessandro Antonello e al presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, hanno anche assistito a un racconto teatrale che ha offerto un'ulteriore riflessione sui temi della discriminazione, delle disuguaglianze e delle persecuzioni a sfondo razziale.