Lazio - Inter 1 - 1, match review

Ci sono espressioni che spesso vengono utilizzate nel mondo del calcio, formule standard per raccontare partite, talvolta in maniera fin troppo spiccia e riduttiva. "Pareggio giusto" è quello che ci si aspetta per un match come Lazio-Inter, che effettivamente dal punto di vista statistico offre il fianco alla giustificazione del risultato di pareggio, ma che ha al suo interno diverse pieghe da analizzare.

LAZIO-INTER 1-1, REPORT E FOTO

I numeri, dicevamo: un gol per parte, 12 tiri totali ciascuno, 8 corner a 7 per l'Inter, 13 falli a 14, 50 duelli vinti per parte, 4 gialli a 3 per l'Inter, e due espulsioni, una per Immobile e una per Sensi. I dati che pendono con forza dalla parte dell'Inter sono quelli del possesso palla (60 a 40), dei passaggi totali (595 a 400) e della precisione dei passaggi (87,7% a 82,5%). Una foto quasi perfetta di quello che, appunto, si potrebbe definire un pareggio giusto. Entrambe le squadre hanno avuto modo, però, di recriminare sull'andamento del match, che è stato decisamente a fasi alterne.

Due 3-5-2 a confronto e fasi di gioco che si sono davvero contrapposte: dopo l'inizio di studio, il vantaggio di Lautaro ha spostato l'inerzia a vantaggio dell'Inter, che ha spinto sull'acceleratore soprattutto in avvio di ripresa. Le combinazioni tra Lukaku e Lautaro, palla a terra per vie centrali, sono state lo sbocco naturale di una manovra che ha coinvolto con costanza gli esterni. Il grosso peccato è stato che le conclusioni dei due attaccanti nerazzurre hanno sfiorato il palo, lasciando di fatto in vita la Lazio.

La squadra di Inzaghi ha trovato il gol del pareggio in maniera quasi inaspettata, con il colpo di testa di Milinkovic-Savic. Preso coraggio, i biancocelesti hanno provato il sorpasso affidandosi alle percussioni centrali di Luis Alberto. È stato il momento del match nel quale ha soffiato il vento biancoceleste, ma l'Inter non ha tremato e ha ripreso il controllo del match anche grazie all'espulsione di Immobile. Il finale di gara, concitato, è stato tutto di stampo nerazzurro, palo di Brozovic compreso.

Nel match della squadra di Conte spiccano prestazioni individuali da sottolinare. Quella di Arturo Vidal, ad esempio: 3 contrasti, 4 intercetti e soprattutto ben 10 possessi guadagnati. Grinta e sapienza tattica per il cileno, schierato come centrale di centrocampo. Accanto a lui l'enorme prova di Nicolò Barella, che ha percorso quasi 11 km, ha alimentato come sempre la manovra offensiva portando tanti palloni nella metà campo avversaria creando tre occasioni. Infine Lautaro: 3 conclusioni, un gol,  7 duelli e tanti dialoghi con Lukaku, altro lottatore con 16 duelli.