Inter, serata amara: il Real Madrid vince 2 - 0 a San Siro



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25 nov 2020
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Decidono Hazard e Rodrygo (con deviazione di Hakimi), Vidal espulso al 33' del primo tempo


MILANO - Che non sarebbe stata una serata di gioia quello lo si era capito dalla notizia arrivata nel pomeriggio. La scomparsa di Diego Armando Maradona, genio assoluto e irripetibile del calcio, aveva riversato su tutti gli appassionati una patina di malinconia e tristezza difficili da togliere. Il palcoscenico per onorare la memoria del campione argentino era un San Siro freddo e silenzioso, teatro di un Inter-Real Madrid fondamentale per il prosieguo della stagione nerazzurra in Champions League. Un Inter-Real al 25 novembre, proprio come l'ultima volta che gli spagnoli fecero visita ai nerazzurri, nel 1998: quella sera Zamorano e una doppietta di Baggio firmarono un successo esaltante contro gli allora campioni d'Europa in carica. La magia di quella sera di 22 anni fa, però, non si è ripetuta, anzi. La serata dell'Inter è stata nera, difficile, complicata e dolorosa: vittoria netta del Real per 2-0 e qualificazione agli ottavi di Champions League che si complica in maniera importante.

Una lunga e difficile salita, di quelle ripide, che inizi con buoni propositi ma che trovi subito impegnativa. E, pronti via, fori: succede al 5', fallo di Barella su Nacho e calcio di rigore. Inizia così Inter-Real, con i blancos in vantaggio grazie ad Hazard, freddo dal dischetto a battere Handanovic. Lo start peggiore immaginabile, perché il vantaggio del Real dà molta tranquillità alla squadra di Zidane. Il tecnico francese sceglie un 4-2-3-1 nel quale Ødegaard giostra davanti a Modric e Kroos con calma da grande, mentre Hazard e Vazquez sono le frecce che fendono con velocità la difesa nerazzurra.

è un'Inter senza risposte ad una mezzora spagnola praticamente perfetta, nella quale Vazquez al 13' sfiora il raddoppio con un clamoroso palo e con Mendy che al 17' sceglie inspiegabilmente un passaggio anziché il tiro nell'uno contro uno con Handanovic. Non esce, l'Inter, afflitta dal palleggio del Real Madrid, che non rischia nulla, non concede, gestisce e al momento giusto trova combinazioni di qualità e di grande pericolosità. Non ci sono parate di Courtois, non ci sono squilli.

Anzi il match ha il suo turning-point definitivo al 33': Vidal va giù in area dopo un presunto tocco di Varane. L'arbitro non fischia e non contempla neppure la on-field-review, il cileno protesta e il direttore di gara gli sventola un doppio giallo che si trasforma in rosso. Inter sotto e in 10.

Nella ripresa Conte prova con i cambi a dare una scossa, cambiando anche assetto: fuori Bastoni e Lautaro, dentro D'Ambrosio e Perisic. L'Inter in campo con il 4-4-1 trova un buon quarto d'ora, di vigore e orgoglio. Ma quando sembra che la pressione possa portare a qualcosa di buono, la nuova mazzata: Zidane mette in campo Rodrygo e il brasiliano, 32 secondi dopo il  suo ingresso, timbra il 2-0 su assist di Vazquez. Decisiva e sfortunata la deviazione di Hakimi, nel disperato tentativo di chiudere. (l'Uefa ha assegnato l'autogol ad Hakimi e non la marcatura a Rodrygo)

La sentenza sul match arriva quindi con ancora mezzora da giocare: con un uomo in meno e sotto di due gol i nerazzurri non vanno alla deriva ma non riescono nemmeno a trovare il miracolo. Hazard sfiora il 3-0, poi è Perisic, con grande orgoglio, ad andare vicino al gol. Prima un bel sinistro fuori di poco, poi un altro tiro incrociato che chiama Courtois alla prima parata del match, all'82'.

Lo 0-2 è moneta pesante, soprattutto alla luce del successo del Borussia M. sullo Shakhtar. La situazione del Gruppo B vede i tedeschi a quota 8, davanti al Real Madrid con 7 e allo Shakhtar con 4 punti. Inter in coda, con 2 punti e due sole partite da giocare. Artimeticamente gli ottavi sono ancora raggiungibili, ma la combinazione dei risultati dovrebbe essere oltremodo favorevole.

CHAMPIONS LEAGUE: RISULTATI E CLASSIFICA

IL TABELLINO

INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni (33 D'Ambrosio 46'); 2 Hakimi (7 Sanchez 63'), 23 Barella, 5 Gagliardini (12 Sensi 78'), 15 Young; 22 Vidal; 9 Lukaku (24 Eriksen 86'), 10 Lautaro (14 Perisic 46').A disposizione: 35 Stankovic, 97 Radu, 13 Ranocchia, 36 Darmian, 44 Nainggolan. Allenatore: Antonio Conte.

REAL MADRID (4-2-3-1): 1 Courtois; 2 Carvajal, 5 Varane, 6 Nacho, 23 Mendy; 10 Modric, 8 Kroos; 17 Vazquez, 21 Ødegaard (14 Casemiro 58'), 7 Hazard (20 Vinicius 78'); 24 Mariano Diaz (25 Rodrygo 58').A disposizione: 13 Lunin, 26 Altube, 11 Asensio, 12 Marcelo, 22 Isco, 32 Chust, 34 Hugo Duro.Allenatore: Zinedine Zidane. 

Marcatori: 7' Hazard (RM) su rig., 59' autogol Hakimi (I)Ammoniti: Gagliardini (I), Sensi (I).Espulso: Vidal al 33' per doppia ammonizione per proteste.Recupero: 2' - 2'.

Arbitro: Anthony Taylor (ENG)Assistenti: Gary Beswick (ENG), Adam Nunn (ENG)Quarto uomo: David Coote (ENG)VAR: Stuart Attwell (ENG)Assistente VAR: Lee Betts (ENG)

INTER-REAL MADRID: LA CRONACA


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