Inter - Real Madrid 0 - 2, match review
Squadra
— 26 nov 2020Highlights e analisi del match di Uefa Champions League
Complicato come ce lo immaginavamo, questo girone. Una salita dura, un altro match avaro di soddisfazioni. Capitan Handanovic ha dato uno spunto importante, al termine di Inter-Real Madrid 0-2: "Il campo non mente mai, ma il Real ha vinto grazie ai nostri errori".
Complicarsi la partita già difficile è stato il grande peccato originale dell'Inter, in una notte in cui tutto è andato storto. Dal rigore concesso dopo sei minuti all'espulsione di Vidal nel momento in cui si spalancava la porta verso il pareggio. Nel momento migliore, seppur in dieci, poi, è arrivata la mazzata, con la verve di Rodrygo a punirci di nuovo, questa volta appena 32 secondi dopo il suo ingresso in campo.
Zinedine Zidane ha presentato un Real senza Benzema e Ramos e con Casemiro inizialmente in panchina, ritrovando Carvajal sulla corsia destra e avanzando Lucas Vazquez, che a Madrid aveva agito da terzino. Mariano Diaz punta centrale in un 4-2-3-1 dove ha giostrato con grande lucidità il giovane Ødegaard, con le spalle coperte dai due mostri del centrocampo, Kroos e Modric. L'Inter non ha trovato contromisure a un palleggio del Real che è stato ovviamente incoraggiato dal vantaggio iniziale. In particolare Toni Kroos ha letteralmente disegnato la partita perfetta: 127 passaggi riusciti sui 130 tentati, 86 dei quali nella metà campo nerazzurra. Quasi il 100% di precisione, sui 145 palloni giocati, catalizzatore di gioco e maestro nello spostare pallone, avversari e compagni a piacimento.
Di contro l'Inter è andata in sofferenza, non riuscendo a soffocare la regia illuminata del tedesco. Inoltre la mediana nerazzurra non è riuscita ad innescare le punte: Lautaro non ha concluso nemmeno una volta, Lukaku ha calciato una punizione e Sanchez ha prodotto un tiro, respinto. L'unico calciatore nerazzurro ad aver punto dalle parti di Courtois è stato Perisic, entrato con spirito e gamba nella ripresa: due belle occasioni, due sinistri insidiosi che non hanno avuto fortuna.
La mole di passaggi del Real spicca, ma ovviamente la superiorità numerica dal 33' del primo tempo ha inciso: 794 i passaggi dei blancos contro i 480 dei nerazzurri. In una notte in cui gli ospiti hanno calciato 14 volte (5 nello specchio oltre a un palo), Antonio Conte ha provato a ridisegnare la squadra nella ripresa: in 10 l'Inter è tornata in campo con un 4-4-1 che è diventato un 4-2-3 che a tratti ha dato l'impressione di poter mettere pressione sul Real.
Da sottolinare la prova di Milan Skriniar, tra i migliori in campo: è stato il nerazzurro che ha gestito più palloni (68 passaggi riusciti su 74) e quello che ne ha recuperati di più (9).