Cinque gol e altri tre punti: l'Inter vince a Benevento



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30 set 2020
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Vittoria per 2-5 al 'Ciro Vigorito': in gol Lukaku, Gagliardini, Hakimi e Lautaro


BENEVENTO - Altri sette gol, altri tre punti. No, gol ed emozioni non mancano in questo inizio di campionato nerazzurro, condito appunto da cinque reti, due traverse, tante occasioni. Non tutto è ancora perfetto, con i due gol subiti e qualche occasione di troppo concessa alla squadra di casa. Ma proprio queste occasioni collezionate dai padroni di casa danno ancora più valore al successo per 5-2 dell'Inter: il Benevento non è stato uno sparring partner. La squadra di Inzaghi ha sì sempre rincorso, ma più volte ha dato fastidio, organizzando un buon pressing e trovando diverse chance pericolose.

L'Inter torna dal 'Ciro Vigorito' con tre punti e il record di gol realizzati nelle prime due giornate di Serie A, 9 (eguagliato l'avvio di stagione 1961/1962): ai quattro con la Fiorentina si aggiungono questi 5 nel recupero della prima giornata. La doppietta di Lukaku, i gol di Gagliardini e Lautaro e, soprattutto, il primo sigillo in nerazzurro di Achraf Akimi, protagonista anche con l'assist della prima rete.

Se la vittoria con la Fiorentina alla prima di campionato si era aperta con un gol subito in avvio di gara, a Benevento l'Inter ribalta completamente lo spartito e lo fa cominciare con un acuto, ben orchestrato ed eseguito. Passano 28 secondi dal fischio d'inizio di Piccinini a quando Lukaku deposita in rete il pallone dell'1-0. 28 secondi nei quali il Benevento non tocca mai palla, dove Kolarov dipinge un cambio di gioco per Hakimi. Poi il marocchino scambia con Sanchez prima di servire l'assist per Lukaku. Automatismi, brillantezza, voglia di aggressione. La inizia così, l'Inter, la partita al 'Ciro Vigorito': con sette novità rispetto all'undici inziale della sfida con la Fiorentina e con un tasso di incisività davvero elevato.

Un gol velocissimo, quello di Lukaku, il più veloce dell'Inter in Serie A dal 2004/2005. Un gol che però non abbatte il Benenvento, pur complicando e di molto il piano di gara di Filippo Inzaghi. La squadra campana ha però un merito importante: quello di aggredire con coraggio l'impostazione bassa dell'Inter. Per diversi minuti la pressione del Benevento è coordinata ed efficace, se non nella costruzione di occasioni, quanto nel complicare le uscite e le giocate dell'Inter.

Che però trova nell'ampiezza e nei cambi di gioco l'arma per eludere il pressing e per colpire con scientifica pericolosità. Il raddoppio arriva proprio così: Hakimi trovato sul cambio di gioco, palla dall'altra parte per Young, bravissimo nella sponda arretrata per il rimorchio di Gagliardini. Per il centrocampista un sinistro vincente, in un'azione simile a quella della sua rete della passata stagione nella sfida casalinga con il Genoa. 

L'Inter decide di dare il colpo del K.O. e lo fa prima della mezzora, sfruttando l'errato disimpegno di Montipò: Gagliardini serve Lukaku per il comodo 3-0. Ma il Benevento non è fuori partita, come non lo è stato in avvio di match e come non lo sarà nemmeno col punteggio più largo. Il gol di Caprari ha la stessa dinamica del terzo del match: pressione della squadra di Inzaghi, errore in disimpegno di Handanovic e Caprari, bravissimo, a fulminarlo dal limite. Il gol rialza la tensione del match con l'Inter - che in Vidal trova un'ottima prova alla prima da titolare - che torna prepotentemente ad aggredire le fasce, dove trova gioco facile. Ed è lì che nasce il 4-1, con il primo gol in nerazzurro di Achraf Hakimi, propiziato ancora da Ashley Young. 

Per forza di cose, il ritmo cala nella ripresa, con l'Inter che non ha la necessità di affondare. E, come detto, il Benevento non si dà per vinto, continuando a trovare punture fastidiose quando trova il campo aperto. Moncini è un fulmine quando scappa e colpisce il palo con un bel diagonale. Handanovic si supera al 64' sul destro di Letizia, sul quale Lapadula poi mette fuori. La tensione la rialzano i cambi: dopo Barella, entrano Brozovic, Perisic e Lautaro. Gagliardini sfiora la doppietta, scuotendo la traversa con un gran tiro. Il Toro, invece, si ripete, emulando la prodezza con la Fiorentina: assist di Sanchez e palla in buca d'angolo con un destro irresistibile dal limite. Sono strappi devastanti quelli dell'Inter, che però viene punita ancora da Caprari per un 2-5 che, dal 76' in poi, rischia di mutare più volte. All'elenco dei marcatori mancati si iscrivono Perisic (con un facile gol mancato), Sanchez, Lapadula (solo contro Handanovic), ancora Sanchez e poi Eriksen, che colpisce la traversa con un meraviglioso tocco sotto di sinistro da fuori.

Tre punti, cinque gol e ora un'altra trasferta da preparare: domenica alle 15, Lazio-Inter. Avanti così, avanti, Inter.

BENEVENTO-INTER 2-5 | IL TABELLINO

BENEVENTO (4-3-2-1): 1 Montipò; 11 Maggio (18 Foulon 46'), 15 Glik, 5 Caldirola, 93 Barba (3 Letizia 37'); 29 Ionita, 28 Schiattarella, 14 Dabo (56 Hetemaj 70'); 19 Insigne (13 Tuia 46'), 17 Caprari; 21 Moncini (9 Lapadula 64').A disposizione: 12 Manfredini, 80 Gori, 4 Del Pinto, 16 Improta, 20 Di Serio, 25 Sau, 44 Iago Falque. Allenatore: Filippo Inzaghi.

INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 11 Kolarov; 2 Hakimi, 22 Vidal (23 Barella 52'), 5 Gagliardini (24 Eriksen 81'), 15 Young (14 Perisic 65'); 12 Sensi (77 Brozovic 65'); 9 Lukaku (10 Lautaro 65'), 7 Sanchez.A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 33 D'Ambrosio, 95 Bastoni, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.

Marcatori: 1' Lukaku (I), 25' Gagliardini (I), 28' Lukaku (I), 34' Caprari (B), 42' Hakimi (I), 71' Lautaro (I), 76' Caprari (B)Ammonito: Schiattarella (B)Recupero: 2' - 3'.

Arbitro: Marco Piccinini (sezione Forlì).Assistenti: Mondin, Mastrodonato.Quarto Uomo: Marinelli.VAR e Assistente VAR: Nasca, De Meo. 


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