Suarez, l'unico Pallone d'Oro spagnolo prima di Rodri
Legends
— 28 ott 2024Il centrocampista del Manchester City diventa il secondo spagnolo a conquistare l'ambito premio. Nel 1960 fu assegnato a Luis Suarez, allora al Barcellona: l'anno successivo passò all'Inter e vinse tutto
Fino a oggi c'era soltanto lui: Luis Suarez Miramontes. Il nostro Luisito. L'unico spagnolo ad aver vinto il Pallone d'Oro, appunto, fino alla proclamazione di Rodri, a Parigi, per il Ballon d'Or 2024. Luisito, per 64 anni, ha mantenuto questo incredibile primato nazionale e dispiace che non sia più qui, oggi, a benedire questo passaggio di consegne tra centrocampisti spagnoli. La grandezza di Suarez fu scovata fin da subito, quando era ragazzo. Ribattezzato 'maestro', incominciò presto a incantare allenatori, propri e avversari. Era nato nel 1935 a La Coruna, figlio di un macellaio, fratello di due calciatori. La prima volta con la maglia del Deportivo fu memorabile: il Barcellona si impose 6-1 ma tutti parlavano di questo centrocampista che accarezzava il pallone, che usava il destro e il sinistro. László Kubala, formidabile centravanti ungherese, che poi diventerà suo compagno di squadra, lo disse subito, al termine della partita: "Questo ragazzo farà molta strada".
Nel corso degli anni aggettivi e soprannomi si sono succeduti, per Suarez. Era l'architetto del gioco, e su questo non c'erano discussioni. E poi è diventato anche il 'ragazzo d'oro', il 'pibe de oro'. Questo perché, una volta passato al Barcellona, incontrò il mago Helenio Herrera, iniziando a costruire una carriera di incredibili successi. Nel 1960 ecco subito il riconoscimento: Pallone d'Oro, al quale seguì, l'anno successivo, il trasferimento all'Inter. Tutto, di Suarez, faceva scalpore: la bravura in campo, sicuramente, ma anche i soldi che l'Inter sborsò per portarlo a Milano. Una cifra che permise al Barcellona di completare i lavori del Camp Nou. All'Inter per salire sul tetto del Mondo, sempre con Herrera come guida. Luisito si faceva dare la palla e poi la sventagliava, senza apparente sforzo, perfettamente sui piedi dei compagni in corsa. Dribbling leggeri, visione di gioco, assist e gol. Regista e trequartista, un calcio perfetto al servizio della squadra.
Con la proclamazione di Rodrigo Hernández Cascante, centrocampista del Manchester City nato a Madrid il 22 giugno 1996, la Spagna trova il suo secondo vincitore del Pallone d'Oro della storia. Un altro uomo che agisce in mezzo al campo, nel solco della tradizione di un paese che ha regalato al calcio giocatori dal talento smisurato, icone ispiratrici. Era iniziato, tutto, con Luis Suarez Miramontes.