“Siamo molto felici: abbiamo onorato il compleanno dell'Inter con una vittoria importantissima, aumentando il vantaggio sugli inseguitori. Nel primo tempo abbiamo meritato il vantaggio, poi nel secondo è salito il Bologna e abbiamo sofferto un po', anche forse per il pensiero della partita contro l'Atletico. Il primo tempo è stato ottimo, abbiamo giocato bene a calcio, nel secondo il Bologna è cresciuto, ha portato grande pressione e abbiamo occupato il campo meno bene, giocando peggio tecnicamente, ma soffrendo il giusto. Tutti insieme abbiamo giocato creando densità bassa, ne abbiamo fatta più del solito ma è anche merito del Bologna, considerando anche che è stata la sesta partita in 20 giorni. Fare un gol da terzo a terzo è una soddisfazione enorme per me e tutto lo staff: i ragazzi stanno facendo cose straordinarie, ma sappiamo che mancano ancora 10 partite. Questi ragazzi mi regalano da tanto tempo grandi emozioni, trofei e vittorie, devo loro anche più di una cena. Penso insieme alla mia famiglia e allo staff a tutto ciò che facciamo di bello, ma il calcio va veloce e bisogna sempre farsi trovare pronti ogni 72 ore: stiamo facendo cose straordinarie ma non siamo ancora sicuri di raggiungere il nostro obiettivo, ho una squadra consapevole. Pensando a mercoledì, l'Atletico è una squadra che cambia molto tra casa e trasferta, li conosciamo: cercheremo di prepararci al meglio, ma il fattore ambientale influirà sicuramente. Andare avanti in Champions League è un obiettivo che ci siamo prefissati: oggi loro avevano fuori qualche giocatore che proveranno a recuperare, ma al di là di questo siamo abituati a partite del genere: l'anno scorso a Oporto e Lisbona l'ambiente era molto simile. Quello che ha fatto Barella oggi gli rende onore: può capitare di sbagliare sia ai giocatori che agli allenatori, ma è giusto rendersene conto quando succede.”