Lukaku e Eriksen stendono il Getafe, Inter ai quarti di Europa League
Squadra
— 5 ago 2020A Gelsenkirchen gli spagnoli falliscono il rigore del potenziale pareggio e si arrendono alla squadra di Conte
GELSENKIRCHEN - Avevamo un solo ricordo, nell'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen. Era amaro e risaliva al 2011, all'ultimo quarto di finale di una competizione europea giocata dai nerazzurri. Nove anni dopo, nello stesso stadio, conquistiamo l'accesso ai quarti di Europa League con un successo sudato e meritato contro il Getafe: 2-0 firmato Lukaku ed Eriksen, con il bonus del rigore fallito dagli spagnoli nella ripresa, con il risultato sull'1-0. Ora ci attendono i quarti, appunto: contro la vincente di Bayer Leverkusen-Rangers (3-1 per i tedeschi all'andata). Torniamo in campo lunedì 10, a Düsseldorf. E saremo pronti.
L'avvio del match è un tributo: sulle maglie delle squadre la scritta "Grazie" per tutti colori che hanno lottato e che si sono spese durante la battaglia al COVID-19. E il minuto di silenzio il doveroso tributo a tutte le vittime dell'emergenza sanitaria.
Ostica, tosta, complicata. Gli aggettivi per descrivere la partita con il Getafe si assomigliavano tutti. E i primi 20 minuti della sfida all'Arena AufSchalke non fanno altro che confermarli, per dire che sì, l'ostacolo spagnolo è davvero qualcosa di rognoso. Bordalás rinuncia a una punta e amplifica il suo concetto di pressione totale e di chiusura degli spazi: dal 4-4-2 classico ad un 4-2-3-1 che assomiglia molto a un 4-5-1 L'inizio del Getafe è soffocante per l'Inter e sfocia in occasioni che, da subito, mettono i brividi ai nerazzurri.
Neanche due giri di lancetta per il primo intervento decisivo di Handanovic, provvidenziale sul colpo di testa di Maksimovic, il fattore che incide di più in avvio di partita. Gli inserimenti del serbo aiutano a tradurre in occasioni pericolose l'incredibile aggressività degli spagnoli, quasi furiosi nel chiudere ogni spazio e nell'accorciare in un pressing davvero produttivo. L'Inter mette fuori la testa con dei palloni lunghi, Bastoni conserva l'imbattibilità di Handanovic con un salvataggio disperato al 18'.
Quando il tabellino recita 7 conclusioni per il Getafe e nessuna per i nerazzurri, ecco che l'Inter sale in cattedra. Lo fa grazie ai lampi di Lautaro, che abbagliano gli spagnoli, quasi tramortendoli. Soria li tiene in piedi, con due prodigiosi interventi su altrettanti destri di Lautaro, dirompente nelle sfuriate centrali. Un'Inter diversa, quella che corre verso la mezzora del primo tempo: una volta evitato il pressing del Getafe, le occasioni si succedono.
Ed è in campo aperto che l'Inter trova l'incisività cercata. Al 33' Bastoni pesca Lukaku nell'uno contro uno con Exteita: lo strapotere del belga è devastante, il difensore non riesce a contenerlo e il sinistro in diagonale è imparabile. Il trentesimo gol stagionale del numero 9 nerazzurro mette l'Inter in una posizione privilegiata, quella in cui il Getafe, anziché controbattere, deve proporre.
Certezze, più tranquillità e libertà di andare a far male. In avvio di ripresa l'Inter prova da subito a chiudere i conti. Barella strappa e prova il colpo da fuori, D'Ambrosio si cimenta addirittura in una rovesciata spettacolare disinnescata da Soria. La sfida sembra adagiarsi su ritmi più blandi, con il Getafe che pian piano riprende campo e torna a farsi sentire dalle parti di Handanovic.
Angel, Arambarri e Mata sono i nomi che si iscrivono al tabellino alla voce occasioni da gol: sul colpo di testa dell'ultimo dei tre è bravissimo Handanovic. La fase del match è tutta a favore degli spagnoli, protesi alla ricerca del pareggio. Non vacilla l'Inter, ma non riesce neppure a ripartire nonostante il grande lavoro in appoggio delle punte. Alla mezzora, il misfatto: Godin, sbilanciato, tocca di mano in area e l'arbitro Taylor dopo una lunga review e il check del VAR, assegna il rigore.
Uscito lo specialista Mata, è Molina a incaricarsi della battuta: rincorsa incerta, Handanovic bravo a intuire e destro larghissimo e sgangherato, che lascia il risultato sull'1-0. È il vero turning-point del match perché sette minuti più tardi Eriksen, appena entrato, mette il sigillo sul 2-0: grande azione ancora una volta innescata da un lancio di Bastoni e dopo un rimpallo in area il danese fredda Soria di sinistro.
Questo successo permette all'Inter di tornare ai quarti di una competizione europea dopo quelli di Champions League del 2011 (contro lo Schalke). Una vittoria meritata e dispendiosa, che dovrà essere assorbita in fretta in vista della sfida di lunedì 10, a Dusseldorf, contro Bayer Leverkusen o Rangers (con i tedeschi avanti 3-1 dopo la sfida d'andata).
INTER-GETAFE 2-0 - IL TABELLINO
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 33 D'Ambrosio (34 Biraghi 84'), 23 Barella, 77 Brozovic (24 Eriksen 81'), 5 Gagliardini, 15 Young; 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 70').A disposizione: 27 Padelli, 11 Moses, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 20 Valero, 30 Esposito, 32 Agoumé, 37 Skriniar, 87 Candreva.Allenatore: Antonio Conte.
GETAFE (4-5-1): 13 Soria; 22 Suarez, 16 Exteita, 2 Djené, 17 Olivera (8 Portillo 88'); 12 Nyom (23 Jason 69'), 18 Arambarri (26 Hugo Duro 88'), 20 Maksimovic (9 Angel, 56'), 24 Timor, 15 Cucurella; 7 Mata (19 Molina 69').A disposizione: 1 Chichizola, 30 Jean Paul, 4 Cabaco, 6 Chema, 11 Diedhou, 21 Fajr.Allenatore: José Bordalás.
Marcatori: 33' Lukaku (I), 83' Eriksen (I)Ammonito: Suarez (G)Recupero: 1' - 6'.
Arbitro: Taylor (ENG).Assistenti: Beswick, Nunn.Quarto Uomo: Kavanagh.VAR e Assistente VAR: Attwell, Tierney.