Delirio Inter: siamo in finale di Champions League
Squadra
— 16 mag 2023Un gol di Lautaro al 74' firma l'1-0: i nerazzurri vincono anche il derby di ritorno e centrano la sesta finale della propria storia. Il 10 giugno a Istanbul sarà sfida contro Real Madrid o Manchester City
Quante volte abbiamo sognato di vivere questo momento. Quanto. Quanto abbiamo lottato, lavorato, corso, sperato, sudato. Quanto. Tutti i minuti di tutte le partite, tutti i giorni di tutti gli anni. Dalle delusioni ai trionfi, dalle amichevoli alle finali. Abbiamo sognato questo momento e adesso è qui, ce l'abbiamo tra le mani, lo viviamo tutti insieme. I 75mila di San Siro e i milioni di fratelli e sorelle nerazzurri, in tutto il mondo. Siamo noi. Milano siamo noi. Siamo noi a volare a Istanbul, siamo noi in finale di Champions League. Bello, bellissimo, che più bello non si può. Perché vinciamo un altro derby, perché regnamo incontrastati in città. Lautaro, il nostro Lautaro. Lui è l'uomo del match, quello che dopo il 2-0 dell'andata ci regala la vittoria anche al ritorno. Un passaggio del turno mai in discussione: troppo forti, troppo concentrati, troppo tutto. Inter, Inter, Inter. Siamo in finale, non ci stanchiamo di scriverlo, di gridarlo. Mentre ci abbracciamo, in un San Siro che è in estasi, che è lì sospeso, tra l'entusiasta e il commosso, Federico Dimarco brandisce il microfono, vola sotto alla curva dei tifosi, intona i cori che per tutto il match avevano accompagnato le giocate dei ragazzi di Inzaghi. C'è solo l'Inter. Ed è stato così, anche in questa partita dolce e meravigliosa, che ci ha consegnato il quarto derby stagionale su cinque giocati. Impossibile non ribadire anche in questa serata la nostra supremazia, certificata dal gol al 74' di Lautaro Martinez. Doveva essere una gara piena di tensione, di attesa, la gara del ritorno di Leao, arma in più di un Milan con l'acqua alla gola, costretta a ribaltare il 2-0 dell'andata. Ma l'Inter è quadrata: gli stessi 11 di sei giorni fa, con gli stessi automatismi e con ancora più attenzione. Si fatica a sentire il fischio dell'arbitro: San Siro è travolgente, assordante. Il Milan prova con le iniziative individuali, con gli strappi e i tiri di Hernandez. L'Inter riparte di fino, con belle combinazioni veloci e verticali. Il primo brivido, enorme, è all'11', quando Onana ipnotizza Diaz in quello che è un vero e proprio rigore in movimento. Una parata vitale, in un momento che poteva girare le sorti del match. La pressione dell'Inter cresce nel corso del primo tempo, Leao fa il suo solito strappo al 38' quando sfiora il palo. Dall'altra parte Maignan si salva miracolosamente su una punizione di Calhanoglu sfiorata da Dzeko. Lo 0-0 al riposo è sporcato solo dal problema muscolare che mette fuori gioco Mkhitaryan prima del 45', con l'ingresso di Brozovic. Si gioca poco, nella ripresa. O meglio: si gioca, ma senza concretezza. L'Inter è attenta, chiude ogni varco, non ha la necessità di accelerare. Il Milan, semplicemente, non ci riesce. E come nel primo tempo, alla distanza, crescono i nerazzurri. Dopo l'ingresso di Gosens e Lukaku, il Milan crolla. Il 29' del secondo tempo è il momento della storia, quello che consegna l'accesso alla finale di Champions, la sesta della storia nerazzurra. Gosens e Lukaku lavorano un pallone in area, poi Lautaro si libera, batte di sinistro Maignan. E' un momento di delirio generale, un delirio di onnipotenza nerazzurra che si sprigiona, che dura per tutti i 20 minuti finali. Ci sono anche momenti di tensione in campo, ammonizioni, falli, lotte. E anche i tentativi nerazzurri, con Lautaro e Lukaku, di firmare il 2-0. Non ce n'è bisogno. L'Inter vince, l'Inter vince il derby, l'Inter è in finale di Champions League. E questo momento è nostro, solo nostro. E' tutto nerazzurro.
INTER-MILAN 1-0 | TABELLINO
Marcatori: 74' Lautaro (I)
INTER (3-5-2): 24 Onana; 36 Darmian, 15 Acerbi, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella ( 5 Gagliardini 84'), 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan (77 Brozovic 44'), 32 Dimarco (8 Gosens 66'); 9 Dzeko (90 Lukaku 66'), 10 Lautaro (11 Correa 84') A disposizione: 1 Handanovic, 21 Cordaz, 6 De Vrij, 12 Bellanova, 14 Asllani, 33 D'Ambrosio, 50 Stankovic. Allenatore: Simone Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1): 16 Maignan; 2 Calabria, 28 Thiaw (20 Kalulu 64'), 23 Tomori, 19 Hernandez; 33 Krunic, 8 Tonali; 30 Messias (56 Saelemaekers 76'), 10 Diaz (27 Origi 76'), 17 Leao; 9 Giroud. A disposizione: 83 Mirante, 92 Nava, 5 Touré, 12 Rebic, 24 Kjaer, 25 Florenzi, 32 Pobega, 46 Gabbia, 90 De Ketelaere. Allenatore: Stefano Pioli.
Ammoniti: Thiaw (M), Tomori (M), Krunic (M), Barella (I), Tonali (M), Lautaro (I) Recupero: 3' - 3'.
Arbitro: Turpin (FRA). Assistenti: Danos, Pages (FRA). Quarto ufficiale: Frappart (FRA). VAR: Brisard (FRA). Assistente VAR: Millot (FRA).
SEMIFINALI
GARE DI ANDATA martedì 9 maggio Real Madrid-Manchester City 1-1 mercoledì 10 maggio Milan-INTER 0-2
GARE DI RITORNO
martedì 16 maggio INTER-Milan 1-0 mercoledì 17 maggio Manchester City-Real Madrid
FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE
sabato 10 giugno - Istanbul Real Madrid/Manchester City - Inter