Giuseppe Marotta: "Identificare i profili necessari per un progetto vincente"



Società

7 lug 2019
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Le parole del CEO Sport nerazzurro durante la conferenza di apertura della stagione sportiva 2019/20: "Vogliamo che Società e giocatori condividano i giusti valori"


MILANO - Dal nuovo Inter HQ, Giuseppe Marotta ha risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti a poche ore dall'inizio ufficiale della stagione 2019/20 dei nerazzurri: "Il fatto di essere usciti dal Settlement Agreement è un buon viatico per il futuro, è la dimostrazione di come la Società ed il Management abbiano lavorato bene per amore dell'Inter. Un merito che va ascritto al Management che mi ha preceduto, rappresentato qui da Alessandro Antonello e Piero Ausilio. Ora si riparte e abbiamo il diritto di scegliere gli uomini che compongono il progetto e i valori della vita di questo Club. Ogni traguardo è ottenuto perché qualcosa di importante è stato fatto. I valori sono la cultura del lavoro, declinata in disciplina, ordine e rispetto; il secondo è la cultura della vittoria che tutti insieme dobbiamo cercare di riportare nuovamente; il terzo è il senso di appartenenza che ti fa amare questi colori e la maglia".

"Quando parlo di uomini intendo sottolineare quello che abbiamo fatto: al mio fianco c'è Antonio Conte, la figura dell'allenatore è fondamentale per tutto quello che riesce a dare, supportato dalla Società. La mia conoscenza deve tener conto dei risultati che lui ha ottenuto da calciatore, da allenatore, da selezionatore. In lui ci sono i valori che ho illustrato poco fa, che vogliamo estendere a tutta la Società e ai giocatori per dare tante soddisfazioni ai nostri tifosi".

"L'idea è stata condivisa con Piero Ausilio, poi con Alessandro Antonello e con il Presidente: riteniamo che una figura come la sua sia ideale per il momento storico dell'Inter, per il profilo vincente che ha. Non abbiamo avuto dubbi, non abbiamo interpellato nessun altro allenatore, terminato il campionato abbiamo dato seguito ai primi incontri con la stesura di un contratto. Tra uomini di calcio abbiamo fatto in fretta a stilare un programma molto ambizioso. È stata la condivisione di un'idea, avuta dalla società Inter e quindi condivisa da proprietà e presidenza per un motivo: Conte impersonificava il miglior profilo per la nostra esigenza. Per quanto riguarda il mercato siamo ai lavori in corso, Piero Ausilio in primis e io al suo fianco stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva: il Management ha l'obbligo di porsi obiettivi ambiziosi da mixare con un equilibrio economico patrimoniale. Sappiamo i giocatori che Antonio Conte desidera, siamo in una fase di lavori e non dobbiamo fare le cose di fretta perché spesso è cattiva consigliera. Il mercato pretende pazienza".

"Bisogna identificare i profili necessari per realizzare un progetto: con la condivisione di tutte le componenti societarie siamo arrivati a questa decisione anche se sofferta. Dobbiamo rispettare gli uomini e considerare che i giocatori siano asset patrimoniali. Le scelte vanno fatte con grande coraggio, abbiamo deciso così sui giocatori, senza mancare di rispetto a due professionisti: il fatto di dichiararlo apertamente fa parte di questo mondo, si alleneranno con noi e rispetteremo diritti e doveri. In questo momento escludo che Icardi vada alla Juventus perché non ci sono le condizioni. È giusto parlare di cose che si possono concretizzare, al momento è utopistico immaginare uno scambio con Dybala, è un ottimo giocatore ma non penso si possa ipotizzare uno scambio. Stiamo alla finestra e vediamo cosa succede".

"Barella? Abbiamo letto le dichiarazioni di due dirigenti che stimo e rispetto, anche se non sono perfettamente d'accordo su quello che hanno detto. Il compratore ha diritto di stabilire l'equità e il valore del giocatore, fa parte della negoziazione. Si tratta di vivere una dinamica del calciomercato, bisogna avere pazienza anche a questo caso. Siamo davanti a scenari di mercato in cui si gioca a scacchi, in cui il venditore cerca di essere più bravo del compratore: Dzeko è un obiettivo e ha manifestato il suo assenso a questo trasferimento ma non significa più di tanto. Noi ci muoviamo con grande raziocinio nel rispetto di quelli che sono i nostri parametri, siamo in una fase interlocutoria".

"Sono arrivato in punta di piedi e mi sono messo accanto al Management di grande livello che già c'era, il mio compito è quello di condividere il voler alzare l'asticella e portare dentro tutte le qualità umane, di stimoli e motivazione che sono fondamentali in un Club oggi per avere una mentalità vincente. Non serve darla solo alle componenti tecniche ma anche a tutte le componenti che la circondano. Con il collega Alessandro abbiamo il compito di scegliere gli uomini che definiscano un progetto vincente, sono molto fiducioso per il futuro".

"A conclusione di questa importante conferenza vorrei dare il bentornato ad un grande dirigente che è Lele Oriali, il suo ritorno porterà giovamento a tutti noi".


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