L'Inter ribalta la Lazio, 3 - 1 show con Lautaro e Gosens!
Squadra
— 30 apr 2023Dopo il vantaggio nel primo tempo firmato Felipe Anderson e una incredibile quantità di occasioni da gol, tra il 78' e il 90' i nerazzurri segnano tre volte: doppietta di Lautaro e gol di Gosens
Ci sono parecchi modi per reagire alle difficoltà. Ci si può abbattere, ci si può arrendere. O si può lottare, tutti insieme. Con fame, voglia, cattiveria, con volontà e determinazione. Non era accettabile leggere sul tabellone di San Siro Inter 0 Lazio 1. Incredibile a dirsi, come accaduto nelle ultime uscite di campionato al Meazza. Troppo bella, questa Inter, per essere in svantaggio, troppe le occasioni, il gioco proposto, le trame disegnate, le parate di Provedel, i pali sfiorati, le grida strozzate in gola. Non si poteva vedere, quel risultato e allora lo stadio ha capito, ha spinto, anzi, ha sospinto i ragazzi. Trascinati, con veemenza. Tra il 78' e l'83' il muro biancoceleste è crollato, finalmente. Prima Lautaro, poi Gosens, che si è immolato nel segnare in acrobazia il gol del vantaggio. Il delirio del Meazza ha portato, poi, al 3-1 finale, ancora con Lautaro, ancora sotto ai tifosi nerazzurri. Che spinta, che vittoria. Tre punti pesantissimi, che proiettano l'Inter a quota 57, al pari di Roma e Milan. Si sa: finisce un aprile intensissimo, arriva un maggio ancora più elettrizzante. E non c'era da aspettarsi nulla di diverso da questo Inter-Lazio, fondamentale per la corsa Champions, per dare il via alla volata finale in questo campionato che per l'Inter è stato a volte crudele. Per partire forte, per dare un segnale, la squadra di Inzaghi ha da subito alzato tantissimo il volume: del pressing, del gioco. E ha anche trovato in Provedel un avversario tosto da affrontare, subito attento a dire no a Brozovic e Dimarco. Tambureggiante, l'Inter di Inzaghi, ma anche capace di sviluppare un gioco ragionato, fatto di geometrie perfette. Tante, tante volte San Siro si scoglie in lunghi applausi per azioni che portano a conclusioni belle e poco fortunate. Mkhitaryan è uno dei maggiori beneficiari di questa mole di gioco e al 25' trova il gol: la fuga di Correa - che lo serve in area - è però viziata da fuorigioco, così Guida annulla grazie al VAR. Proprio quando l'Inter si rammarica per l'occasione svanita, all'improvviso la Lazio trova il vantaggio, rubando un pallone al limite dell'area: Luis Alberto è svelto a servire Felipe Anderson, glaciale nel battere Onana con il destro. Un gol che non cambia lo spartito dell'Inter: Mkhitaryan va ancora vicino alla rete, Barella sfiora l'eurogol. Poi Onana blinda la porta con un bel balzo su Immobile.
L'Inter inizia la ripresa con Dumfries al posto di D'Ambrosio. Dopo l'ingresso di Lautaro e Calhanoglu la squadra di Inzaghi mette sotto assedio la difesa biancoceleste. Sembrano i minuti finali del match, invece c'è quasi mezz'ora da giocare. Provedel è miracoloso sul diagonale di Dimarco, Dumfries non trova la deviazione sul cross di Lukaku. Ecco, Romelu. Non trova la conclusione ma gioca alla grande, servendo i compagni. Lautaro non ingrana immediatamente, si fa rimontare da Casale su un bel filtrante di Dumfries, ma non si scoraggia, reagisce, segna. Al 33' della ripresa ecco finalmente il gol del pareggio: come in un Inter-Crotone di due anni fa, Lukaku manda Lautaro in porta. Il Toro, in scivolata, batte Provedel e carica tutto lo stadio. Il Meazza è una bolgia, la Lazio è senza respiro, deve pensare solo a difendersi, ma è costretta a capitolare. Troppo veemente la pressione dell'Inter, troppa qualità nelle giocate, troppa la voglia di vincere testimoniata dalle rincorse di Brozovic che per due volte spezza le ripartenze letali della Lazio. Lukaku, dal centrodestra, trova Gosens sul secondo palo. Il tedesco vola e di sinistro, con una spaccata aerea, fa il 2-1. Ricadendo, poi, si procura una dolorosa lussazione alla spalla che lo costringe alla sostituzione immediata, in un Meazza oltre ogni soglia di rumore. E' uno show nerazzurro, che ha il suo compimento al 90' quando Lautaro sfrutta un errato retropassaggio per battere Provedel nell'uno contro uno, dopo una prima respinta del portiere. Il suo 17° gol in Serie A è quello del 3-1, della sicurezza. Il marchio su un match giocato alla grande, su una vittoria meritata, su una domenica nerazzurra che ci introduce in un maggio tutto da vivere.
INTER-LAZIO 3-1 | TABELLINO
Marcatori: 30' Felipe Anderson (L), 78' Lautaro (I), 83' Gosens (I), 90' Lautaro (I)
INTER (3-5-2): 24 Onana; 33 D'Ambrosio (2 Dumfries 46'), 15 Acerbi, 95 Bastoni (8 Gosens 71'; 6 De Vrij 86'); 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 22 Mkhitaryan (20 Calhanoglu 61'), 32 Dimarco; 90 Lukaku, 11 Correa (10 Lautaro 61'). A disposizione: 1 Handanovic, 21 Cordaz, 5 Gagliardini, 9 Dzeko, 12 Bellanova, 14 Asllani. Allenatore: Simone Inzaghi.
LAZIO (4-3-3): 94 Provedel; 77 Marusic (29 Lazzari 86'), 15 Casale, 13 Romagnoli, 23 Hysaj (3 Pellegrini 86'); 21 Milinkovic-Savic, 32 Cataldi (5 Vecino 51'), 10 Luis Alberto; 7 Felipe Anderson, 17 Immobile (9 Pedro 67'), 20 Zaccagni. A disposizione: 1 Maximiano, 31 Adamonis, 4 Patric, 6 Marcos Antonio, 11 Cancellieri, 18 Romero, 26 Radu, 34 Gila, 50 Bertini, 88 Basic. Allenatore: Maurizio Sarri.
Ammoniti: Zaccagni (L), D'Ambrosio (I), Bastoni (I), Marusic (L), Romagnoli (L) Recupero: 1' - 8'.
Arbitro: Guida. Assistenti: Galetto, Di Iorio. Quarto ufficiale: Pairetto. VAR: Chiffi. Assistente VAR: Ayroldi.
32.a GIORNATA
Lecce-Udinese 1-0 Spezia-Monza 0-2 Roma-Milan 1-1 Torino-Atalanta 1-2 Inter-Lazio 3-1 Cremonese-Hellas Verona 1-1 Napoli-Salernitana 1-1 Sassuolo-Empoli 2-1 Fiorentina-Sampdoria Bologna-Juventus
CLASSIFICA
Napoli 79 Lazio 61 Juventus 59* Inter 57 Roma 57 Milan 57 Atalanta 55 Bologna 44* Monza 44 Sassuolo 43 Fiorentina 42* Torino 42 Udinese 42 Salernitana 34 Empoli 32 Lecce 31 Spezia 27 Hellas Verona 27 Cremonese 20 Sampdoria 17*
*una partita in meno