Focus avversari: la Stella Rossa
Squadra
— 1 ott 2024A San Siro arrivano i Campioni di Serbia per una notte di Champions League
Nell’esordio casalingo stagionale in Champions League i nerazzurri si troveranno davanti la Stella Rossa, Campione di Serbia in carica. La squadra di Belgrado, attualmente prima in classifica e imbattuta dopo dieci giornate di campionato, ha all’attivo ventisette gol segnati e cinque subiti.
In questo avvio di stagione l’unica sconfitta dei serbi è arrivata nella prima partita di Champions League contro il Benfica, mettendo comunque in mostra grande solidità. Dopo una stagione 2023/24 che li aveva visti vincere il campionato con 96 punti e sole tre sconfitte, la Stella Rossa è riuscita a cominciare la nuova annata in modo ancora migliore rispetto alla scorsa. La squadra di Vladan Milojevic è intensa e viva nel corso di tutto il match, come dimostrato anche nel turno preliminare contro il Bodo/Glimt.
LE CARATTERISTICHE DEI CAMPIONI DI SERBIA
I Campioni di Serbia fanno della fisicità il loro punto di forza: i ragazzi di Milojevic sono una squadra molto ruvida che cerca e vince duelli in fase difensiva ed in mezzo al campo. Proprio in quella zona del campo, a fare da regolatore, c’è un ex conoscenza del calcio italiano come Rade Krunic che ha sia responsabilità difensive, che in fase di impostazione del gioco.
La Stella Rossa fa sentire la sua fisicità specialmente sui calci piazzati, sia difensivi che offensivi, dove i due centrali difensivi Spajic e Djiga mettono in mostra grande aggressività e tempismo nello stacco, fattori che li rendono dei pericoli soprattutto nell’area di rigore avversaria. Con un livello tecnico in generale nella media, la Stella Rossa fa della ‘battaglia’ e della ripartenza il suo punto di forza. I serbi hanno un attacco estremamente rapido che, sia nel 4-2-3-1 che nel 4-3-3, vede impiegare un pacchetto offensivo con due esterni ed un attaccante estremamente rapidi, capaci di far male a campo aperto e nell’uno contro uno.
Silas e Olayinka, che solitamente occupano le corsie laterali e Cherif Ndiaye, attuale capocannoniere del campionato serbo con sette gol realizzati, formano un trio molto ostico da affrontare. Il tecnico Milojevic tende ad invertire i due esterni a partita in corso e propone un gioco molto verticale in cui i centrocampisti, in una costruzione del gioco a due o tre uomini, la prima opzione dei creatori di gioco è quella di lanciare a campo aperto uno dei tre riferimenti offensivi.
Con Duarte in campo, prima punta che si alterna con Ndiaye a partita in corso, le trame offensive della Stella Rossa cambiano radicalmente: Duarte infatti mette in mostra una presenza in area di rigore più da numero nove tradizionale, portando dunque il lavoro degli esterni a ‘centralizzarsi’ nel tentativo di rifornire l’attaccante brasiliano.
A dare più equilibrio ad un attacco estremamente veloce e fisico c’è Maksimovic, 17enne che lavora sia da numero dieci nel 4-2-3-1 che da mezz’ala nel 4-3-3. Maksimovic è un giocatore tecnico, che spesso in un attacco che lascia pochi punti di riferimento riesce a trovare la sua posizione in campo solo a partita in corso. Una volta trovata la sua ‘mattonella’ Maksimovic svolge sia compiti da numero otto che da numero dieci, connettendosi con i centrocampisti difensivi e smistando il pallone ai tre attaccanti. Un altro elemento di qualità che si sta lentamente inserendo nelle rotazioni di Milojevic è Nemanja Radonjic, ex centrocampista del Torino che oltre a dettare i ritmi del gioco è anche pericoloso in fase di conclusione.
La formazione che si troveranno davanti i nerazzurri è una formazione che non cercherà il pallino del gioco, che non pretende il pallone, ma al contrario tenterà di imporsi fisicamente, di rompere le linee di passaggio e di attaccare in profondità sfruttando gli eventuali varchi lasciati dalla difesa avversaria.