SPAL - Inter 0 - 4, match review

Nel match review nerazzurro potete trovare, il giorno dopo ogni partita dell'Inter, un'analisi tattico-statistica della sfida oltre agli highlights del match. Per riceverlo, basta registrarsi su inter.it. Guarda gli highlights di SPAL-Inter 0-4 in fondo all'articolo.

Più dei numeri e delle statistiche, per raccontare la vittoria dell'Inter a Ferrara servono gli occhi. Sguardi attenti, che colgono l'ampiezza del gioco della squadra di Conte, la capacità di proporre un piano partita e di svilupparlo. Quattro gol, quattro marcatori differenti. La solita cooperativa del gol che coinvolge tutti, che manda tutti all'attacco, che consente di trovare soluzioni diverse e imprevedibili ad ogni azione. Gioco ampio, ben riuscito, disegnato. Da una fascia all'altra, con gli esterni protagonisti principali, con gli attaccanti micidiali nel loro lavoro di appoggi, scarichi e proposizioni. Con i centrocampisti che hanno frullato chilometri senza aver mai perso il pallino del gioco.

Nell'intervista post partita Antonio Conte ha ricordato che l'azione che ha portato al primo gol nerazzurro, quello di Candreva, è l'esatta riuscita di uno schema caro al tecnico: la proponeva, spesso, a Bari e a Siena, quando era solito schierare il 4-2-4. Un'azione che vede nel vivo della manovra prima l'esterno di sinistra, poi gli attaccanti in un gioco di corto-lungo (uno accorcia, l'altro va in profondità) che scompagina la difesa avversaria, risucchiata prima sul lato sinistro e poi costretta e tamponare sull'attaccante spalle alla porta. Qui il guizzo di Alexis, in un momento di forma esaltante: assist per Candreva sul lato opposto, quello "debole" della difesa, quello scoperto.

Ecco, il coinvolgimento alternato degli esterni, con la chiusura dell'azione dell'omologo opposto, è stata una delle armi per togliere alla SPAL le ultime velleità di trovare punti vitali per la disperata lotta salvezza. Un piano attuato nel migliore dei modi, nel quale Brozovic ha dettato i tempi dell'azione (93% di passaggi riusciti), con Eriksen pronto a scompaginare le due linee della SPAL. Il danese, l'uomo che ha corso di più nel match (11,47 km, con la velocità media più alta, 8,1 km/h), è stato nel vivo del gioco per 90 minuti, con 72 palloni giocati e 2 occasioni create.

Ma il peso degli esterni, come detto, è stato fondamentale. Basti pensare a Young, appena entrato e capace di servire immediatamente un assist vincente, a Gagliardini. Candreva ha aperto il match con un bel destro: terzo gol nelle ultime cinque partite in Serie A. Il 3-4-1-2 dà più spazio di inserimento in area agli esterni, che vanno ad occupare spazi che ad inizio stagione erano presi, per la maggior parte, dalle mezzali. Biraghi è stato l'altro esempio virtuoso di questo match: il gol del 2-0 sempre entrando dentro il campo e colpendo con il destro. Un piede non suo ma che sa usare alla perfezione, come dimostrò nell'estate 2010 quando infilò un'incredibile rete al Manchester City durante la tournée negli States. Biraghi però ha anche servito un assist bello e incisivo per Sanchez: fascia percorsa con cattiveria, palla con i giri giusti. Le due facce dell'esterno: rifinitore e assaltatore.

In questo match nel quale Gagliardini ha trovato l'ennesimo gol su inserimento, non si possono non sottolineare le prove di Lautaro Martinez e Alexis Sanchez. Proprio nell'ottica di un'orchestra che ha suonato all'unisono (ben 9 giocatori hanno creato in fase d'attacco: tiri, occasioni, assist... la suddivisione è stata ampia), Sanchez e Lautaro sono stati i punti di riferimento e le prime spine a sconquassare la difesa della SPAL. Lautaro ha ingaggiato 13 duelli, ben 6 di testa, e ha creato due occasioni da gol. Sanchez ha proseguito nel suo momento d'oro e ancora una volta ha sia segnato che fornito assist. Per quanto riguarda i passaggi-gol sono ora sette in campionato. Dalla ripresa del campionato il cileno ha raccolto due reti e sei assist. Un esempio di quanto sia forte la voglia di tutti di dare il meglio fino in fondo. Mancano cinque partite di campionato, la strada si accorcia, bisogna percorrerla correndo fortissimo. Tutti insieme.