Conte: "Approccio negativo, dobbiamo avere sempre la stessa ferocia"



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22 nov 2020
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L'analisi del tecnico nerazzurro dopo il successo in rimonta contro il Torino: "Se vogliamo essere protagonisti serve furore agonistico"


MILANO - Riparte con una vittoria il campionato dell'Inter, che nella 8^ giornata  di  Serie A batte 4-2 in rimonta il Torino, ribaltando il doppio svantaggio con il gol di Sanchez, la doppietta di Lukaku e la rete di Lautaro. 

Questa l'analisi di Antonio Conte al termine della partita: 

Dopo un'ora difficile, c'è stata una scintilla e l'Inter si è accesa. Come valuta i due momenti della squadra nel match di oggi?  

"Bisogna valutare entrambe le situazioni, in maniera attenta e dettagliata. Sicuramente l'approccio non è stato dei migliori, non mi è piaciuto. Avremmo dovuto essere più feroci e determinati, lo è stato il Torino e abbiamo perso tanti duelli. Capisco le difficoltà legate al rientro dalle Nazionali, non è facile riattaccare la spina e capire l'importanza di una partita. Siamo mancati da questo punto di vista, poco furore agonistico e cattiveria nella prima parte, mentre nella seconda abbiamo dimostrato di avere qualcosa di importante, anche a livello caratteriale perché il 2-0 avrebbe ammazzato chiunque. Non era semplice e devo fare i complimenti ai ragazzi per la reazione, siamo riusciti a fare quattro gol e a rimontare la partita ma dobbiamo essere bravi a tirare fuori la cattiveria al momento giusto. Dobbiamo lavorare e alzare il livello di attenzione. Rispetto a come abbiamo chiuso l'ultima stagione, abbiamo perso tanto sotto questo punto di vista quindi dobbiamo essere bravi a ritrovare quella ferocia. Mi auguro che questa partita serva da lezione per il futuro, perché se vogliamo conquistare qualcosa dobbiamo essere pronti a rimboccarci le maniche, dobbiamo lavorare per far trovare il campo in salita agli avversari. Abbiamo bisogno di questi valori, al di là di quelli tecnici e atletici".  

Cosa pensa delle parole di Lukaku, che al termine del match ha spiegato come l'Inter non sia ancora una grande squadra? 

"So di avere a disposizione ragazzi intelligenti, che anche nelle difficoltà e nelle situazioni parzialmente negative fanno delle valutazioni corrette. Sono contento che Romelu abbia detto queste cose, perché non dobbiamo farci ammaliare dalle sirene esterne ma seguire il nostro percorso, scavare i solchi mangiando il campo, avere una voglia di vincere che gli avversari devono percepire già dagli spogliatoi. Il nostro è un gruppo sano e intelligente, sono totalmente d’accordo con le parole di Romelu. Abbiamo ancora tanta strada da fare per diventare una grande squadra perché in dodici partite non si può essere costretti a rimontare così spesso".

Nel primo tempo avete faticato anche per difficoltà tattiche, soprattutto per i tre centrocampisti? 

"Non è una questione tattica perché nel secondo tempo abbiamo giocato con Sanchez come trequartista, con Vidal e Barella in mediana. È cambiato l'atteggiamento, la determinazione, la voglia di pressare in maniera feroce e fare fatica. Abbiamo fatto quattro gol e avremmo potuto farne altri". 


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