Diritte al Gioco: Colombia
Community
— 22 mar 2021La possibilità di giocare non conosce genere: bambine Inter Campus sui campi del mondo
CALI – “Il panorama nazionale non è incoraggiante per le donne, poiché l’isolamento dovuto al COVID-19 ha portato, solo tra il 20 marzo e il 04 aprile 2020, 12 donne assassinate nel paese e 578 chiamate alla procura. Di queste, 132 sono per violenza all’interno della famiglia”. Siamo in Colombia, sono le parole del Vice Procuratore Generale Nazionale.Il suo nome è Martha Janeth Mancera. Una donna in un ruolo chiave della politica locale. Non è un caso che la sua attenzione sia ricaduta proprio su un tema così attuale eppure spesso poco discusso, così come non è un caso che nel suo passato Cali e la Valle del Cauca occupino un posto importante.
Sono gli stessi luoghi in cui Inter Campus opera da oltre vent’anni. Zone tristemente note per i problemi sociali legati al narcotraffico, in cui però l’equità di genere è ancora una conquista quotidiana. Ce lo conferma Viviana, responsabile della Fundacion Crecer Jugando e referente del progetto nerazzurro in Colombia, che vive a Cali da sempre: “A livello statistico, la preoccupazione sociale ricade soprattutto sulla violenza”. E’ la sua testimonianza personale, ma a supporto, purtroppo, non mancano i dati “Gli abusi più diffusi sono quelli fisici, seguiti dalle violenze psicologiche e infine sessuali. Questo accade ovunque, non soltanto nelle mura domestiche, ma sui mezzi pubblici, nei centri commerciali, per le strade, negli uffici”.
Anche per questo, da qualche stagione, nonostante il calcio maschile colombiano domini per tecnica e forza fisica a livello mondiale, è nata una squadra Inter Campus tutta al femminile. L’allenatrice Diana segue con passione le ragazze che formano il gruppo, dando forza a una catena femminile che dai vertici delle istituzioni vogliamo arrivi fino alle famiglie. Un messaggio di speranza e autodeterminazione per dare fiducia alle bimbe che ogni giorno scendono in campo con la maglia dell’Inter, che vorremmo facesse da scudo verso le tante ostilità che ogni giorno devono affrontare. Consentire loro di tornare a casa forti della squadra allargata di cui fanno parte: forse non risolveremo (solo) attraverso un pallone le delicate tematiche sociali presentate dalla procuratrice Mancera, quel che è certo è che da quel campetto nella scuola di Yumbo vorremmo iniziasse la nostra rivoluzione.