Sentenza Calha e muro nerazzurro: Arsenal battuto 1 - 0
Squadra
— 6 nov 2024Un rigore di Calhanoglu nel recupero del primo tempo regala all'Inter la vittoria nella quarta giornata di Champions League: la squadra di Inzaghi sale a 10 punti
Insieme, sui palloni che piovevano verso la porta. Insieme, sui palloni a mezz'aria, quelli da calciare lontano. Insieme, a protezione della porta, costi quello che costi. E insieme, su quel dischetto del rigore, ad aspettare la rete che si gonfia perché a calciare c'è Hakan Calhanoglu. Difficile trovare una sintonia così perfetta, un'unità di intenti così commovente: un popolo e i suoi portacolori, i tifosi e i giocatori in campo. Tensione e attenzione, concentrazione e determinazione. Fatica e orgoglio smisurato. Il freddo che non si sente, gli avversari che non possono far altro che arrendersi. Inter-Arsenal è il manifesto di un'intera famiglia che lotta insieme, per un obiettivo comune. La vittoria sui londinesi in Champions League è frutto di tutte queste cose e fa registrare numeri davvero pesanti: 10 punti (solo il Liverpool è a punteggio pieno), quarta partita su quattro senza subire gol, ottava vittoria nelle ultime nove partite. Il peso di una vittoria si misura anche con il volume dei decibel, con la partecipazione di tutto lo stadio. Più di 75mila persone dentro al vortice di questa partita dura, ricca di contrasti e falli (12 dell'Inter, ben 21 dell'Arsenal), di corner velenosi (i 13 calciati dai Gunners), di salvataggi disperati, di parate, chiusure, ripartenze, esaltanti giocate di tecnica sopraffina. Ha messo tutto l'Inter di Inzaghi per battere gli inglesi, che hanno spinto in maniera decisa per tutta la ripresa, senza trovare la porta, anche quando sembrava tutto fatto. I salvataggi di Dumfries e Bisseck saranno fotografie da conservare, come quella della parata super di Sommer sull'arcobaleno di Havertz. Non c'è stata solo difesa, in questa vittoria da ricordare. L'avvio dell'Inter è stato furioso, devastante. Dopo meno di 180 secondi la traversa di Raya era già stata scossa dal destro di Dumfries, il palo già sfiorato dal destro di Calhanoglu. Nerazzurri sul pezzo, con una formazione che ha visto partire titolari Bisseck sulla sinistra (al posto di Bastoni), Dumfries e Darmian sulle fasce, Frattesi e Zielinski come mezz'ali, Taremi in avanti con Lautaro. L'Arsenal impiega un po' a entrare in partita, poi lo fa sfruttando la vivacità di Saka e i tanti cross tagliati messi in area, da corner e non solo. L'Inter sa stare dentro al match in maniera attenta e scova occasioni per fare male, come quando Frattesi serve Taremi per il colpo di testa, alto. Sul finale di tempo il gol partita: netto mano in area di Merino e rigore solare. Dal dischetto, come sempre, puntualissimo Calhanoglu: portiere spiazzato, festa nerazzurra.
Con Gabriel Jesus in campo nella ripresa, Arteta passa al 4-1-4-1, a trazione anteriore. L'uomo che riesce a ribaltare l'azione e dare spinta all'Inter è sempre Dumfries, attivo, reattivo, attento e propositivo. Havertz saggia la bravura di Sommer con un tiro a giro destinato all'incrocio, Bisseck indossa l'armatura e inizia a respingere tutto ciò che passa nell'area di rigore. Nemmeno i cambi permettono di cambiare lo spartito del match: l'Inter è bassa e cerca di respirare con l'inserimento di Thuram, ma è sempre Dumfries l'uomo in più, pericoloso anche in avanti, dopo aver salvato sulla linea di porta un gol fatto. Al 74' Bisseck, con un'intervento da campione, sbarra la strada a Havertz. E' l'ennesimo segnale di una notte che sarà lunga, lunghissima per tutti, prolungata anche nel recupero da 8 minuti, scaturiti dall'interruzione per un contrasto di testa Bisseck-Havertz, altra circostanza in cui il difensore tedesco è risultato decisivo. Avanti così, fino in fondo: con il nervosismo crescente dei londinesi, l'inserimento di Dimarco per un modulo più difensivo, e il sospiro di sollievo per il tiro alto di Nwaneri al 97'. Partita infinita, vinta e festeggiata a lungo dalla squadra sotto ai tifosi nerazzurri, un ringraziamento reciproco per un match nel quale tutti, in campo e sugli spalti, hanno speso tutte le proprie energie, solo per l'Inter.
INTER-ARSENAL 1-0 | TABELLINO
Marcatori: 48' pt Calhanoglu (I) su rig.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 31 Bisseck; 2 Dumfries, 16 Frattesi (23 Barella 62'), 20 Calhanoglu (21 Asllani 71'), 7 Zielinski (22 Mkhitaryan 62'), 36 Darmian; 99 Taremi (32 Dimarco 79'), 10 Lautaro (9 Thuram 62'). A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 15 Acerbi, 17 Buchanan, 95 Bastoni. Allenatore: Simone Inzaghi.
ARSENAL (4-2-3-1): 22 Raya; 4 White, 2 Saliba, 6 Gabriel, 12 Timber (17 Zinchenko 82'); 5 Partey, 23 Merino (9 Jesus 46'); 7 Saka, 19 Trossard (53 Nwaneri 82'), 11 Martinelli; 29 Havertz (8 Ødegaard 92'). A disposizione: 32 Neto, 36 Setford, 15 Kiwior, 20 Jorginho, 30 Sterling, 37 Butler-Oyedeji, 49 Lewis-Skelly, 61 Robinson. Allenatore: Mikel Arteta.
Ammoniti: Lautaro (I), Gabriel (A), Barella (I), Jesus (A) Note: ammonito M. Arteta (A); ammonito S. Inzaghi (I) Recupero: 4' - 8'.
Arbitro: István Kovács (ROM) Assistenti: Marica, Tunyogi (ROM) Quarto ufficiale: Feșnic (ROM) VAR: Dingert (GER) Assistente VAR: Popa (ROM)