Conte: "Svantaggio sfortunato ma la squadra ha reagito dimostrando grande solidità mentale"
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— 18 apr 2021L'analisi del tecnico nerazzurro dopo il pareggio di Napoli: "Sono soddisfatto per come si sono comportati i ragazzi, in passato avremmo subito una partita di questo tipo"
NAPOLI - Nonostante un'altra ottima prova e tante occasioni, l'Inter non riesce ad allungare la striscia di vittorie e centra il primo pareggio del girone di ritorno sul campo del Napoli: dopo un primo tempo con due legni colpiti e un autogol a penalizzare i nerazzurri, nella ripresa è un gran gol di Eriksen a rimettere la situazione in equilibrio. Finisce 1-1 allo stadio "Diego Armando Maradona" con l'Inter che mantiene 9 punti di vantaggio sul secondo posto.
Questa l'analisi di Antonio Conte al termine del match:
Come può essere migliorata ancora questa Inter?
"In questo momento noi dobbiamo concentrarci sul presente, non possiamo parlare di mercato. Sono molto contento e orgoglioso di questo gruppo di ragazzi, che secondo me è cresciuto in maniera importante, sotto tutti i punti di vista. In un altro periodo oggi avremmo perso questa partita, pur non meritando. Invece oggi si è vista una squadra che sa quello che fa e sa quello che vuole. Non abbiamo mai perso la giusta via anche quando accade qualcosa di sfortunato come il gol che abbiamo concesso. Per noi adesso è troppo importante quello che stiamo facendo quest'anno per pensare al futuro. Dobbiamo restare concentrati sul presente, poi quando sarà finita la stagione avremo la possibilità di fare altri ragionamenti".
A fine partita, nonostante il pareggio, è sembrato soddisfatto. Cosa l'ha resa felice?
"Il fatto che in passato avremmo subito una partita così, nata con uno svantaggio sfortunato. La squadra invece ha reagito e c'è, conosce i propri mezzi e non perde mai la bussola. Abbiamo affrontato un Napoli in forma e ho sempre considerato questa squadra tra le pretendenti allo scudetto. Qualcuno poteva pensare potessimo avere meno fame di loro stasera, avendo qualche bonus da giocarci, ma diciamo che il mio martello pneumatico è entrato nel cervello dei giocatori (sorride, ndr). I ragazzi hanno capito l'importanza di non concedere speranze a chi sta inseguendo. È vero che oggi abbiamo lasciato due punti nei confronti di Milan e Atalanta ma abbiamo dato dimostrazione della nostra solidità mentale".
Cosa ha portato l'Inter a questo livello?
"Ho sempre detto che la crescita dell'Inter sarebbe passata dalla crescita dei suoi calciatori, non solo per gli aspetti di campo. Ho trovato un gruppo di ragazzi che hanno dato grandissima disponibilità e si sono messi in gioco per primi. Avevamo voglia di lottare per qualcosa di importante e ogni giorno ripeto loro che il successo personale viene dopo il trionfo di squadra. Vincere è l'unico modo per essere grandi. Rimanere qui per tanti anni, pur facendo un buon lavoro, non ci farà entrare nella storia".
Eriksen è diventato un titolare a tutti gli effetti. Cosa ha portato a cambiare idea su di lui?
"Il fatto di poter lavorare con lui avendo più tempo a disposizione, oltre al fatto che Christian ha capito che in un calcio molto tattico come quello italiano esistono due fasi di gioco e sono entrambe importanti. Adesso si sta inserendo con continuità e sono convinto possa fare ancora di più. Christian ha delle grandi qualità e sta aumentando il tasso di aggressività e intensità. Questo ci sta dando benefici importanti".