Chivu: "C'è entusiasmo, l'obiettivo è crescere"

MILANO - Sabato 20 agosto alle 16.30 l'Inter Under 19 scenderà in campo contro il Bologna nella prima giornata del campionato Primavera1 TIM. L'Inter Primavera inizierà la nuova stagione da campione d'Italia in carica. In vista dell'esordio stagionale il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha parlato in esclusiva ai microfoni di Inter TV:

Si riparte con entusiasmo dopo la grande stagione dell’anno scorso e la vittoria del campionato. Quest’anno ci sarà un gruppo nuovo: quali sono le sensazioni e le aspettative per questa stagione?

"Come sempre c'è entusiasmo. Non dimentichiamoci che siamo un Settore Giovanile: abbiamo l'obbligo di far crescere i giocatori e di prepararli a quello che sarà il loro futuro nel calcio, cerchiamo sempre di prepararli al meglio e probabilmente sarà anche l'ultimo anno per molti di loro. La cosa più importante è avere una crescita continua a livello individuale, per poi crescere anche a livello di gruppo, come squadra".

Come abbiamo già visto nella scorsa stagione l'Inter ha puntato molto sui giovani sotto età: una scelta coraggiosa che ha portato risultati e che riempie di orgoglio tutto il Settore Giovanile.

"Non credo sia una scelta coraggiosa. Si tratta di una scelta normale nel percorso di un settore giovanile che vuole far crescere i suoi giocatori. L'Inter ha un responsabile molto preparato, che sa bene che l'inserimento di giovani sotto età contribuisce alla crescita individuale e del gruppo. Avere in campo dei fuoriquota non è per forza una garanzia di successo. In più, in un settore giovanile il successo deve essere l'ultimo dei pensieri: bisogna soprattutto far crescere i giocatori e prepararli per la Prima Squadra e per il loro futuro".

L'Inter da sempre punta molto sul suo Settore Giovanile: come allenatore della Primavera sente questo senso di responsabilità?

"Se alleni in un settore giovanile devi essere più di un allenatore: devi essere un insegnante, un amico, un modello, un leader. Bisogna tirare fuori il meglio dai ragazzi e far loro capire che si tratta di un gioco, nel quale devono mettere passione e applicazione. Devono porsi degli obiettivi: sta a noi capire le modalità migliori per sfruttare al massimo le loro caratteristiche individuali e prepararli anche dal punto di vista mentale".

Lei ha un ottimo rapporto con i suoi ragazzi ed è ben noto quello che è riuscito a trasmettere ai suoi calciatori. Cosa sta imparando e quanto è cresciuto con questa esperienza?

"Per me è una bella esperienza, perché ho scelto di fare l'allenatore e farlo in un settore giovanile è molto diverso. È un percorso importante anche per me, mi permette di stare in un gruppo e gestirlo: con i ragazzi credo sia più semplice. Sto imparando sempre di più a leggere il gioco, sia in allenamento che in partita. Saper leggere il gioco è importante per agire velocemente e non mettere in difficoltà il gruppo".

Diversi suoi giocatori sono stati aggregati alla Prima Squadra per la prima parte del ritiro. Quant’è importante questa esperienza per loro, potersi confrontare con i "grandi"?

"Ho un bel rapporto con Simone Inzaghi, anche durante la scorsa stagione abbiamo sempre avuto giocatori presenti agli allenamenti in Prima Squadra. Non solo, c'è anche Mattia Zanotti che ha esordito in Serie A e molti giocatori sono stati convocati in panchina nello scorso campionato. Mi fa piacere poter portare dei ragazzi pronti in Prima Squadra: non si tratta solo di riempire un numero. Per i ragazzi è un percorso, all'interno del quale possono aiutare anche la Prima Squadra. Significa avere dei giocatori pronti, di qualità, che permettono a Simone Inzaghi di svolgere degli ottimi allenamenti che possono anche portarli a esordire in Serie A. Penso che il nostro compito come Primavera sia questo: far crescere dei giocatori pronti per le richieste della Prima Squadra".

Quali sono i suoi obiettivi per questa stagione che per voi inizia il 20 agosto in trasferta contro il Bologna?

"Non ci sono partite semplici. Il Bologna è un avversario importante, mi sembra che nella parte finale della scorsa stagione sia la squadra che ha fatto più punti insieme a noi. Nelle ultime 10 avevano perso solo una partita. Avevano iniziato male, ma hanno raggiunto la salvezza e hanno dimostrato di essere una squadra pronta, con giocatori anche sotto età che sono cresciuti molto a livello individuale. Ho visto anche il Bologna Under 18 giocare contro l'Inter: hanno giocatori di qualità, che vengono da un settore giovanile che lavora molto bene. Il campionato è molto lungo e sarà una partita insidiosa, considerando che la preparazione è durata solo un mese. Per questo non credo che ci siano ancora squadre pronte al 100% per affrontare il campionato, la crescita sarà probabilmente visibile tra gennaio e febbraio. Sarà un campionato strano, visto che a novembre ci fermeremo per un mese e mezzo. Non sarà facile, penso che tutti gli allenatori dovranno ragionare come se ci fossero due campionati: uno fino a novembre, l'altro che partirà a gennaio".