Lukaku agguanta la Juve, 1 - 1 nella semifinale d'andata
Squadra
— 4 apr 2023Coppa Italia: a Torino succede di tutto nel finale. Prima segna Cuadrado, poi in pieno recupero Lukaku su rigore sigla l'1-1. Match che si chiude con tre espulsi: rosso per Lukaku, Handanovic e Cuadrado, che salteranno la gara di ritorno, il 26 aprile a San Siro
JUVENTUS-INTER 1-1 | TABELLINO
Marcatori: 83' Cuadrado (I), 95' Lukaku (I) su rig.
JUVENTUS (3-5-2): 36 Perin; 15 Gatti, 3 Bremer, 6 Danilo; 11 Cuadrado, 44 Fagioli (20 Miretti 65'), 5 Locatelli, 25 Rabiot, 17 Kostic; 9 Vlahovic (14 Milik 73'), 22 Di Maria (7 Chiesa 65'). A disposizione: 1 Szczesny, 23 Pinsoglio, 2 De Sciglio, 12 Alex Sandro, 18 Kean, 24 Rugani, 30 Soule, 32 Paredes, 43 Iling-Junior, 45 Barrenechea. Allenatore: Massimiliano Allegri.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio (2 Dumfries 81'), 15 Acerbi, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic (14 Asllani 81'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (8 Gosens 68'); 9 Dzeko (90 Lukaku 68'), 10 Lautaro (11 Correa 86'). A disposizione: 21 Cordaz, 24 Onana, 5 Gagliardini, 6 De Vrij, 12 Bellanova, 45 Carboni, 46 Zanotti. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: Brozovic (I), Miretti (J), Cuadrado (J) Espulso: Lukaku (I) al 96' per doppia ammonizione; Cuadrado (J) e Handanovic (J) dopo il fischio finale. Recupero: 1' - 7'.
Arbitro: Massa. Assistenti: Costanzo, Passeri. Quarto ufficiale: Guida. VAR: Di Paolo. Assistente VAR: Dionisi.
Iniziamo dalla fine, perché è lì che è successo tutto. I minuti finali di Juventus-Inter, come sempre, diventano bollenti e aprono le porte a una gara di ritorno, quella di San Siro del 26 aprile, tutta da vivere. 1-1 allo Stadium, ma dall'83' in poi c'è un libro da scrivere. Perché la Juve va in vantaggio con Cuadrado, poi a 20 secondi dalla fine del recupero il fallo di mano di Bremer regala il calcio di rigore del pareggio all'Inter. Lo segna, come sempre, Romelu Lukaku. Di ghiaccio, Romelu: segna, esulta, e viene espulso per doppia ammonizione. Il clima è rovente, in campo c'è tantissimo nervosismo. Anche dopo il fischio finale, al 97', quando vengono espulsi Handanovic e Cuadrado. 1-1, tre espulsi, un rigore nel recupero, una gara di ritorno che condurrà alla finale: Inter-Juve non finisce mai. Un derby d'Italia lungo 180 minuti, una finale da conquistare. E poi ripartire, dopo la sconfitta di San Siro con la Fiorentina. Tanti, gli obiettivi, unica, la via: concentrazione, determinazione, interismo. Allo Stadium per il primo atto di una sfida ostica, storicamente e non solo. Inter focalizzata, compatta, fin dal fischio d'inizio: da Handanovic in su. In porta, appunto, il portiere sloveno, che firma la sua presenza numero 450 con la maglia nerazzurra in un giorno in cui anche Bastoni fa cifra tonda (150 partite con l'Inter). D'Ambrosio sulla linea dei difensori, Darmian esterno destro, Dimarco tornato titolare a sinistra, davanti Dzeko con Lautaro: questa l'Inter di Inzaghi, che trema subito a causa di una invenzione di Di Maria, con Handanovic provvidenziale con la deviazione a terra in corner. Un avvio che inganna, perché è l'Inter a prendere il comando delle operazioni. Tanto possesso, con la Juve che bada più che altro a provare a sorprendere la retroguardia nerazzurra con ripartenze in campo aperto. Bastoni aiuta molto in fase offensiva e proprio dalla sinistra l'Inter prova a far male alla Juve. L'occasione più grande del primo tempo per l'Inter arriva al 33' con un'ottima combinazione palla a terra, con Brozovic al tiro: un rasoterra dopo l'assist di Mkhitaryan che costringe alla grande parata di piede Perin. Se dietro l'Inter non soffre, davanti va ancora vicina al gol con il colpo di testa di D'Ambrosio nel recupero. Come nel primo tempo la Juve prende di slancio l'avvio della seconda frazione. Vlahovic è un leone in gabbia, ben controllato da tutta la difesa interista. L'Inter è brava a costruire trame palla a terra, con una di queste manda al tiro Mkhitaryan, vicino al gol. I cambi stravolgono il match: la Juve cambia l'attacco, Inzaghi inserisce Lukaku e Gosens. Sono i capovolgimenti di fronte a mettere in difficoltà i nerazzurri. Sono analoghe le azioni della Juventus: palla dalla sinistra di Kostic per l'accorrente Cuadrado sulla destra. Al 78' Milik non trova la deviazione sul tiro cross del colombiano, cinque minuti più tardi è lo stesso Cuadrado a calciare in porta trovando il gol. Era arrivato ancora sulla destra, dopo un pallone crossato dal lato opposto. Inter sotto, pochi minuti per trovare il pari, per evitare la sconfitta. E allora cuore e determinazione, che portano al rigore maturato al 93' per il mani di Bremer. Un fallo netto, che porta Romelu Lukaku sul dischetto. 18esimo rigore segnato su 18 calciati in maglia nerazzurra, con Perin spiazzato. 1-1, dunque, che apre le porte a un'altra bollente partita: la semifinale di ritorno del 26 aprile a San Siro (da quest'anno in Coppa Italia è stata abolita la regola dei gol in trasferta). Il finale di gara è carichissimo di tensione: Lukaku rimedia un secondo giallo dopo l'esultanza dell'1-1 e viene espulso. Dopo il fischio finale Handanovic e Cuadrado, dopo un faccia a faccia, vengono espulsi. Tutti e tre salteranno il match di ritorno.