Il giro del Mondo di Caicedo, primo ecuadoriano della storia nerazzurra



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29 gen 2022
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L'attaccante classe 1988 arriva dal Genoa, nella sua esperienza alla Lazio si è specializzato nei gol oltre il 90'


Guayaquil, la chiamano la Perla del Pacifico. Parte da lì, dall’Ecuador, il giro del mondo di Felipe Caicedo. Classe 1988, sulla valigia tanti adesivi: Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Spagna, Russia, Emirati Arabi, Italia.

Tante tappe, con un punto di partenza: il barrio di Guasmo, in quella città ora meta turistica e molto florida, ma che all’epoca offriva poco: e allora, senza scarpe, Felipe giocava a pallone per strada. Il ricordo di quell’infanzia difficile Felipe Caicedo ce l’ha tatuato sulla pelle: una lacrima, che ricorda i sacrifici dei suoi genitori, ma anche l’orgoglio di una famiglia unita.

Pensate a quanti bambini vogliono diventare calciatori professionisti e quante siano le differenti vie per arrivare o per vedere quel sogno infrangersi. Felipe ci provò a 15 anni, partecipando a un reality calcistico: lo vinse e si garantì uno stage Boca Juniors. Il programma si chiamava “Camino a la Gloria”. E se la gloria è difficile da raggiungere, il cammino, si sa, è lungo.

Dalle squadre della sua città a Basilea. Un cambio di vita, di prospettive. Cambia tutto, dall’Ecuador alla Svizzera. Inseguire il sogno, a dispetto della nostalgia. La carriera di Felipe si riempie di esperienze, più o meno positive: il Manchester City, poi Sporting Lisbona, Malaga, Levante. E ancora: Mosca, la Russia, il freddo e un nuovo campionato, poi gli Emirati Arabi, di nuovo la Spagna e infine l’Italia, con l’approdo alla Lazio.

Caicedo è entrato da subito nei cuori dei tifosi biancocelesti, rivisitando anche il concetto di “zona Cesarini”, trasformata in “zona Caicedo”: dei 33 gol segnati con la maglia della Lazio, 6 sono arrivati oltre il 90’, in totale 9 reti dopo l’80’ di gioco. Ci crede sempre, fino alla fine. E tra i successi con la maglia della Lazio, con Simone Inzaghi allenatore, c’è anche una Coppa Italia in cui, con un lancio, mandò in porta il ‘Tucu’ Correa per il trionfo finale. Facce note, facce amiche.

Nella sua carriera anche 22 reti con la maglia della nazionale dell’Ecuador, compresa una doppietta contro il Brasile nel 2011. È il sesto miglior marcatore della storia della nazionale eucadoregna.

Il suo arrivo in nerazzurro aggiunge alla famiglia dell’Inter un’altra nazione rappresentata dai suoi giocatori.  Caicedo è il primo ecuadoriano della storia del Club, portando a 50 il conto delle nazioni rappresentate dai calciatori che sono andati in panchina almeno una volta con l’Inter in gare ufficiali.

È il momento di aggiungere un altro adesivo alla valigia di Felipe: quello nerazzurro.


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